72879 -
ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione. L’insegnamento si propone di fornire le chiavi di lettura per un’adeguata conoscenza e comprensione, oltreché delle fonti normative e dei relativi criteri interpretativi, degli istituti fondamentali del diritto privato più strettamente legati al processo economico sotto il profilo della disciplina dei soggetti (persona fisica ed enti giuridici), dei beni e della circolazione dei diritti, delle obbligazioni e del credito, del contratto in generale e dei modelli negoziali più ricorrenti e maggiormente significativi, della responsabilità civile: il tutto in una prospettiva sistematica di fondo particolarmente attenta alle frequenti modifiche normative anche di fonte comunitaria, nonché all’orientamento giurisprudenziale e dottrinale e all’incidenza della prassi nell’evoluzione socio-economica dei singoli istituti.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione. L’insegnamento ha lo scopo di consentire allo studente di ricostruire ed interpretare la vasta gamma tipologica delle situazioni e degli interessi giuridicamente rilevanti sul piano privatistico, individuandone la disciplina e le implicazioni ed applicando in concreto le conoscenze e gli strumenti acquisiti durante il corso di lezioni e sviluppati con un attento studio della materia.
3. Autonomia di giudizio. L’insegnamento tende a far acquisire allo studente la capacità di cogliere ed elaborare le ragioni poste alla base delle scelte del legislatore, cogliendo i reali interessi sottesi ai vari istituti e che ne ispirano le relative forme di tutela. In particolare, lo studente dovrà essere posto in condizione di giudicare se ed in che misura tale tutela risulti effettivamente adeguata al perseguimento e alla concreta attuazione delle finalità di politica legislativa che ne stanno alla base, anche nell’ottica delle inevitabili ripercussioni sul piano socio-economico e dell’esigenza di attingere soluzioni giuridicamente equilibrate in grado di conciliare interesse individuale ed interesse generale; e di discernere altresì fra aspetti positivi e negativi, vantaggi e svantaggi connessi alla disciplina normativa e alle possibili opzioni tra forme alternative di tutela apprestate dal legislatore, con particolare riguardo alla distribuzione e circolazione della ricchezza e del credito.
4. Abilità comunicative. Il corso deve porre lo studente nella condizione di trasferire ed applicare all’esterno le conoscenze acquisite, utilizzando una modalità di esposizione logico-argomentativa conforme ai principi portanti della materia ed altresì consona ad un linguaggio giuridico tecnicamente appropriato. In particolare, egli dovrà essere in grado di fornire pareri, consulenza ed assistenza sulle tematiche oggetto dell’insegnamento: dalla consultazione, interpretazione ed applicazione della normativa giusprivatistica in generale alle obbligazioni, dalle modalità di stipula di contratti (con precipua riguardo a quelli più frequenti e rilevanti nella prassi socio-economica), ai problemi della responsabilità del produttore e così via.
5. Capacità di apprendimento. Il superamento della materia deve basarsi su una rigorosa valutazione in sede d’esame del raggiungimento da parte dello studente di un livello di preparazione e di competenza che gli consenta di affrontare lo studio degli altri insegnamenti dell’area giusprivatistica e non, nonché di quelli anche non giuridici e che tuttavia possano presentare significative implicazioni con questi ultimi.
Canale: A - O
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CAVALLARO MICHELA
( programma)
I MODULO (3 CFU)
PERSONE E DIRITTI REALI
Ordinamento giuridico e norma giuridica, fonti del diritto privato, interpretazione della legge e analogia. Situazioni giuridiche soggettive e rapporto giuridico. Fatto, atto, negozio, contratto. Prescrizione e decadenza. Pubblicità dei fatti giuridici e trascrizione. Tutela giurisdizionale dei diritti e prova dei fatti giuridici. I soggetti del rapporto giuridico: persona fisica, persona giuridica ed enti di fatto, organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Capacità giuridica e di agire, amministrazione di sostegno, capacità naturale, legittimazione.. L’oggetto del rapporto giuridico: bene in senso giuridico, relative classificazioni e nuove tipologie di beni. Diritti reali, diritti di credito e diritti personali di godimento. La proprietà nel codice civile, nella Costituzione e nelle leggi speciali: contenuto, funzione, limiti e modi d'acquisto della proprietà, azioni a tutela della proprietà. Comunione, condominio e multiproprietà. I singoli diritti reali di godimento. Possesso e detenzione, azioni possessorie, usucapione.
