Docente
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SACCONE Salvatore
(programma)
Il genoma degli eucarioti. Visione generale delle dimensioni, del contenuto genico e dell'organizzazione delle sequenze nel genoma nucleare e nei genomi degli organelli citoplasmatici. Aspetti generali dell'evoluzione del genoma eucariotico. L’origine dei genomi e le caratteristiche dei genomi attuali. Meccanismi di formazione di nuovi geni.
Metodi di studio dei cromosomi. Le colture di cellule in vitro. Tecniche standard per la preparazione di cromosomi metafasici e prometafasici. I bandeggi cromosomici: bandeggi strutturali e bandeggi dinamici. Il Sistema Internazionale per la Nomenclatura in Citogenetica (ISCN). L’identificazione dei cromosomi umani con il bandeggio G. L’ibridazione in situ fluorescente: principi generali, metodi di marcatura delle sonde e di rilevazione del segnale. L’ibridazione su cromosomi, su nuclei e su fibre di cromatina. La citogenetica classica e molecolare nella diagnostica in ambito biomedico. Lo studio dei genomi a livello cromosomico nella post-genomica. I cariotipi dei Vertebrati e i microcromosomi di Uccelli e Rettili (cenni).
Organizzazione strutturale del genoma eucariotico. Centromeri, telomeri e origini di replicazione. Le sequenze altamente ripetute e mediamente ripetute. Le sequenze L1 e Alu. Le sequenze altamente polimorfiche e il loro utilizzo nei protocolli standard per l’analisi genetica in ambito forense. Le famiglie geniche. L’organizzazione dei geni nei cromosomi.
Organizzazione ed evoluzione composizionale del genoma eucariotico. Il gradiente di CsCl per lo studio dei genomi. Il DNA della banda principale e il DNA satellite. Caratteristiche composizionali del genoma dei Vertebrati eterotermi ed omeotermi. L’organizzazione dei genomi in isocore e il modello di Bernardi. Caratteristiche strutturali e funzionali associate alle isocore. Modelli di evoluzione composizionale del genoma dei vertebrati. Il “major compositional shift” e il "minor compositional shift". Il neogenoma e il paleogenoma. Ipotesi sull'origine delle isocore ricche in GC. Correlazione tra sequenza nucleotidica, isocore e bande cromosomiche. L'organizzazione composizionale del genoma delle piante (cenni).
Organizzazione funzionale della cromatina nei nuclei interfasici. I cromosomi in interfase: territori cromosomici e domini intercromosomici. Il modello di Cremer. Speckles e loro organizzazione. Organizzazione composizionale dei territori cromosomici. Bande cromosomiche in interfase e relazione con la trascrizione genica, con la densità genica e con il timing di replicazione.I geni costitutivi e i geni tessuto-specifici: caratteristiche composizionali e strutturali e distribuzione cromosomica. Livello di espressione delle bande cromosomiche. Correlazione tra distribuzione genica, struttura della cromatina ed espressione genica. Effetto posizione e attivazione ectopica dei geni. Caratteristiche della cromatina trascrizionalmente attiva e trascrizionalmente inattiva. Le modificazioni post-traduzionali degli istoni. La metilazione del DNA e l’imprinting genomico. LCR e ICR: caratteristiche e meccanismo di attivazione/inattivazione genica. Le sindromi da disomia uniparentale e le malattie genetiche legate all’imprinting. L’eterocromatizzazione come meccanismo di inattivazione genica. Analisi dell'organizzazione del DNA nucleare mediantechromatin conformation capture (3C, 4C, 5C, Hi-C).L’inattivazione del cromosoma X e il geneXist.
Tutto il materiale didattico occorrente per lo studio dell'insegnamento viene fornito dal docente durante la frequenza delle lezioni.
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