1000095 -
GEOGRAFIA
(obiettivi)
Il corso intende presentare un quadro sintetico di alcune problematiche geopolitiche e ambientali che si pongono alle comunità umane in una fase di crisi ecologica globale. Intende inoltre concorrere alla formazione di competenze relative all'analisi dei processi geografici, territoriali e geoeconomici attuali. Il corso si propone infine di illustrare alcuni metodi per la didattica della geografia nella scuola primaria.
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TORRE SALVATORE
( programma)
Il corso affronterà inizialmente l'analisi del dibattito socio-economico degli ultimi decenni, con particolare attenzione alle trasformazioni dei contesti urbani nell'età della globalizzazione economica e all'emergere di conflitti sociali legati alle condizioni di vita degli abitanti. Verrà analizzata la struttura delle relazioni attuali tra comunità umane e comunità ecologiche, alla luce della formazione di nuovi modelli di cittadinanza. Sarà riservata particolare attenzione alle problematiche poste dai nuovi conflitti sociali in relazione alla costruzione degli spazi di vita.
Di Blasi A., Luogo e globo. Siti storici e nuovi processi territoriali, Bologna, Pàtron, 2015, pp. 190.
Harvey D., Città ribelli, Milano, Il Saggiatore, 2013, pp. 224.
Moore J. W., Ecologia-mondo e crisi del capitalismo. La fine della natura a buon mercato, Verona, Ombre Corte, pp. 183.
Environmental Justice Atlas, atlante disponibile all'indirizzo internet http://ejatlas.org/
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6
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M-GGR/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1000107 -
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
(obiettivi)
Il corso intende offrire, nell'ambito dello sfondo concettuale offerto dal lifelong learning, le coordinate epistemologiche relative agli attuali paradigmi dell’Educazione degli adulti. L'obiettivo è quello di consentire agli alunni di acquisire elementi di natura storica, teorica, metodologica relativi all'identità dell'educazione degli adulti e alla sua collocazione nel vasto panorama delle scienze dell'educazione, soprattutto nel suo rapporto con la Pedagogia sociale.
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PIAZZA ROBERTA
( programma)
acquisire il linguaggio specifico della disciplina; riconoscere gli elementi di sviluppo diacronico dell'educazione degli adulti; individuarne le odierne coordinate epistemologiche; conoscerne i principali temi di ricerca.
A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 1-160. Knowles, M., Quando l'adulto impara, Angeli, 2008, pp. 27-36, 51-59, 71-84, 94-120, 121-140, 147-170, 189-208. R. Piazza, Learning city. Aspirazioni e ideali per le città del benessere, Aracne, Roma, 2013, pp. 15-20, 43-76, 157-179
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10
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M-PED/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1000072 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E COOPERATIVISMO PEDAGOGICO
(obiettivi)
Conoscere i principali fondamenti teorici e le prassi di ricerca della pedagogia interculturale; Sapere stimare potenzialità e problematicità delle società multiculturali; Saper valutare azioni e programmi atti a favorire il dialogo interculturale in contesti scolastici ed extrascolastici; Progettare interventi formativi che mirino alla valorizzazione della differenza in contesti multiculturali.
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D'APRILE GABRIELLA
( programma)
Cifre epistemiche e linee evolutive della pedagogia interculturale; multiculturalismo, intercultura, processi formativi; la figura dello straniero tra xenos e hostis: etica della comprensione e pedagogia dell’ospitalità; dialogo, pluralismo e cooperazione in riferimento a processi formativi in società multiculturali; i problemi dell’integrazione e dell’inclusione sociale con particolare riguardo alle politiche educative; percorsi di educazione interculturale tra scuola e extrascuola; la Formazione interculturale dei professionisti dell’educazione.
Portera A. Manuale di pedagogia interculturale, Roma-Bari, Laterza, 2013; Aime M., Cultura, Bollati Boringhieri, Torino 2013; Fiorucci M. (a cura di), Gli altri siamo noi. La formazione interculturale degli operatori dell’educazione, Roma, Armando, 2011; Santerini M., Reggio P. (a cura di), Competenze interculturali nel lavoro educativo, Carocci, Roma, 2014; Zoletto D., Straniero in classe. Una pedagogia dell'ospitalità, Milano, Raffaello Cortina, 2007.
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PIAZZA ROBERTA
( programma)
Conoscere i principali fondamenti teorici e le prassi di ricerca della pedagogia interculturale; saper stimare potenzialità e problematicità delle società multiculturali; saper valutare azioni e programmi per favorire il dialogo interculturale in contesti scolastici ed extrascolastici; progettare interventi formativi che mirino alla valorizzazione della differenza in contesti multiculturali.
