Insegnamento
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CFU
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Attività
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Lingua
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1011101 -
GEOLOGIA AMBIENTALE E NORMATIVA GEOLOGICA
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PAPPALARDO GIOVANNA
( programma)
Introduzione e descrizione al corso. Cenni sui rischi naturali ed interazione con l’ambiente antropico. Testo Unico dell'Ambiente D.Lgs.152/06 e successive modifiche D.Lgs.4/08. Studio di impatto ambientale (SIA). Valutazione di impatto ambientale (VIA). Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e sviluppo sostenibile. Matrici ambientali. Risorse idriche sotterranee, definizione e valutazione quantitativa e qualitativa. Codice delle acque D.Lgs. 152/2006, Tutela delle risorse idriche, tutela quantitativa e qualitativa Fenomeni di inquinamento delle acque sotterranee e del suolo, tipologie di contaminanti e loro diffusione. Meccanismi di interazione suolo-inquinante. Metodologie di bonifica, campionamenti ed indagini. Rifiuti e discariche, definizioni e tipologie. Inquinamento da discariche non controllate ed attività di messa in sicurezza. Rischio da frana, definizione e tipologie. Metodi di controllo, principali tipi di monitoraggio. Stabilizzazione di aree in frana per la mitigazione del rischio. Opere per il controllo della erosione superficiale. Opere di sostegno. Interventi attivi e passivi in versanti rocciosi. Drenaggi superficiali e profondi. Miglioramento delle caratteristiche fisico-meccaniche delle terre e delle rocce.
Appunti del docente
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GEO/05
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42
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
Gruppo OPZIONALE B - (visualizza)
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1003110 -
GEOLOGIA REGIONALE
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CARBONE SERAFINA
( programma)
1 – Tettonica delle Placche e Associazioni petrotettoniche 1.1. - Margini continentali passivi. 1.2. - Margini continentali divergenti:DorsaliOceaniche. Crosta oceanica e Ofioliti. 1.3.-Margini continentali convergenti: Intervallo Arco- Fossa, Bacino di Avanarco, Arco Magmatico, Bacini di Retroarco. 1.4.-Associazioni strutturali e Stili tettonici in Sicilia e in Appennino meridionale. 2.-Principali domini strutturali e caratteristiche crostali nel Mediterraneo Centrale: - domini di avampaese (Blocco Apulo - Bacino Ionico - Blocco Pelagiano), - domini orogenici (Sistema a Thrust Esterno – Catena Appenninico-Maghrebide – Catena Kabilo-Calabride), - Bacino Tirrenico, - Blocco Sardo-Corso. 3-Rapporti avampaese ibleo, avanfossa Gela-Catania e domini orogenici. Falda di Gela. Evoluzione geodinamica: tempi e modalità delle deformazioni. 4.- Unità tettono-stratigrafiche - Unità Iblee, - Unità bacinali derivanti dalle coperture del Paleobacino ionico (Ionidi): Unità di M.Judica, - Unità Imeresi, Unità Sicane, Unità Lercara. Successioni stratigrafiche e tempi di deformazione. -Unità Panormidi: successioni stratigrafiche di margine e di piattaforma carbonatica s.s. ed età dei ricoprimenti. - Unità bacinali alpino-tetidee (Unità Sicilidi): Unità di M.Soro, U. di Troina-Tusa, e loro coperture flyschoidi (Flysch di Troina e di Reitano). - Unità derivanti dalla delaminazione del margine europeo: unità calabridi (U. epimetamorfiche, U. di Mandanici, U. dell’Aspromonte), coperture terrigene (Flysch di Capo d’Orlando, Calcareniti di Floresta) ed Unità Antisicilidi. - Coperture terrigene “tardo-orogeniche” del Miocene medio-superiore e del Pliocene inferiore (Trubi). Depositi pliocenici e quaternari di avanfossa, di bacini-satellite e del margine tirrenico. 5 - Evoluzione geodinamica del sistema orogenico: fasi orogeniche (eo-alpina, balearica e tirrenica).
