Insegnamento
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CFU
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SSD
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Ore Lezione
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Ore Altro
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Ore Studio
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Attività
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Lingua
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1002990 -
PEDAGOGIA DELLA PERSONA E DEI PROCESSI FORMATIVI
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1002991 -
LA PROBLEMATICITA' FORMATIVA NELLE DIVERSE ISTITUZIONI
(obiettivi)
L’insegnamento si pone: - di focalizzare l’attenzione i giovani e il lavoro, l’occupabilità e la formazione oggi; - di riflettere sull’ apprendistato che rappresenta in Europa il contratto prevalente per l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro; - esplorare condizioni e proposte in ordine all’apprendistato per promuoverne il pieno sviluppo sia sul piano normativo che formativo ed organizzativo, attraverso il contributo di studiosi di diverse discipline ed attori istituzionali; - riflettere sulla certificazione delle competenze, sull'orientamento e le politiche attive per il lavoro, le strategie per l'innovazione, i progetti europei e nazionali per il sostegno all'occupabilità. - ripensare, nell’età contemporanea, ruoli e funzioni di assistenti sociali, tutor, docenti, dirigenti scolastici, famiglia ed istituzioni in genere, in relazione ad interventi di collaborazione partecipata e di corresponsabilità educativa e sociale per la formazione e l’occupabilità dei giovani.
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MULE' PAOLINA
( programma)
Durante il Corso s’intende affrontare la categoria centrale della pedagogia ‘la formazione’, che si pone all’attenzione dell’analisi di altri contesti disciplinari impegnati a misurarsi con l’uomo, con i suoi problemi e con le sue vicende esistenziali, destinati ad incrociarsi con il discorso sulla formazione umana. Sicché, allorquando si approfondisce lo studio sulla formazione, si è inevitabilmente, indotti a riferire questo studio alla persona, misurandosi così con orizzonti antropologici, i cui principi e criteri legittimano e giustificano scelte e azioni. In questa prospettiva, la persona è la vera questione pedagogica perché ogni modello educativo risponde a domande circa l’uomo che vogliamo formare e socializzare, tanto che il problema della ‘forma’ si situa in un orizzonte axiologico e teleologico chiaro e circostanziato. Il discorso della formazione sarà analizzato attraverso la definizione della formazione del soggetto-persona unico, singolare ed irripetibile, legato alla sua variabilità in relazione all’evento, all’intenzionalità, alla possibilità e ala responsabilità. La formazione, allora, anche e soprattutto nel tempo della complessità e della globalizzazione, ha ragione di porsi come ricerca del senso dell’umano e rimanda alla riflessione pedagogica la responsabilità di una progettazione dell’educativo che risponda alle istanze della persona e del suo contesto di vita. Ciò implica l’attenzione particolare alle categorie di organizzazione e progettazione come dispositivi pedagogici fondamentali per creare una trasformazione delle personalità problematiche e fragili, nonché per migliorare i contesti sociali. La pedagogia critica dell’emancipazione con uno sguardo alle pratiche di ricerca empirica con particolare attenzione alla relazione, alle sofferenze umane e alla gestione e progettazione saranno gli elementi centrali di approfondimento.
G. Alessandrini, Apprendistato, competenze e prospettive di occupabilità, Pensa Multimedia, Lecce 2014
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M-PED/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1002992 -
L'ORGANIZZAZIONE E LA PROGETTAZIONE COME DISPOSITIVI PEDAGOGICI
(obiettivi)
L’insegnamento si pone di - mettere a fuoco il senso e le modalità della didattica ‘al lavoro’, che diventa una vera azione di insegnamento; - saper valorizzare l’esperienza lavorativa come fonte di apprendimenti rilevanti e significativi; - analizzare le pratiche lavorative nella scuola e nell’extrascuola - accompagnare riflessivamente l'esperienza del lavoro e di allargare il concetto di formazione professionale alla formazione personale dei soggetti in essa coinvolti; - riflettere sulla formazione professionale in Italia ; - analizzare i modelli della formazione professionale ; - analizzare le forme di apprendistato.