II MODULO (3 CFU)
DIRITTI DI CREDITO E OBBLIGAZIONI
Fonti delle obbligazioni. Diritto di credito, obbligazione, requisiti del rapporto obbligatorio e caratteri della prestazione. Obbligazione civile e naturale (giuoco e scommessa). Le obbligazioni pecuniarie e gli interessi. Obbligazioni solidali e parziarie, divisibili ed indivisibili, alternative e facoltative. Esatto adempimento, diligenza e buona fede. Modi di estinzione diversi dall'adempimento. Circolazione del credito e modificazioni soggettive attive e passive del rapporto obbligatorio: cessione del credito e cessione dei crediti d’impresa (factoring), surrogazione, delegazione, espromissione, accollo. Responsabilità per inadempimento e tutela “esterna” del credito, mora del debitore e del creditore. Garanzie del credito e responsabilità patrimoniale del debitore: garanzie reali (privilegi, pegno, ipoteca) e personali (fideiussione e contratto autonomo di garanzia), mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale (surrogatoria, revocatoria, sequestro, diritto di ritenzione), esecuzione forzata generica e in forma specifica. Le obbligazioni di fonte non contrattuale: il fatto illecito, le promesse unilaterali e i titoli di credito, le obbligazioni nascenti dalla legge (gestione d’affari, indebito, arricchimento senza causa).
III MODULO (3 CFU)
IL CONTRATTO
Contratto e autonomia contrattuale; contratto, negozio e atti unilaterali. Requisiti del contratto: a) accordo: proposta, accettazione e conclusione del contratto; contratti consensuali e reali; offerta al pubblico; forme anomale di conclusione del contratto, contratti per adesione e “contratti del consumatore”; responsabilità precontrattuale; b) causa: causa e motivi, presupposizione, astrazione causale; c) oggetto; d) forma. Clausole accessorie: condizione, termine, modo; clausola penale e caparra. Obblighi di contrarre: contratto imposto, preliminare, opzione, prelazione convenzionale e legale. Interpretazione del contratto. Effetti del contratto: contratti ad effetti reali e ad effetti obbligatori; effetti tra le parti e rispetto ai terzi; conflitti di titolarità fra più acquirenti di uno stesso diritto; integrazione ed esecuzione del contratto. Altre vicende del contratto: rappresentanza legale e volontaria e contratto concluso dal rappresentante, procura e mandato, contratto per persona da nominare, contratto a favore di terzi, cessione del contratto, simulazione, negozio fiduciario. Validità e invalidità del contratto: nullità e annullabilità, conseguenze dell’invalidità fra le parti e rispetto ai terzi. Recesso, rescissione e risoluzione del contratto. Singoli contratti (oltre quelli già indicati nelle altre parti del programma): vendita, locazione, leasing, mandato, comodato, mutuo, donazione, franchising, subfornitura.
PARADISO, Corso di istituzioni di diritto privato, Giappichelli, 2018, capp. e §§ corrispondenti al programma sopra riportato.
oppure
TORRENTE-SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, 23a edizione, Giuffrè, 2017, capp. e §§ corrispondenti al programma sopra riportato.
oppure
TURCO, Diritto civile, I, Giappichelli, 2014: capp. e §§ corrispondenti al programma sopra riportato. Si fa presente che gli approfondimenti, riportati nelle parti del testo in carattere ridotto, sono facoltativi.
Canale: P - Z
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AMORE GIULIANA
( programma)
PERSONE E DIRITTI REALI
Ordinamento giuridico e norma giuridica, fonti del diritto privato, interpretazione della legge e analogia. Situazioni giuridiche soggettive e rapporto giuridico. Fatto, atto, negozio, contratto. Prescrizione e decadenza. Pubblicità dei fatti giuridici e trascrizione. Tutela giurisdizionale dei diritti e prova dei fatti giuridici. I soggetti del rapporto giuridico: persona fisica, persona giuridica ed enti di fatto, organizzazioni non lucrative di utilità sociale. Capacità giuridica e di agire, amministrazione di sostegno, capacità naturale, legittimazione.. L’oggetto del rapporto giuridico: bene in senso giuridico, relative classificazioni e nuove tipologie di beni. Diritti reali, diritti di credito e diritti personali di godimento. La proprietà nel codice civile, nella Costituzione e nelle leggi speciali: contenuto, funzione, limiti e modi d'acquisto della proprietà, azioni a tutela della proprietà. Comunione, condominio e multiproprietà. I singoli diritti reali di godimento. Possesso e detenzione, azioni possessorie, usucapione.
