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DIRITTO DELLA BANCA E DELLA BORSA
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione. Il corso mira all'acquisizione consapevole delle nozioni e della disciplina istituzionale del settore bancario e finanziario, ivi compresi i profili contrattuali e della relazione tra banca e cliente.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. Il percorso formativo è orientato a sviluppare sia la capacità induttiva che il processo logico-deduttivo degli studenti, stimolandone una proficua ed attiva partecipazione, anche mediante l'organizzazione di seminari su temi di particolare interesse.
3. Autonomia di giudizio. Lo studente svilupperà un'autonoma capacità critica nel contesto delle tematiche trattate con l’acquisizione di idonee competenze di valutazione, impostazione e risoluzione di questioni pratiche.
4. Abilità comunicative. Lo studente sarà in grado di relazionarsi e di trasferire a terzi, anche non specialisti, con chiarezza espositiva e linguaggio tecnico, informazioni, analisi, giudizi di valore, progetti e proposte concernenti le problematiche finanziarie e di mercato, che l’attività lavorativa lo porterà ad affrontare, sapendone esporre anche le motivazioni e le soluzioni adottate.
5. Capacità di apprendimento. Una partecipazione attiva alle lezioni frontali consentirà un più efficace apprendimento della disciplina con un miglioramento del metodo di studio individuale
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NIGRO Giuseppina Lucia
( programma)
I MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Gli strumenti di mobilizzazione della ricchezza. I titoli di credito. La Cambiale. Gli assegni. I modelli contrattuali ed i servizi bancari ed assicurativi. La trasparenza bancaria e la protezione del cliente. I servizi complementari.
Testi di riferimento
G. Auletta - N. Salanitro - A. Mirone, Diritto commerciale, Giuffrè, 2015, §§ 149-186;
ed inoltre:
AA. VV., Diritto commerciale. vol. IV. Diritto del sistema finanziario, a cura di M. Cian, Giappichelli, 2020, §§ da 6 a 8.
N.B. Il simbolo § indica i paragrafi e non le pagine.
II MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Il sistema finanziario e le ragioni della sua regolamentazione. Le fonti. Gli operatori e le attività. La vigilanza e le sue forme. L’organizzazione dell’impresa.
Testi di riferimento
AA. VV., Diritto commerciale. vol. IV. Diritto del sistema finanziario, a cura di M. Cian, Giappichelli, 2020, §§ da 1 a 5.
N.B. Il simbolo § indica i paragrafi e non le pagine.
- 1 1. - AA. VV., Diritto commerciale. vol. IV. Diritto del sistema finanziario, a cura di M. Cian, Giappichelli, 2020, §§ da 1a 8;
ed inoltre:
2. - G. Auletta - N. Salanitro - A. Mirone, Diritto commerciale, Giuffrè, 2015, §§ 149-186.
N.B. Il simbolo § indica i paragrafi e non le pagine.
NB: È richiesta la conoscenza dei testi normativi vigenti. Si consiglia la consultazione di una raccolta legislativa aggiornata.
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IUS/04
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
"Finanza aziendale" - insegnamento a scelta: lo studente sceglie tra "Economia dell'informazione e dei contratti" e "Corporate strategy" - (visualizza)
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CORPORATE STRATEGY
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): gli argomenti affrontati durante il corso consentono allo studente di delineare un quadro organico di conoscenze specialistiche nell’ambito dell’attività di corporate e investment banking con particolare riguardo al contesto nazionale ed internazionale. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): le conoscenze acquisite consentono di comprendere sia dal punto di vista teorico sia da quello pratico le problematiche correlate ai processi di valutazione del fabbisogno finanziario delle imprese e la loro copertura mediante le fonti di finanziarie di debito, di rischio, la finanza strutturata e straordinaria. Autonomia di giudizio (making judgements): le modalità di approccio ai temi del corso consentono allo studente di acquisire strumenti di analisi critica per interpretare autonomamente ed esprimere un proprio giudizio sulle problematiche connesse alla gestione del corporate e investment banking. Abilità comunicative (communication skills): lo studio delle problematiche relative all’attività e alla gestione dell’attività di corporate e investment banking consente l’acquisizione del linguaggio tecnico-economico necessario per interagire e comunicare correttamente riguardo ai temi trattati. Capacità di apprendimento (learning skills): il corso consente di acquisire strumenti concettuali e conoscenze specialistiche in materia bancaria e finanziaria al fine di approfondire le problematiche tecnico-operative esistenti nei rapporti finanziari delle imprese con gli intermediari finanziari avendo riguardo all’insieme degli strumenti di finanziamento tradizionali e non tradizionali offerti.