Portera A. Manuale di pedagogia interculturale, Roma-Bari, Laterza, 2013; Aime M., Cultura, Bollati Boringhieri, Torino 2013; Fiorucci M. (a cura di), Gli altri siamo noi. La formazione interculturale degli operatori dell’educazione, Roma, Armando, 2011; Santerini M., Reggio P. (a cura di), Competenze interculturali nel lavoro educativo, Carocci, Roma, 2014; Zoletto D., Straniero in classe. Una pedagogia dell'ospitalità, Milano, Raffaello Cortina, 2007.
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10
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M-PED/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1000136 -
PRATICHE NARRATIVE E FORMAZIONE DEL SE'PERSONALE E PROFESSIONALE
(obiettivi)
Negli ultimi decenni, nel quadro degli orientamenti di ricerca di impostazione postcognitivista e costruttivista, si è sviluppata una particolare linea di ricerca che assume come fuoco d’indagine le “epistemologie personali e professionali” in un approccio qualitativo e narrativo. Raccontarsi, dare forma alle biografie personali e professionali, sembra rappresentare per l’organizzazione il modo attraverso cui scoprire la propria identità, produrre cambiamento e dare qualità ad una realtà lavorativa in trasformazione. Si delinea, dunque, una formazione come luogo e spazio discorsivo e progettuale, dove i professionisti, parlando di sé e mettendo in parola il proprio agire, possono interpretare e ridisegnare il Sé professionale. Il corso intende promuovere negli studenti una riflessione sul rapporto tra dimensione narrativa, semplessità, dimensione formativa suggerendo una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali. In particolare mira ad offrire, attraverso testimonianze di esperti delle pratiche narrative, strumenti per una maggiore diffusione e conoscenza del significato che la narrazione ha nel nuovo quadro concettuale entro cui, oggi, nei diversi campi e nelle diverse realtà territoriali, si definiscono la formazione e le nuove logiche dell’azione formativa. In tale quadro la narrazione, via semplessa per nuove logiche di azioni formative, di marcatura ermeneutica, si pone come paradigma in grado di ripensare l’identità narrativa “dell’infanzia”, “delle donne”, “del Sé professionale” e “del Sé digitale”, aprendo spazi semplessi ad un’infanzia-esperienza, all’esperienza muta delle donne, al Sé professionale e al Sé digitale. Il corso mira, pertanto, a suggerire una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.
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PULVIRENTI FRANCESCA
( programma)
In particolare mira ad offrire, attraverso testimonianze di esperti delle pratiche narrative, strumenti per una maggiore diffusione e conoscenza del significato che la narrazione ha nel nuovo quadro concettuale entro cui, oggi, nei diversi campi e nelle diverse realtà territoriali, si definiscono la formazione e le nuove logiche dell’azione formativa. In tale quadro la narrazione, via semplessa per nuove logiche di azioni formative, di marcatura ermeneutica, si pone come paradigma in grado di ripensare l’identità narrativa “dell’infanzia”, “delle donne”, “del Sé professionale” e “del Sé digitale”, aprendo spazi semplessi ad un’infanzia-esperienza, all’esperienza muta delle donne, al Sé professionale e al Sé digitale. Il corso mira, pertanto, a suggerire una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.
F.Pulvirenti, La semplessità come paradigma per ripensare l’identità narrativa, Edizioni della Fondazione Nazionale “Vito Fazio-Allmayer”, Palermo 2013, pp. 1-264.
F. Pulvirenti (a cura), Pratiche narrative per la formazione, Collana Quaderni di M@gm@, Aracne, Roma 2008, pp. 1-164.
B. Rossi, Pedagogia delle organizzazioni. Il lavoro come formazione, Guerini, Milano 2008, pp. 1-286.
S. Ulivieri, I. Biemmi (a cura di), Storie di donne. Autobiografie al femminile e narrazione identitaria, Guerini, Milano, 2011, pp.1-216.
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10
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M-PED/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Gruppo L-ANT/03, IUS/08, M-FIL/07, M-PED/02 - (visualizza)
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6
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1000086 -
STORIA ROMANA
(obiettivi)
Delineare la storia di Roma dalle origini alla fine dell’unità imperiale; presentare finalità e strumenti propri della metodologia della ricerca storica: interpretazione del passato attraverso le fonti antiche e collocazione precisa dei contenuti acquisiti in una linea diacronica ed in un contesto geografico; definire i “nodi” problematici della disciplina alla luce del dibattito storiografico moderno.