II MODULO (3 CFU)
DIRITTI DI CREDITO E OBBLIGAZIONI
Fonti delle obbligazioni. Diritto di credito, obbligazione, requisiti del rapporto obbligatorio e caratteri della prestazione. Obbligazione civile e naturale (giuoco e scommessa). Le obbligazioni pecuniarie e gli interessi. Obbligazioni solidali e parziarie, divisibili ed indivisibili, alternative e facoltative. Esatto adempimento, diligenza e buona fede. Modi di estinzione diversi dall'adempimento. Circolazione del credito e modificazioni soggettive attive e passive del rapporto obbligatorio: cessione del credito e cessione dei crediti d’impresa (factoring), surrogazione, delegazione, espromissione, accollo. Responsabilità per inadempimento e tutela “esterna” del credito, mora del debitore e del creditore. Garanzie del credito e responsabilità patrimoniale del debitore: garanzie reali (privilegi, pegno, ipoteca) e personali (fideiussione e contratto autonomo di garanzia), mezzi di conservazione della garanzia patrimoniale (surrogatoria, revocatoria, sequestro, diritto di ritenzione), esecuzione forzata generica e in forma specifica. Le obbligazioni di fonte non contrattuale: il fatto illecito, le promesse unilaterali e i titoli di credito, le obbligazioni nascenti dalla legge (gestione d’affari, indebito, arricchimento senza causa).
III MODULO (3 CFU)
IL CONTRATTO
Contratto e autonomia contrattuale; contratto, negozio e atti unilaterali. Requisiti del contratto: a) accordo: proposta, accettazione e conclusione del contratto; contratti consensuali e reali; offerta al pubblico; forme anomale di conclusione del contratto, contratti per adesione e “contratti del consumatore”; responsabilità precontrattuale; b) causa: causa e motivi, presupposizione, astrazione causale; c) oggetto; d) forma. Clausole accessorie: condizione, termine, modo; clausola penale e caparra. Obblighi di contrarre: contratto imposto, preliminare, opzione, prelazione convenzionale e legale. Interpretazione del contratto. Effetti del contratto: contratti ad effetti reali e ad effetti obbligatori; effetti tra le parti e rispetto ai terzi; conflitti di titolarità fra più acquirenti di uno stesso diritto; integrazione ed esecuzione del contratto. Altre vicende del contratto: rappresentanza legale e volontaria e contratto concluso dal rappresentante, procura e mandato, contratto per persona da nominare, contratto a favore di terzi, cessione del contratto, simulazione, negozio fiduciario. Validità e invalidità del contratto: nullità e annullabilità, conseguenze dell’invalidità fra le parti e rispetto ai terzi. Recesso, rescissione e risoluzione del contratto. Singoli contratti (oltre quelli già indicati nelle altre parti del programma): vendita, locazione, leasing, mandato, comodato, mutuo, donazione, franchising, subfornitura.
PARADISO, Corso di istituzioni di diritto privato, Giappichelli, 2018, capp. e §§ corrispondenti al programma sopra riportato.
oppure
TORRENTE-SCHLESINGER, Manuale di diritto privato, 23a edizione, Giuffrè, 2017, capp. e §§ corrispondenti al programma sopra riportato.
oppure
TURCO, Diritto civile, I, Giappichelli, 2014: capp. e §§ corrispondenti al programma sopra riportato. Si fa presente che gli approfondimenti, riportati nelle parti del testo in carattere ridotto, sono facoltativi.