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PISANO VINCENZO
( programma)
L’insegnamento di Corporate Strategy, per il Corso di Laurea Magistrale in Finanza Aziendale, studia in modo approfondito le logiche strategiche e finanziarie alla base delle principali scelte che i manager, ricoprenti soprattutto posizioni apicali, effettuano per le imprese per cui lavorano. In prima approssimazione, la strategia di un’impresa è la risultante del complesso delle scelte da essa operate che, di norma, trovano un vincolo nella disponibilità di risorse finanziarie. La strategia, in tal senso, è definita quale insieme delle iniziative manageriali miranti a conseguire performance superiori rispetto alle altre imprese. Gli studenti sono chiamati a comprendere a fondo e ad articolare anche per iscritto un ragionamento consequenziale e informato sui principali aspetti che concernono tali temi.
Il corso, pur perseguendo e mantenendo l’unità di fondo, è articolato in due parti. Nella prima parte, saranno presi in considerazione gli strumenti corporate di cui il management fa uso per la creazione di valore, la natura sistemica che contraddistingue le scelte di corporate strategy, le relazioni fra variabili interne ed esterne all’impresa, le relazioni tra strategia, governance e finanza e, per finire, la strategia economico-finanziaria adottata dall’impresa. Nella seconda parte, saranno esaminate alcune tipologie specifiche di decisioni strategiche creative, fra cui le strategie di diversificazione internazionale, e le strategie acquisitive, collaborative, co-opetitive e di creazione di una filiale estera (i.e. greenfield). In linea con gli obiettivi generali del corso di laurea, peculiare attenzione verrà attribuita alla valutazione economica della strategia.
1. Gooderham P.N. & Grøgaard B. (2019), Global Strategy and Management: Theory and Practice, Edward Elgar Publishing.
2. Pisano, V. (2012), Le modalità d’entrata nei mercati internazionali: il ruolo dell’integration manager nella governance d’impresa, Franco Angeli, Milano.
3. Materiale didattico (standard, aggiuntivo, in forma di slides e articoli vari) a cura del Docente e disponibile online su STUDIUM.
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SECS-P/08
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Attività formative affini ed integrative
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ECONOMIA DELL'INFORMAZIONE E DEI CONTRATTI
(obiettivi)
1. Conoscenze e capacità di comprensione: Conoscenza preliminare della principale letteratura sui mercati finanziari. Introduzione ai principi di costi di transazione, informazione asimmetrica e risk management applicati a securities, assicurazioni e banking.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione: Interpretazione della principale letteratura sui mercati finanziari. Capacità di leggere e interpretare i fatti concreti che riguardano l’ambito dell’Economia dei mercati finanziari.
3. Autonomia di giudizio: Discussione sui problemi di asimmetria informativa e possibile regolamentazione dei mercati finanziari. Interpretazione dei casi concreti attraverso l’analisi economia con particolare riferimento alla descrizione e alla previsione di fatti reali.
4. Abilità comunicative: Acquisizione di un adeguato linguaggio tecnico. Saper spiegare e applicare i concetti teorici analizzati a casi concreti.
5. capacità di apprendimento: Discussioni in aula e applicazione a casi studio. Applicazione delle conoscenze acquisite in relazione ai diversi ambiti economici e di politica economica.
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REITO FRANCESCO
( programma)
Introduzione alla teoria dell’utilità attesa. Introduzione ai problemi di adverse selection e moral hazard. Model of Modigliani-Miller (1958). Model of Akerlof (1970). Model of Spence (1973). Model of Rothschild-Stiglitz (1976). Model of Stiglitz-Weiss (1981). Model of Bester (1985) and (1987). Model of de Meza-Webb (1987). Model of Bester (1994). Model of Armendáriz-Gollier (2000). Model of Ghosh-Mookherjee-Ray (2000).
20 lezioni (2 ore).
ogni lezione coprirà circa i 7/10 di ogni argomento. Ovviamente non può essere previsto con esattezza quanti e quali argomenti verranno trattati in ogni specifica lezione, perché ciò dipende dalla difficoltà di ogni argomento, dall'interesse suscitato sugli studenti e dalle discussioni in aula che nascono alla fine di ogni lezione.