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ALBANA Mela
( programma)
Le origini di Roma e l’età monarchica; Roma repubblicana: organizzazione sociale, politica e religiosa; l’espansionismo nel bacino del Mediterraneo; Roma imperiale: organizzazione sociale e politica del Principato; il III secolo: problemi economici e dinamiche sociali; cristianesimo e potere imperiale; burocratizzazione tardoantica; la caduta dell’Impero romano d’Occidente.
-G.A. Cecconi, La città e l’impero, Roma, Carocci 2009; oppure AA. VV., Storia di Roma dalle origini alla tarda antichità, (coordinamento di M. Mazza), Catania, Edizioni del Prisma, 2013 -L. Cracco Ruggini (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bologna, Il Mulino 2000.
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6
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L-ANT/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1001131 -
LEGISLAZIONE SOCIALE E PREVIDENZIALE
(obiettivi)
Fornire agli studenti le coordinate per comprendere le basi del diritto e dell’ordinamento giuridico. Attraverso lo studio dei principi costituzionali in tema di forma di Stato, forma di governo e tipo di Stato, si intende consentire al discente l’analisi delle problematiche giuridiche attraverso l’imprescindibile prisma della Legge fondamentale italiana e dei valori ad essa sottesi. In particolare, si metteranno in luce le strette connessioni tra la “Costituzione dei diritti” e la “Costituzione dei poteri”, attraverso lo studio dei principi in tema di legislazione sociale, con specifica attenzione alla tutela del lavoratore e, in genere, dei soggetti deboli. In questa cornice, si affronterà anche lo studio delle principali riforme in tema di previdenza e assistenza sociale.
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CHIARA GIUSEPPE
( programma)
PARTE A. LEGISLAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI Servizi sociali e modello di Welfare delineato dalla Costituzione e dalla legislazione successiva, con particolare riguardo alla legge n. 328 del 2000. – I livelli essenziali di assistenza sociale. – Tipologie di prestazioni sociali.
PARTE B. DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE L’evoluzione della previdenza sociale. - Il sistema giuridico della previdenza sociale. – Il rapporto contributivo. – Il rapporto giuridico previdenziale. – La tutela per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. – La tutela per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti. – La tutela della salute. – La tutela contro la disoccupazione involontaria; l’assegno per il nucleo familiare. – Interventi e servizi sociali per contrastare la povertà e il rischio di marginalità sociale. – La tutela dei diritti dei soggetti protetti. N.B.: L’esame degli aggiornamenti normativi più recenti sarà svolto in aula.
Per la parte A: R. MORZENTI PELLEGRINI, Manuale di legislazione dei servizi sociali, Giappichelli Editore, Torino, ultima edizione, Capitoli I, III, V.
Per la parte B: M. PERSIANI, Diritto della previdenza sociale, Cedam, ultima edizione, ad esclusione della parte I del Capitolo VIII (La tutela contro la tubercolosi) e del Capitolo X (La previdenza complementare).
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6
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IUS/08
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1000176 -
EDUCAZIONE E FORMAZIONE NEL MONDO GRECO
(obiettivi)
Il corso si propone di studiare le origini greche della storia dell’educazione e della formazione e le prime istituzioni educative della storia dell'umanità occidentale; verranno approfondite, nello specifico, le scuole filosofiche d’età classica, ellenistica ed imperiale, con i loro principali rappresentanti.
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CARDULLO ROSA LOREDANA
( programma)
La storia dell’educazione e della formazione nel mondo greco antico, dall’epoca arcaica (medioevo omerico, IX-VIII sec. a. C.) all’età ellenistica (IV sec. a. C.).
1. H.I. Marrou, Storia dell’educazione nell’antichità, ed. Studium, Roma 2008, le pp. 11-304 (il libro, fuori catalogo, può essere reperito presso la biblioteca di Facoltà, alla seguente collocazione: Stor. Rom. XIII F 13) 2. - G. Cambiano, Diventare uomo, in L’uomo greco. A cura di J.-P. Vernant, Laterza, Roma-Bari 1997, pp. 87-119 3. E. Cantarella, L’ambiguo malanno. La donna nell’antichità greca e romana, Feltrinelli, Milano 2013, fino a p. 146.
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M-FIL/07
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1000171 -
STORIA SOCIALE E CULTURALE DEL MONDO ROMANO
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Erogato anche in altro semestre o anno
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1003728 -
STORIA DELLA SCUOLA ED EDUCAZIONE COMPARATA
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Erogato anche in altro semestre o anno
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