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IUS/01
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Attività formative di base
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ITA |
Gruppo opzionale:
"Economia aziendale" - insegnamento a scelta: lo studente sceglie tra "Tecnologia dei cicli produttivi", "Technology of productions" e "Sistemi di gestione della qualità, ambiente e sicurezza" - (visualizza)
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73002 -
TECNOLOGIA DEI CICLI PRODUTTIVI
(obiettivi)
1.L’insegnamento si propone di fornire agli studenti le conoscenze di base necessarie per analizzare e chiarire le cause che determinano i cambiamenti delle tecniche di produzione e gli effetti che tali cambiamenti generano sul sistema industriale. Il percorso individuato per il raggiungimento di tali obbiettivi è l’illustrazione e l’analisi dei molteplici attributi della tecnologia nel suo continuo dinamismo anche in relazione a dati fenomeni pertinenti quali: le fasi del processo innovativo, il vantaggio competitivo dell’innovazione tecnologica nel sistema economico; le tipologie delle strutture produttive in rapporto alle tecnologie impiegabili, particolarmente nell’ambito dell’infomation tecthnology e dell’automazione industriale, e del ruolo assunto dalla qualità e dalla certificazione dei cicli produttivi. 2.Come risultato finale gli studenti avranno a disposizione uno strumento in grado di fornire un quadro d’insieme delle varie problematiche che è necessario affrontare in un contesto produttivo. In particolare, gli studenti, con le conoscenze acquisite, saranno in grado di effettuare l’analisi del sistema produttivo in cui operano e valutare le innovazioni tecnologiche del settore che assumono maggiore rilevanza per conseguire vantaggi competitivi aziendali. 3.L’insegnamento, anche in considerazione delle diverse tipologie di processi produttivi e delle modalità con cui oggi la produzione industriale viene organizzata, si prefigge l’obiettivo di mettere gli studenti in condizione di valutare, in modo autonomo, le qualità intrinseche delle tecnologie presenti sul mercato, i loro aspetti positivi e/o negativi, sia per la produzione che nei confronti dell’ambiente, in modo da attuare una scelta adeguata ai bisogni aziendali. Con particolare attenzione ai temi trattati, gli studenti alla fine del corso sono messi in condizione di esprimere autonomia di giudizio e di valutare e individuare quali tecnologie, inerenti un particolare settore, sono oggi le più adeguate a soddisfare le esigenze di una azienda moderna e dinamica. 4. Lo studente è messo in condizione di comunicare e interagire con terzi utilizzando in modo adeguato le conoscenze acquisite. In particolare sarà capace di affrontare i problemi che gli si porranno con terminologia appropriata che gli consentirà di mostrare abilità comunicative e di interazione, utili anche per i rapporti di lavoro. 5.Coerentemente alle tematiche della disciplina, sin dall’inizio del corso, sono forniti agli studenti opportuni suggerimenti e stimoli per una partecipazione quanto più attiva possibile all'intero processo formativo e per un miglioramento del metodo di studio individuale, ai fini di un più efficace apprendimento della disciplina, che presenta precipue caratteristiche in termini di apprendimento, mediante un appropriato processo induttivo - deduttivo. Durante le lezioni il docente verifica continuamente, argomento per argomento, se la trasmissione delle conoscenze avviene efficacemente, rivedendo eventualmente anche nel corso dell’anno il metodo di insegnamento, per meglio adeguarlo al raggiungimento concreto di questo importante obiettivo, tenendo anche conto della effettiva composizione dell’aula. In tale contesto, la verifica mediante esame di profitto è un naturale e coerente corollario del processo di apprendimento, che viene costantemente monitorato e migliorato, anche per evitare un traumatico approccio alle prove di esame.
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ZERBO ANTONIO
( programma)
I MODULO (3 CFU) tecnologia e produzione
Descrizione del programma. Legame tra scienza e tecnologia e dinamica evolutiva della tecnologia. La tecnologia nel sistema economico. Tecnologia e relative modifiche strutturali e ambientali. Caratteristiche di una tecnologia. Ciclo di vita della tecnologia e del prodotto. Alcuni esempi di cicli produttivi di industrie di interesse nazionale: l’industria alimentare, HACCP, l’industria di produzione della carta, l’industria conciaria,. Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Trasferimento della tecnologia, l’industria della ghisa e dell’acciaio.
Credito parziale attribuito: 3 CFU
II MODULO (3 CFU) innovazione tecnologica
Descrizione del programma. La tecnologia nelle attività produttive. Le tecnologie dell'attuale rivoluzione: elettronica, microelettronica, nanoelettronica, informatica, telecomunicazioni. Ciclo produttivo del silicio puro, del microchip e del circuito integrato. Biotecnologie. Automazione e controllo della produzione industriale con i sistemi elettronici. Automazione del controllo di processo e della produzione per parti. MU/NU, robots industriali, AGV, FMS. Sistemi dei flussi produttivi: le logiche pull e push e “just in time”.