1) FINETTI I., LENTINI F., CARBONE S., DEL BEN A., DI STEFANO A., GUARNIERI P., PIPAN M. & PRIZZON A. (2005) – Crustal tectonostratigraphy and geodynamics of the southern Apennines from CROP and other integrating geophysical-geological data. In: CROP Deep Seismic exploration of the Mediterranean Region Cap. 15 (I.R. Finetti Ed.), Spec. Vol. Elsevier, chapter 12, 225-262. 2) FINETTI I., LENTINI F., CARBONE S., DEL BEN A., DI STEFANO A., FORLIN E., GUARNIERI P., PIPAN M. & PRIZZON A. (2005) – Geological outlaine of Sicily and lithospheric tectono-dinamics of its Tyrrhenian Margin from new CROP seismic data. In: CROP Deep Seismic exploration of the Mediterranean Region (I.R. Finetti Ed.), Spec. Vol. Elsevier, chapter 15, 319-376. 3) LENTINI F., CARBONE S. & GUARNIERI P. (2006) – Collisional and post-collisional tectonics of the Apenninic-Maghrebian Orogen (Southern Italy). In: Y. DILEK & S. PAVLIDES (Eds.), “Post-collisional Tectonics and Magmatism in the Eastern Mediterranean Region”. Geological Society of America, Special Paper 409, 57-81. doi: 10.1130/2006.2409(04). 4) CARBONE S. & LENTINI F. (2011) - Guida all’escursione del Corso di Geologia 2 e Laboratorio di Geologia 2: Madonie – Monti Sicani. Dipartimento di Scienze Geologiche, 22 pp., 31 Maggio-1 Giugno 2011. 5) CARBONE S. (2011) - Guida all’escursione del Corso di Geologia 2 e Laboratorio di Geologia 2: Falda di Gela – Monti Iblei. Dipartimento di Scienze Geologiche, 19 pp., 23 Giugno 2011. 6) LENTINI F. & CARBONE S. (2014) – Memorie descrittive della Carta Geologica d’Italia: Geologia della Sicilia. Con i contributi di S. Branca (vulcanico), A. Messina (basamenti cristallini). ISPRA, v. 96: pp. (in stampa)
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GEO/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1011422 -
LABORATORIO DI CARTOGRAFIA GEOLOGICA
(obiettivi)
L’obiettivo dell’insegnamento, da svolgersi in aula sotto la guida del docente, consiste nell’esecuzione di profili geologici a varia scala e nella lettura ed interpretazione di carte geologiche (ufficiali e non) inerenti vari settori che compongono l’Orogene Appenninico-Maghrebide.
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CARBONE SERAFINA
( programma)
1 - DEFINIZIONE E SIGNIFICATO DELLE CARTE GEOLOGICHE - Cartografia Ufficiale: cenni storici - Carte geologiche non ufficiali. - Carte Geologiche di base - Carte Tematiche e Carte Speciali 2 - LA CARTOGRAFIA UFFICIALE SECONDO NORMATIVA CARG 3- TIPOLOGIA DEI CONFINI GEOLOGICI (LIMITI STRATIGRAFICI E LIMITI TETTONICI) 4- RAPPRESENTAZIONE GRAFICA DI ELEMENTI LINEARI E PUNTUALI - Simboli convenzionali 5- DISCONTINUITÀ E DISCORDANZE STRATIGRAFICHE - Riconoscimento dei diversi tipi di superfici di discontinuità 6- PIEGHE : Tipi di piega e loro individuazione sulle carte geologiche 7- FAGLIE: Tipi di faglie e loro interpretazione sulle carte geologiche 8 - SOVRASCORRIMENTI PRINCIPALI 9 - SOVRASCORRIMENTI SECONDARI 10- ETÀ DELLE STRUTTURE E TEMPI DELLA DEFORMAZIONE 11- STRUTTURE E STILI TETTONICI - Sistemi a falde di basamento e di copertura; sistemi a thrust 12- LETTURA ED INTERPRETAZIONE DI CARTE GEOLOGICHE - Legenda - Strutturazione della legenda su criteri stratigrafici e tettono-stratigrafici - Contesto regionale delle carte geologiche 13 - COMPILAZIONE DI SEZIONI GEOLOGICHE A SCALE DIFFERENTI
B. Simpson: Lettura delle carte geologiche – Flaccovio Ed.
B.C.M. Butler e J.D. Bell: Lettura e interpretazione delle carte geologiche. Zanichelli Ed.