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MULE' PAOLINA
( programma)
Durante il Corso s’intende focalizzare l’attenzione sulla formazione professionale in Italia attraverso le nuove piste di ricerca dell’alternanza- scuola lavoro. In questo senso, da diversi anni la ricerca pedagogica ha analizzato il tema in relazione alla formazione iniziale della persona, che si misura con le iniziative, le azioni che si espletano nei contesti scolastici ed extrascolastici. Questo tema richiama presupposti centrali delle politiche scolastiche e formative che si sono sviluppate a partire dagli anni ’90 del secolo scorso. La riflessione sul rapporto formazione e lavoro, ci induce ad analizzare il valore e il significato del termine competenza. La competenza pedagogica diventa la capacità di conferire rilevanza formativa nella circolarità tra teoria e pratica. In questa direzione, si muove la formazione in alternanza, seconda tipologia di apprendistato presentata nella legge vigente. Con questo modulo si analizzeranno i dispositivi pedagogici a partire dall’organizzazione e dalla progettazione in relazione alla formazione e lavoro a scuola e nell’extrascuola dei giovani normodotati e non, in modo da orientarli in percorsi di occupazione possibili.
Giuseppe Tacconi, La didattica al lavoro. Analisi delle pratiche educative nell'istruzione e formazione professionale, Franco Angeli, 2012 Daniela Gulisano, La formazione professionale e l’apprendistato nella ricerca educativa, Cooperativa R.I.V., Ragusa-Catania 2013
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3
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M-PED/01
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1013053 -
PROGRAMMAZIONE E VALUTAZIONE DELLE POLITICHE SOCIALI
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1013054 -
ANALISI DELLE POLITICHE SOCIALI E PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE.
(obiettivi)
Il modulo è orientato a fornire una conoscenza sociologica delle specifiche caratteristiche delle politiche sociali italiane e al modo in cui si configura il rapporto tra “problemi” e “interventi” sociali.
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CONSOLI MARIA TERESA
( programma)
Il modulo 1 vuole offrire il quadro delle politiche sociali in Italia, l’evoluzione normativa del sistema di interventi in ambito sociale, le trasformazioni più recenti e le attuali caratteristiche.
Gori C. et al. Il welfare sociale in Italia Carocci, 2014 cap. 1, 2, 3,4 e 5 pp.11-146 Consoli M.T: “Per un analisi sociologica delle politiche sociali” in Pennisi e Agodi (eds) Il diritto delle burocrazie pp. 35-69 e “L’amministrazione del welfare” in Il diritto al denaro pp. 63-84 Martelli A. “Le politiche socio-assistenziali in Italia: caratteri. Dinamiche e questioni aperte” pp. 87-101 in Attori e Territori del Welfare di Rizza, Bonvicini (a cura di), FrancoAngeli, 2014
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3
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SPS/12
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1013055 -
STRUMENTI NORMATIVI E STRUTTURE DI DECISIONE.
(obiettivi)
Il modulo è orientato a fornire una conoscenza delle specifiche caratteristiche delle politiche sociali italiane e al modo in cui si configura il rapporto tra la raccolta delle informazioni e l’attività di programmazione dei servizi nelle istituzioni del welfare.
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CONSOLI MARIA TERESA
( programma)
Il Modulo 2 mira a definire i concetti ed i passaggi metodologici volti ad individuare le decisioni in materia di politica sociale e le catene decisionali all’interno delle organizzazioni di welfare nonché le modalità ed i vincoli che caratterizzano l’attività di programmazione in contesti complessi.
Consoli M.T. La localizzazione delle politiche sociali. Attività, risultati e strumenti normativi, Bonanno 2009, cap.3 pag.79-105. Castro M.P., Consoli M.T., “Nuovi assetti organizzativi nei Servizi Sociali: managerialismo e terzo settore” in A. Bassi e G.Moro (a cura di) Politiche sociali innovative e diritti di cittadinanza pp. 239-253, FrancoAngeli, 2015. Pennisi C. “La Trasparenza della cultura giuridica” in Sociologia e Ricerca Sociale, 2006 n.79 pp. 45-54.