Credito parziale attribuito: 3 CFU
III MODULO (3 CFU) tecnologia nelle fonti energetiche
Descrizione del programma. Forme e fonti di energia, trend attuali e problematiche - scelta delle varie fonti. I combustibili fossili, gli idrocarburi, la combustione, il petrolio, il carbone, il gas naturale, composizione, estrazione, lavorazione, trasporto, riserve, produzione e mercato. L’OPEC. Energia nucleare - energia elettrica (efficienza e costo) - fonti energetiche rinnovabili: solare termico, idroelettrico, fotovoltaico, geotermico, delle maree, eolico, solare, da biomasse. La produzione di rifiuti, classificazione dei rifiuti, rifiuti solidi urbani e assimilabili: produzione e tecnologie di smaltimento e/o gestione, tecniche di incenerimento. Le materie plastiche, le fibre naturali e sintetiche.
E. Chiaccherini – “Tecnologia e produzione” – Ed. Kappa, Roma, 2003;
- G. Barbiroli “Strategie di produzione e dinamica tecnologica” - Ed. Bulzoni, Roma, 1998;
- A. Morgante, A. Simboli – “Tecnologia dei processi produttivi” – Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, (RN), 2015;
- A. Grado, S. Vicari, G. Verona – “Tecnologia, Innovazione, Operations” – Ed. Egea, Milano, 2006;
- A. Galgano – “La qualità totale” - Il Sole 24 ore, Milano 1991 e edizioni successive;
- M. Proto – “Il sistema qualità – Profili tecnici e percorsi evolutivi” – Ed. G. Giappichelli, Torino, 1999
E. Leonardi – “Capire la qualità” - Il Sole 24 ore, Milano 2000
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SECS-P/13
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1015236 -
TECHNOLOGY OF PRODUCTIONS
(obiettivi)
Knowledge and understanding. The course aims at giving students the basic knowledge needed to analyze and clarify the causes of change in production techniques and the effects that these changes cause in the industrial system. The path chosen for achieving these goals is the use and analysis of the multiple attributes of technology in its continuous dynamism also in connection to some relevant phenomena such as: the phases of the innovation process, the competitive advantage of technological innovation in the economic system; the types of production structures in relation to the technologies used, especially in the field of information technology and industrial automation, and of the role played by quality and certification of production cycles. 2. Skills in applying knowledge and understanding. As a final result, students will have a tool that can provide them with an overview of the various issues that need to be addressed in a production framework. In particular, students with this acquired knowledge will be able to carry out the analysis of the production system in which they operate and assess the technological innovations which have greater importance in industry in order to achieve competitive business advantages. 3. Making judgments. The course, also in view of the different types of production processes and the ways in which industrial production is organized today, aims at putting students in a position to assess, independently, the inherent qualities of technologies on the market, their positive and / or negative features, both for production and the environment, so as to implement appropriate choices for their business needs. By paying particular attention to the issues, at the end of the course students can express independent judgments, assess and identify which technologies in relation to a particular industry, are the most appropriate for satisfying the needs of a modern and dynamic company today. 4. Communication skills. The student is given the opportunity to communicate and interact with third parties adequately using the knowledge acquired. In particular the student will be able to tackle the problems that arise with the appropriate terminology that will allow him/her to show communication skills and interaction which are also useful in working relationships. 5. Learning skills. In keeping with the themes of the discipline, from the beginning of the course students are given timely advice and encouragement to actively participate as much as possible in the entire educational process and to improve their self-study methods, in order to effectively learn the subject better, which has specific characteristics in terms of learning, through an appropriate inductive - deductive process. During the lessons the lecturer continually checks, topic by topic, to see if the learning process is taking place efficiently, when necessary revising teaching methods during the year, in order to better adapt the course to the concrete achievement of this important goal, taking into account the real classroom mix. In this context, assessment with a final exam is a natural and logical outcome of the learning process, which is constantly monitored and improved, also to avoid a traumatic approach to examinations. Assessment of this descriptor is carried out both during the lectures, in specific progress tests and a final one.