Argomento Riferimento 1. Introduzione alla teoria dell’utilità attesa 1. Ch 6 2. Introduzione: adverse selection e moral hazard 1. Chs 13 and 14 3. Model of Modigliani-Miller (1958) 2. 4. Model of Akerlof (1970) 3. 5. Model of Spence (1973) 4. 6. Model of Rothschild-Stiglitz (1976) 5. 7. Model of Wilson (1977) 6. 8. Model of Stiglitz-Weiss (1981) 7. 9. Model of Bester (1985) 8. 10. Model of Bester (1987) 9. 11. Model of de Meza-Webb (1987) 10. 12. Model of Bester (1994) 11. 13. Model of Armendáriz-Gollier (2000) 12. 14. Model of Ghosh-Mookherjee-Ray (2000) 13.
1. Mas-Colell, A., Whinston, M. D. and and Green, J. R. - Microeconomic theory. Oxford university press, 1995. [chapters 6, 13 and 14].
2. Modigliani, F. and Miller, M. H. (1958). The cost of capital, corporation finance and the theory of investment. American economic review, 261-297.
3. Akerlof, G. A. (1970). The market for" lemons": Quality uncertainty and the market mechanism.Quarterly Journal of Economics, 488-500.
4. Spence, M. (1973). Job market signaling.Quarterly Journal of Economics, 355-374.
5. Rothschild, M. and Stiglitz, J. (1976). Equilibrium in Competitive Insurance Markets: An Essay on the Economics of Imperfect Information.Quarterly Journal of Economics,90(4), 629-649.
6. Wilson, C. (1977). A model of insurance markets with incomplete information. Journal of Economic theory,16(2), 167-207.
7. Stiglitz, J. E. and Weiss, A. (1981). Credit rationing in markets with imperfect information. American economic review, 393-410.
8. Bester, H. (1985). Screening vs. rationing in credit markets with imperfect information. American Economic Review, 850-855.
9. Bester, H. (1987). The role of collateral in credit markets with imperfect information.European Economic Review,31(4), 887-899.
10. de Meza, D. and Webb, D. C. (1987). Too much investment: a problem of asymmetric information.Quarterly Journal of Economics, 281-292.
11. Bester, H. (1994). The role of collateral in a model of debt renegotiation.Journal of money, credit and banking, 72-86.
12. Armendáriz, B. and Gollier, C. (2000). Peer group formation in an adverse selection model. Economic Journal,110(465), 632-643.
13. Ghosh, P., Mookherjee, D. and Ray, D. (2000). Credit rationing in developing countries: an overview of the theory.Readings in the theory of economic development, 383-401.
Ulteriore materiale didattico sarà illustrato in aula e disponibile nella webpage “Studium”: http://studium.unict.it/
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SECS-P/02
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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PUBLIC FINANCE
(obiettivi)
The course’s goal is to provide students with advanced knowledge and skills on the role of public finance and the effects of taxation in the modern market economies. The course will develop analytical knowledge of the main tools of the public sector’s financial activity, with particular regard to those of public accountancy and national budget, following the most recent theoretical developments and normative provisions. The knowledge of the main tools of the public sector’s activity will enable students to use and interpret the main documents of public finance, while the development of analytical skills on the structure and the implications of the different tax models will allow them to deal with the problems related to economic-managerial decisions, thus taking into account the effects caused by taxation. The acquisition of analytical competences concerning the basic variables and tools of public finance will enable students to autonomously evaluate the fiscal and economic-financial implications of different investment choices, as well as the different economic-managerial phenomena, taking into account also the taxation aspect. The student will develop communication skills and an appropriate technical language, with special regard to the analysis of the macroeconomic and microeconomic context, concerning those variables of public finance which are relevant for corporate finance decisions, so as to be able to convey technically rigorous information to experts and non-experts. Students’ learning skills will be stimulated through a proper interaction and discussion on the general knowledge and skills and on their application to case studies.
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PIGNATARO Giacomo
( programma)
Introductory topics:- Market failures and government intervention.- Concepts and models for the analysis of the role of public finance.- Concepts, classifications, and statistics of taxation.General issues of the economic analysis of the effects of taxation: tax incidence, tax burden, and tax neutrality.Taxation and economic choices- Taxes and labor supply choices- Taxes and savings choices- Taxes and investment choices- Taxers and corporate choicesOptimal taxationTax evasion
1. J. Gruber. Public Finance and Public Policy. 4th ed. Worth Publishers, 2013. (Chapters 1, 2, 3, 18, 19, 20,21, 22, 23, 24).2. J. Hindriks and G.D. Myles. Intermediate public economics. 2nd ed. Cambridge: MIT press, 2013. (Chapters 15 – excluding paragraphs 15.8 and 15.9; 16 – excluding paragraphs 16.6.2, 16.7, 16.8; 17 – excluding paragraph 17.8).
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SECS-P/03
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