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3
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SPS/12
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1013056 -
MODELLI DI PROGRAMMAZIONE NELLE POLITICHE SOCIALI.
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Erogato anche in altro semestre o anno
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1013057 -
TEORIE, METODI E TECNICHE DELLA VALUTAZIONE
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Erogato anche in altro semestre o anno
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1014523 -
ECONOMIA POLITICA
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1014524 -
POLITICHE DEL WELFARE
(obiettivi)
L’ obiettivo del modulo è di fornire agli studenti alcune conoscenze preliminari e necessarie nella gestione e programmazione dei servizi sociali, introducendo loro ai fondamenti dell’economia del benessere. Alla fine dello studio del modulo gli studenti avranno acquisito la conoscenza, sia dal punto di vista positivo che normativo, dei principali aspetti dell’intervento pubblico legati alla regolamentazione ed ai programmi di spesa pubblica.
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GIAMMANCO MARIA DANIELA
( programma)
Il modulo introduce gli studenti allo studio dei fondamenti dell’economia del benessere, strumentali ai fini della comprensione dei meccanismi soggiacenti all’implementazione dei programmi pubblici. A tal fine tratta la nozione di efficienza paretiana, i teoremi dell’economia del benessere, i fallimenti di mercato e la funzione del benessere sociale. Analizza i principali aspetti dell’intervento pubblico, attraverso la regolamentazione delle attività dei privati ed i programmi di spesa, sia dal punto di vista positivo che normativo.
Stiglitz J. Economia del settore pubblico, Hoepli, (2004), vol. 1, capp. 1-8.
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3
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SECS-P/01
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1014525 -
I PROGRAMMI DI INTERVENTO PUBBLICO
(obiettivi)
L’ obiettivo del modulo è di munire gli studenti della strumentazione di base per identificare i costi e i benefici economici di un intervento/decisione, ai prezzi di mercato e non. Intende sviluppare in loro la capacità di comprendere le differenze tra analisi dei progetti nel settore privato e nel settore pubblico, e di saper identificare gli effetti distributivi di un progetto. Tali competenze contribuiscono alla creazione di capacità di direzione e valutazione di interventi nel campo delle politiche dei servizi sociali.
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GIAMMANCO MARIA DANIELA
( programma)
Il modulo introduce gli studenti alla comprensione dei principali aspetti di un programma di spesa pubblica, guardando alle differenze tra analisi costi-benefici privata ed analisi costi-benefici sociale e considerando gli effetti globali di un progetto ( diretti, indiretti , indotti e distributivi). Propone, inoltre, l’integrazione tra teoria e realtà istituzionale attraverso lo studio di esempi concreti di realizzazione dell’intervento pubblico in merito a sanità e istruzione.
Stiglitz J. Economia del settore pubblico (2004), Hoepli, vol. 2, capp. 2-4, 7.
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3
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SECS-P/01
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1013045 -
DIRITTO AMMINISTRATIVO E SERVIZI PUBBLICI
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1013046 -
L'ORGANIZZAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire alcune conoscenze di base dell’agire delle pubbliche amministrazioni e conoscenze specifiche in materia di servizi pubblici, in particolare di servizi sociali. L’obiettivo specifico, in linea con l’obiettivo generale del corso di laurea, è creare un profilo professionale di esperto nel campo della gestione e programmazione dei servizi sociali, attraverso la conoscenza della normativa in materia, statale e regionale, degli orientamenti giurisprudenziali, particolarmente in tema di forme di gestione del servizio pubblico, del ruolo delle autonomie locali e dei soggetti del terzo settore, nella prospettiva del principio costituzionale di sussidiarietà. Gli studenti saranno in grado di comprendere i rispettivi ruoli del pubblico e del privato pur nella stretta interrelazione che li caratterizza nel particolare settore dei servizi sociali; di predisporre le attività amministrative necessarie (bandi, operazioni di gara) per l’affidamento dei servizi, utilizzando, come richiesto dalla normativa pubblicistica, gli strumenti della comunicazione pubblica.