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MATARAZZO AGATA
( programma)
Description of the programme. Module title: technological dynamics The link between science, technology and the dynamic evolution of technology. Technology in the economic system. Technology and the relevant structural and environmental changes. Technology as a function of production and as a system of technical variables. Features of technology. Evaluation of intrinsic qualities of a technology. Technology and product life cycle. Research, Development and Innovation. Research players. The European, Italian and Sicilian situation. Technology transfer. Payment of Technologies Partial credits awarded: 3 CFU MODULE II (3 credits) Description of the programme. Module title: Technology in productive activities Kinds of inniovations, examples of tecnologies in production cycles . Automation and control of industrial production with electronic systems. Automation of the control of procedure and production by parts. MU / NU, industrial robots, AGV, FMS; CAD / CAE areas, CAPP, CAM. Systems of production flows: the push and pull and "just in time" logics. Partial credits awarded: 3 CFU MODULE III (3 credits) Description of the programme. Module title: Voluntary Quality Management The evolution of the quality agreement : product quality ; from CWQC to TQM; total quality: the quality according to ISO 9000/94, ISO 9000/2000 *, ISO 9000/2008, ISO 9000/2015. The certification actors. The certification of products and the company system, * Certification process, presentation of the quality manual. The quality pyramid. The quality of services. The statistical tools of quality control * control charts, bar charts, Pareto’s analysis. The management of quality control instruments *, diagram arrows, tree diagram, the error tree; management of hygiene and safety in food systems. Partial credits awarded: 3 CFU
- Bolay- Schimid-Tejada- Hezboun, Technologies for development: scientific cooperatiocooperation for a sustainable future, 2012,Springer. - Redmond- Lock, Educational innovations and contemporary Technologies, 2015,Springer. - Dodgson- Salter, The management of tecnological innovations, 2008, Springer. - Grade A., S. Vicari, G. Verona - "Technology, Innovation, Operations" - Ed. Egea, Milano, 2006;
- Henderson, Jeffrey. "Globalisation of high technology production" Routledge, 2002.
- Kipphan, H. (Ed.) "Handbook of print media: technologies and production methods". Springer Science & Business Media, 2001
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9
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SECS-P/13
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ENG |
1015251 -
SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA', AMBIENTE E SICUREZZA
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il percorso formativo del corso, progettato in collaborazione con i docenti delle altre discipline dell’area, mira all'acquisizione dei principi teorici concernenti i modelli di gestione delle certificazioni volontarie adottabili dalle aziende presenti sul territorio, indipendentemente dalla dimensione e dal processo produttivo. In particolare dapprima in modo separato vengono analizzate le certificazioni volontarie della qualità, sicurezza, etica ed ambientale, per poi unificare le variabili lungo un percorso che mira alla gestione integrata volontaria. Accanto alle indispensabili nozioni teoriche, opportunamente formalizzate, si intendono trasferire anche adeguate competenze professionali, sia per approfondire le tematiche trattate da un punto di vista operativo, sia a completamento del percorso formativo, al fine di fornire anche le conoscenze necessarie per poter applicare opportunamente nel mondo del lavoro i metodi e le tecniche studiati (saper valutare, confrontare, decidere, operare). Per raggiungere tali obiettivi, si utilizzano anche durante le lezioni frontali attrezzature e metodologie didattiche opportune, quali slides, e casi studio in aziende pubbliche e private, di prodotto e di servizio, ecc.
Tutto il percorso formativo della disciplina è orientato a coniugare metodologie didattiche che mirano a sviluppare sia la capacità induttiva che il processo logico-deduttivo degli studenti. La verifica dell'apprendimento non è concentrata solamente nella fase conclusiva del corso, in sede di esami orali; durante l'intero percorso formativo si effettuerà un controllo accurato e continuo della comprensione e dell'effettiva acquisizione da parte degli studenti delle conoscenze via via trasmesse, stimolandone una proficua ed attiva partecipazione.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Particolare attenzione è rivolta anche all’attività operativa dei futuri laureati, i quali sono chiamati ad affrontare nella professione le problematiche prima richiamate, spesso in differenti contesti, anche trasversali ed interdisciplinari. A tal fine, il docente utilizza una metodologia didattica ampiamente orientata anche all'acquisizione operativa ("saper fare") degli strumenti analitici e concettuali proposti durante l’insegnamento della disciplina, mirando allo sviluppo di una capacità critica dello studente nei confronti delle tematiche trattate, in un continuo processo di interazione di analisi - sintesi, anche presentando in aula opportuni casi aziendali reali, portati avanti negli anni precedenti. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontaria delle singole variabili qualità, conoscenza delle norme internazionali in materia di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento. Descrivere la qualità dei servizi e proprio peculiarità; utilizzo degli strumenti statistici di controllo della qualità; utilizzo degli strumenti manageriali di controllo della qualità. Analizzare la qualità nel sistema agroalimentare. Fornire le fondamentali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative nazionali cogenti in tema di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro; conoscere e saper applicare le normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontaria della sicurezza. Analizzare costi e vantaggi derivanti da implementazione della gestione della sicurezza in azienda. Far acquisire le principali nozioni teoriche e le principali applicazioni operative delle normative internazionali di riferimento in tema di gestione volontari della qualità ambientale. Fornire le fondamentali nozioni teoriche dei microinquinanti nei diversi comparti, acqua, aria, suolo; conoscere le tecniche di gestione dei rifiuti; dare completa conoscenza allo studente delle norme internazionali in materia di certificazione volontaria, iter di certificazione volontaria, analisi dei vantaggi e dei costi, presentazione dei casi studi con modalità pratiche di attuazione delle normative di riferimento.
3. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo sviluppo di un'autonoma capacità critica nel contesto delle tematiche trattate è uno dei principali obiettivi formativi dell’insegnamento. Una buona acquisizione delle conoscenze teoriche e delle capacità operative previste nel programma dell’insegnamento non è sufficiente ad una completa formazione dello studente, se tale preparazione non è accompagnata dall'acquisizione di un'approfondita, autonoma, socialmente e moralmente responsabile capacità di valutazione, di impostazione e di risoluzione di un problema. Durante il corso, pertanto, lo studente è anche addestrato e stimolato alla ricerca delle fonti informative pratiche e facilmente recuperabili, ad un’analisi critica sulla loro attendibilità e significatività, per un loro appropriato e consapevole utilizzo nella realtà operativa.
4. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente è messo in condizioni di relazionarsi e di trasferire a terzi, anche non specialisti, con chiarezza espositiva, precisione, padronanza di espressione e linguaggio tecnico appropriato, informazioni, analisi, giudizi di valore, progetti e proposte operative concernenti le problematiche ambientali, aziendali e di etica, che la precipua attività lavorativa porterà ad affrontare, sapendone esporre anche le motivazioni e le ipotesi adottate. A tal fine, accanto ad un’appropriata conoscenza teorica delle normative volontarie di riferimento, è indispensabile acquisire una capacità di applicazione operativa degli strumenti legislativi a disposizione. Lo studente è continuamente sollecitato ad esporre verbalmente e formalmente il proprio pensiero con adeguate argomentazioni e tecniche, a redigere documenti in forma scritta, a predisporre presentazioni, individualmente ed in gruppo, a discutere quanto presentato in aula, per stimolare una proficua interazione anche sul piano della comunicazione. La prova finale costituisce un'ulteriore momento di approfondimento e di verifica delle diverse capacità di comunicazione effettivamente raggiunte dallo studente.
5. Capacità di apprendimento (learning skills): Si forniscono agli studenti sin dall’inizio delle lezioni opportuni suggerimenti e stimoli per una partecipazione quanto più attiva possibile all'intero processo formativo e per un miglioramento del metodo di studio individuale, ai fini di un più efficace apprendimento della disciplina, che presenta precipue caratteristiche in termini di apprendimento, mediante un appropriato processo induttivo - deduttivo. Il docente verifica continuamente, argomento per argomento, se la trasmissione delle conoscenze avviene efficacemente, rivedendo eventualmente anche nel corso dell’anno il metodo di insegnamento, per meglio adeguarlo al raggiungimento concreto di questo importante obiettivo, tenendo anche conto della effettiva composizione dell’aula. In tale contesto, la verifica mediante esame di profitto è un naturale e coerente corollario del processo di apprendimento, che viene costantemente monitorato e migliorato, anche per evitare un traumatico approccio alle prove di esame.