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GEO/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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1003772 -
GEODINAMICA
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GEO/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
gruppo OPZIONALE C - (visualizza)
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1003096 -
COMPLEMENTI DI PETROGRAFIA APPLICATA
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire le conoscenze avanzate delle metodologie analitiche innovative per la caratterizzazione dei materiali lapidei naturali ed artificiali e le competenze per elaborare progetti di ricerca mirati allo studio di problematiche di interesse archeologico (archeometria dei materiali), industriale (processi produttivi) ed ambientale (inquinamento solido, idrico ed atmosferico)
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BARONE GERMANA
( programma)
Metodologie analitiche innovative (distruttive, non distruttive, microdistruttive e non invasive), applicazioni avanzate ai materiali lapidei naturali ed artificiali (rocce, pigmenti, vetri, ceramiche tradizionali ed industriali, protettivi organici ed inorganici, ) e problematiche di interesse archeologico (archeometria dei materiali), industriale (processi produttivi, sperimentazione di protettivi e consolidanti di nuova generazione) ed ambientale (inquinamento solido, idrico ed atmosferico): • Diffrazione di neutroni (TOF - ND) e confronto con la diffrazione ai raggi X (XRD) • Spettroscopia e microscopia infrarossa in trasformata di Fourier (FTIR e Micro-FTIR)• Spettroscopia Raman• Fluorescenza ai raggi X portatile pXRF • Spettroscopia di assorbimento X (XAS)• Small Angle Neutron Scattering (SANS) e confronto con l’analisi di porosimetria a mercurio• Radiografia ai raggi X e neutronografia. Analisi di immagine• Ionoluminescenza • prove in laboratorio per testare la durabilità dei materiali lapidei• interpretazione ed elaborazione dati minero-petrografici e chimici • casi studio finalizzati ad apprenderne l’utilizzo nel campo dei Beni Culturali, industriale ed ambientale• stesura di un progetto di ricerca• Elaborazione dati (computer)• Certificazione dei materiali (qualità, provenienza, processo di produzione)
Dispense del corso e pubblicazioni su riviste scientifiche
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GEO/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1003444 -
MINERALI E ROCCE DI PREGIO
(obiettivi)
Il corso ha l’obiettivo di fornire le adeguate conoscenze finalizzate al riconoscimento e alla determinazione dell’origine delle rocce di pregio utilizzate in antichità, con particolare riferimento al decoro architettonico siciliano anche in funzione di problematiche riguardanti il restauro. Altri obiettivi sono l’acquisizione delle competenze per elaborare un progetto di valorizzazione e fruizione museale e le conoscenze avanzate delle metodologie analitiche innovative per la distinzione di gemme naturali, sintetiche, artificiali e ricostituite
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BARONE GERMANA
( programma)
• Rocce di pregio utilizzate per il decoro architettonico in Sicilia (Palermo e Trapani): grigio di Billliemi, rosso di Castellammare, rosso di Contorrano, Rosso di Piana dei Greci, Rosso d’Ogliastro, giallo di Castronovo, giallo di Segesta, Libeccio antico di Custonaci, Alabastro Cotognino, diaspri, smaltini di calcara. Riconoscimento macroscopico ed esercitazione in laboratorio • Problemi di nomenclatura dei “marmi” • Rocce di pregio utilizzate in antichità: Imezio, Greco scritto, Proconnesio, Cottanello, cipollino mandolato, marmo caristio, iassense, marmo di Chio, marmo calcidense, marmo di Sciro, semesanto, marmo Luculleo, marmo Tenario, marmo Tessalico, Marmo Frigio, marmo di Aquitania, Sienite egiziana, marmo Misio, Marmo Troadense, Portoro, rosso Asiago, rosso Verona , giallo di Siena, giallo antico, marmo Tripontico, Broccatello di Spagna, pietra Paesina, alabastro cotognino egiziano, alabastro Toscano, porfido verde, porfido rosso. • Localizzazione delle cave dei più importanti marmi colorati usati dai romani. Diffusione e riuso dei più importanti marmi romani nelle province imperiali. I marmi e le pietre romane a Siracusa. • Determinazione origine dei “marmi” usati in antico (analisi minero- petrografia, analisi geochimica ed isotopica). • Opus sectile; tarsie in pietra; marmi mischi e tramischi; mosaico • Minerali e glittica • Gemme naturali, artificiali, sintetiche, trattate, ricostituite • Metodi identificazione delle gemme: spettroscopia micro Raman, mappe micro FTIR • Museologia; criteri ed ordinamento di alcuni musei siciliani e musei europei (Berlino, Londra, Barcellona, Parigi e Vienna); indicatori di qualità. Progetto di valorizzazione e fruizione museale
Dispense del corso. Pietre e marmi antichi a cura di Lorenzo Lazzarini CEDAM (2004) I materiali lapidei nell’edilizia storica di Palermo. Conoscenza per il restauro. Ilion Books (2008).
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GEO/09
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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1000975 -
INSEGNAMENTO A SCELTA
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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