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MACCARRONE LAURA
( programma)
Con riferimento al primo modulo, il corso si baserà su lezioni frontali, volte a fornire le conoscenze di base e specifiche del programma di studio, e sull’analisi di casi giurisprudenziali. Saranno oggetto di studio, in particolare: l’organizzazione della pubblica amministrazione e i suoi principi, gli enti pubblici e i nuovi modelli organizzativi seguiti al processo di privatizzazione, l’autonomia locale nel nuovo tit. V della Costituzione. L’obiettivo è quello di far comprendere l’evoluzione dell’organizzazione della pubblica amministrazione nella direzione dello scadimento della soggettività pubblica a favore di moduli organizzativi di matrice privatistica, spesso ibridi, che ne mettono in evidenza la pubblicità della funzione. Ulteriore obiettivo è delineare l’evoluzione in senso autonomistico dell’ordinamento in linea con il nuovo assetto costituzionale ed in particolare con il principio di sussidiarietà, pur nel quadro dell’attuale congiuntura economica che spinge nella direzione opposta di una ricentralizzazione delle funzioni e delle relative risorse.
E. Casetta, compendio di diritto amministrativo, Giuffrè, 2014, pag. 1-129, 149-201
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3
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IUS/10
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1013047 -
FUNZIONE AMMINISTRATIVA E SERVIZI PUBBLICI
(obiettivi)
Il corso si pone l’obiettivo di fornire alcune conoscenze di base dell’agire delle pubbliche amministrazioni e conoscenze specifiche in materia di servizi pubblici, in particolare di servizi sociali. L’obiettivo specifico, in linea con l’obiettivo generale del corso di laurea, è creare un profilo professionale di esperto nel campo della gestione e programmazione dei servizi sociali, attraverso la conoscenza della normativa in materia, statale e regionale, degli orientamenti giurisprudenziali, particolarmente in tema di forme di gestione del servizio pubblico, del ruolo delle autonomie locali e dei soggetti del terzo settore, nella prospettiva del principio costituzionale di sussidiarietà. Gli studenti saranno in grado di comprendere i rispettivi ruoli del pubblico e del privato pur nella stretta interrelazione che li caratterizza nel particolare settore dei servizi sociali; di predisporre le attività amministrative necessarie (bandi, operazioni di gara) per l’affidamento dei servizi, utilizzando, come richiesto dalla normativa pubblicistica, gli strumenti della comunicazione pubblica.
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MACCARRONE LAURA
( programma)
Con riferimento al secondo modulo, il corso si baserà su lezioni frontali, volte a fornire le conoscenze di base e specifiche del programma di studio, e sull’analisi di casi giurisprudenziali. Saranno oggetto di studio, in particolare: la funzione amministrativa e il procedimento, la legge n. 241 del 1990 e s.m.i., la nozione di servizio pubblico e la sua evoluzione; l’affidamento dei servizi pubblici locali, avuto riguardo alle politiche di liberalizzazione e all’affermazione del principio di libera concorrenza; i servizi sociali; il ruolo del terzo settore. L’obiettivo è quello di delineare le regole dell’agire pubblico e di fornire un quadro dell’attuale assetto dei servizi pubblici locali con particolare attenzione alle peculiarità del servizio sociale, alle modalità di gestione e alle forme di partenariato pubblico-privato, tratto caratterizzante dell’organizzazione dei servizi sociali, nel quadro di una politica nazionale alla quale resta affidato il compito di fissare i livelli essenziali delle prestazioni inerenti i diritti civili e sociali.
E. Casetta, compendio di diritto amministrativo, Giuffrè, 2014, pag. 203-453 R. Morzenti Pellegrini, V. Molaschi (a cura di), Manuale di legislazione dei servizi sociali, Giappichelli 2012, cap. III,VII,VIII.
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3
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IUS/10
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18
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1001827 -
INSEGNAMENTO A SCELTA
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9
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54
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Attività formative a scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a)
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ITA |
1001829 -
ULTERIORI ATTIVITA' FORMATIVE
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3
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18
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Ulteriori conoscenze linguistiche - (visualizza)
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3
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