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1003145 GEOLOGIA DEI BASAMENTI CON RILEVAMENTO in Scienze Geologiche LM-74 PUNTURO Rosalda, ORTOLANO GAETANO
(programma)
Modulo di Geologia dei basamenti cristallini: 6 CFU (42 ore)
PARTE 1°
INTRODUZIONE
Principi e scopi della Geologia del Cristallino. Descrizione dei principali processi orogenetici. Il gradiente geotermico e la sua influenza sulla genesi dei basamenti cristallini.
PARTE 2°
PROPRIETÀ MECCANICHE DELLE ROCCE
Principi di reologia dello stato solido: Analisi dello stress e dello strain. Storia dello strain: Strain coassiali e non coassiali. strain totale, strain incrementale, deformazione progressiva.Il comportamento reologico di minerali e rocce: Meccanismi deformativi inter- ed intra-cristallini; Fattori di controllo dello strain in rocce monomineraliche e polimineraliche. I processi di recovery. Le principali leggi di flusso nella reologia dei corpi solidi.
Parte 3°
ANALISI MESO-MICROSTRUTTURALI
Foliazioni e lineazioni. Descrizione e classificazione delle pieghe. Modelli teorici di piegamento. Distribuzione dello strain nelle pieghe. Geometria e tipi di interferenza strutturale. Metodi di analisi strutturale in aree polideformate:L'utilizzo del reticolo di Schmidt nella proiezioni di dati strutturali. Esempi di calcolo di elementi geometrici. Concetti di simmetria nelle strutture. Elaborazione statistica dei dati attraverso l’ausilio di software. Definizione di zona di taglio. Classificazione delle rocce di faglia e loro collocazione nei vari livelli crostali. Gli indicatori cinematici. Caratteri microstrutturali delle cataclasiti e delle miloniti. Le pseudotachiliti. Riconoscimento ed interpretazione delle microstrutture metamorfiche.
Parte 4°
RICOSTRUZIONE DEI RAPPORTI BLASTO-DEFORMAZIONALI,IL CONCETTO DIEQUILIBRIO TESSITURALE, CENNI DI GEOTERMOBAROMETRIA E GEOCRONOLOGIA, LA RICOSTRUZIONE DELLE TRAIETTORIE P-T-d-t.
Ricostruzione dei rapporti blasto-deformazionali: Cronologia degli eventi deformativi. Cronologia degli eventi blastici. Relazioni cronologiche fra deformazione e blastesi anche attraverso tecniche di analisi di immagine (Volumi effettivamente reagenti e Bulk chemistry efficace). Elementi di geotermobarometria e geocronologia: La ricostruzione delle curve P-T-d-t. Il rinnovamento mineralogico durante i processi metamorfici e il concetto di sequenza di paragenesi. Evoluzione delle tecniche geotermobarometriche: i database termodinamici e il calcolo dei diagrammi di fase: le pseudosezioni. La ricostruzione dei cicli orogenici: processi di approfondimento ed esumazione/denudamento.
Parte 5°
LA GEODINAMICA DEL MEDITERRANEO OCCIDENTALE DALLA FINE DEL PALEOZOICO ALLE FASI PLIO-PLEISTOCENICHE
L'evoluzione geologico-geodinamica dell'Orogene Calabro Peloritano (OCP). Il ciclo orogenetico Varisico vs. il ciclo orogenetico Alpino. Il ruolo delle shear zone crostali nella strutturazione attuale dell'OCP. Ricostruzioni palinspastiche dell'OCP fino alla transizione Oligo-Miocenica.
Modulo di Rilevamento : 3 CFU (36 ore)
TECNICHE DI RILEVAMENTO
Misure sul terreno: giacitura degli elementi planari e lineari. Rappresentazione cartografica con simbologia codificata. Stazioni di misura ed elaborazione dei dati strutturali. Ricostruzione spazio-temporale degli eventi deformativi. Distinzione delle simbologie strutturali su base tempo-relativa. Caratterizzazione tessiturale e strutturale delle strutture deformative. Riconoscimento mesoscopico delle associazioni paragenetiche in rocce di basamento. Penetratività e pervasività delle strutture deformative. Ambientazione genetica delle strutture deformative. Individuazione ed interpolazione dei limiti tra le unità. Esempi di ricostruzione grafica dei limiti e verifica della validità dei limiti d'interpolazione. Riconoscimento e caratterizzazione dei limiti tra rocce plutoniche e rocce metamorfiche. Cenni di cartografia geotematica e applicazioni GIS/GPS.
ELEMENTI DI TETTONICA
L’assetto tettonostratigrafico e l'evoluzione tettono-metamorfica delle unità di basamento nell'Orogene Calabro-Peloritanio.Strutture e stili tettonici. Tipologia e scala dei sistemi plicativi. Caratterizzazione e classificazione dei sistemi deformativi fragili. Influenza dei sistemi tettonici fragili (faglie e thrust) sulla dislocazione della continuità delle unità di basamento. Rapporti tra tipologie e tempi di messa in posto di unità plutoniche ed unità metamorfiche incassanti. Ricostruzione degli andamenti strutturali su carta: trend degli assi di piega, dei piani di foliazione e delle principali strutture lineari diversificati per generazione.
TESTI
Barker J. – Introduction to metamorphic textures and microstructures. (Blackie USA, Chapman & Hall) 1998. Passchier C. W. & Trouw R. A. J. – Microtectonics. (2nd ed. xvi + 366 pp. + CD-ROM. Berlin, Heidelberg, New York: Springer-Verlag). ISBN 3 540 64003 7. Vernon R. H. – A practical guide to rock microstructure. (Cambridge University Press) 2004. 594 pp. ISBN: 9780521891332 WINTER (2001) An Introduction to Igneous and Metamorphic Petrology. Prentice Hall. Fossen H. – STRUCTURAL GEOLOGY. (Cambridge University Press) 2010. 463 pp. ISBN: 9780521516648 Dispense ed appunti distribuiti in aula durante il corso
Siti consigliati
http://jm-derochette.be/metamorphic_rocks.htm http://www.uwgb.edu/dutchs/EarthSC202Slides/struslid.htm http://virtualexplorer.com.au/special/meansvolume/contribs/heilbronner/text/00/0000.html http://www3.uakron.edu/geology/mcconnell/structGeo/syllabus/week15.htm#readings14
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