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MATARAZZO AGATA
( programma)
I MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della qualità
L'evoluzione del concerto di qualità secondo la normativa ISO+: la qualità dei prodotti; dal CWQC al TQM; la qualità totale: la qualità secondo le norme ISO 9000/94, ISO 9000/2000*, ISO 9000/2008, ISO 9001/2015. Gli attori della certificazione. La certificazione dei prodotti e del sistema aziendale, Iter di certificazione*, enti di normazione, enti di accreditamento; presentazione del manuale di qualità. procedure operative e procedure gestionali; La piramide di qualità. La qualità dei servizi; gli scostamenti; definizione di soddisfazione del cliente; Gli strumenti statistici di controllo di qualità* carte di controllo, istogramma, analisi di Pareto, diagramma d stratificazione; . Gli strumenti manageriali di controllo di qualità*, diagramma a frecce, diagramma ad albero, albero degli errori; igiene e sicurezza nei sistemi agroalimentari; il sistema HACCP*; iter di certificazione; fasi di implementazione*; confronto fra ISO 9000 e HACCP; ISO 22000 sulla iginene e sicurezza agroalimnetare; standard internazionali BRC e IFS per la distribuzione
Credito parziale attribuito: 3 CFU
II MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Titolo del modulo: i sistemi di gestione ambientali
Lo sviluppo sostenibile; i limiti dello sviluppo; definizione di inquinamento biologico e chimico; L'evoluzione del concerto di inquinamento ambientale dal punto di vista chimico ed economico; inquinanti atmosferici*, fra cui SOx, CO2, NO2, PM10*; la qualità delle risorse idriche, indice COD e BOD; definizione di rifiuto; tecniche di gestione di rifiuto*, fra cui termovalorizzazione e discarica*; inquinamento da cause agricole; eutrofizzazione delle acque;inquinamento elettromagnetico; gli strumenti cogenti di politica ambientale; le norme command and control*; strumenti economici e finanziari in tema di politica ambientale; tasse ambientali; emission trading; creazione di borse artificiali; la gestione ambientale volontaria secondo la normativa internazionale ISO 14001/2004*, Iter di Certificazione volontaria*, strumenti di politica ambientale, costi e benefici ambientali*, documenti necessari per la certificazione di qualità ambientale, regolamento comunitario EMAS*, evoluzione di EMAS 2 ed EMAS 3; dichiarazione ambinetale; l’analisi LCA*, l’Ecolabel; il Bilancio ambientale degli enti locali, presentazione casi studi su gestione dei rifiuti e indicatori di performance ambientale negli enti locali; strumenti della green economy; economia circolare
Credito parziale attribuito: 3 CF
III MODULO (3 CFU)
Descrizione del programma. Titolo del modulo: Gestione volontaria della sicurezza e dell’etica aziendale.
Problematiche inerenti la gestione della sicurezza in azienda, le normative cogenti in tema di gestione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, Dlgs 626/2004*; testo unico sulla sicurezza; le normative antincendio, i sistemi di sicurezza e di prevenzione del rischio di incidente nei luoghi di lavoro*; le norme volontarie internazionali in tema di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro; norme seire OHSAS 18001*; il manuale di sicurezza*, i documenti necessari per ola certificazione del sistema qualità; la responsabilità sociale di impresa, principi di etica aziendale*; retribuzione minima; età minima di avviamento al lavoro; le normative internazionali SA 8000*, stato di Applicant*, dati e diffusione del sistema, vantaggi e costi della certificazione della sicurezza in azienda, casi studio su sistemi di gestione della sicurezza in aziende high tech siciliane.
1. Del Signore Antonella, canfora maurizio, la gestione della qualità, Franco angeli editore, 2010;
2. Faragia domenico,QUALITA' PER COMPETERE,Approcci, modelòli e misure per il successo durevole delle organizzazioni e per facilitare la transizione alla ISO 9001:2015, franco Angeli editore, 2016;
3. Roberta Salomone - Maria Teresa Clasadonte - Maria Proto - Andrea Raggi (A cura di ), Product-Oriented Environmental Management Systems (POEMS),, Springer, 2013;
4. PAVLETIC LUCA, NUOVE NORME SUI SISTEMI DI GESTIONE DELLA QUALITA' (UNI EN ISO 9011:2015) E AMBIENTE, Approccio metodologico al cambiamento
5. Dario Grisot, La gestione della qualità. Capire e applicare la norma ISO 9001, LA FELTRINELLI,2011
6. Clasadonte M T, Giacchi L, Matarazzo A (2012). Indicatori di sostenibilità ambientale per il miglioramento dei servizi turisticio Indagine sulla città di Siracusa, Roma:ARACNE editrice S.r.l.;
7. CLASADONTE M, MATARAZZO A, SABBIA A, BRUNO B.V (2005). Linee guida di contabilità ambientale degli enti territoriali. Il Comune di Catania, CATANIA:Tipolito Gullotta;
8. AREZZO C.- DAMICO R.- RANDONE S. (2008) A CURA DI. La Responsabilità Sociale oltre l’impresa, MILANO:FrancoAngeli;
9 . Giuliano Dall'O', Green energy audit. Manuale operativo per la diagnosi energetica e ambientale degli edifici, Edizioni Ambiente, 2011:
10. Croce Beppe, Ciafani Stefano, Lazzeri Luca, BIOECONOMIA, LA CHIMICA VERDE E LA RINASCITA DI UN'ECCELLENZA ITALIANA, Hoepli, 2015
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SECS-P/13
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Attività formative caratterizzanti
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