Corso di laurea: Sociologia e servizio sociale Programmazione per l'A.A. 2014/2015

La parte generale del diritto penale. Il sistema penale e i principi
fondamentali. Profili di storia del diritto penale e della cultura penalistica.
La legge penale e i diversi aspetti del principio di legalità. La struttura del
reato. Le forme di manifestazione del reato. Il reo e la persona offesa dal
reato. Le conseguenze (“sanzioni”) giuridiche del reato.

S. ALEO, Il sistema penale, III ed., Giuffrè, Milano, 2008, pp. 3-273.
Si raccomanda l’uso di un codice penale aggiornato.

I principi costituzionali della giustizia penale minorile. Il minorenne
reo: l’imputabilità nel sistema penale minorile (il minore infraquattordicenne;
il minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni); il sistema
sanzionatorio minorile (in particolare, le pene sostitutive e il perdono
giudiziale). Il processo penale minorile: le indagini preliminari e le misure
cautelari; il giudizio. Mediazione e procedimento penale minorile.

A. PENNISI (a cura di), La giustizia penale minorile: formazione, devianza, diritto e processo, II ed. Giuffrè, Milano, 2012, pp. 105-115, 118-134, 143-163, 311-351, 355-407, 529-545.
Indicazione di altri testi che possano rappresentare, per gli studenti che lo desiderassero, ulteriori approfondimenti dei temi oggetto dell’insegnamento:

G. Zara, La psicologia criminale minorile, Carocci, Roma, 2006

Misure delle relazioni tra variabili - Relazioni lineari - La probabilità - Distribuzioni di probabilità e variabili aleatorie discrete - Distribuzioni di probabilità e variabili aleatorie continue - Campionamento e distribuzioni campionarie.

G. Cicchitelli (2008), STATISTICA. PRINCIPI E METODI (seconda edizione), Pearson - Prentice Hall, Milano.

Corazzo F.P. e Perchinunno P. (2007), ANALISI STATISTICHE CON EXCEL, Paravia Bruno Mondatori Editore, Milano.

Inferenza statistica - Stima dei parametri - Problemi di stima su una singola popolazione - Problemi di stima: ulteriori approfondimenti - Verifica d’ipotesi su una singola popolazione - Verifica d’ipotesi: ulteriori approfondimenti - Test sulla bontà dell’adattamento e tabelle di contingenza.

G. Cicchitelli (2008), STATISTICA. PRINCIPI E METODI (seconda edizione), Pearson - Prentice Hall, Milano.

Corazzo F.P. e Perchinunno P. (2007), ANALISI STATISTICHE CON EXCEL, Paravia Bruno Mondatori Editore, Milano.

Evoluzione dell’elaborazione teorica; lo specifico professionale dell’assistente sociale; i modelli teorici del servizio sociale. Approfondimento del modello unitario centrato sul compito ( dal modello ecologico al sistemico relazionale).

- Franca Ferrario (2000) “Le dimensioni dell’intervento sociale” Carocci, Roma.(pag.41/133)
- Dal Pra Ponticelli (a cura) (1985) “ I modelli teorici del servizio sociale” Astrolabio, Roma.

Le dimensioni dell’intervento sociale: il lavoro di gruppo nel servizio sociale, gruppo e dinamiche di gruppo, esperienze di lavoro di gruppo e di gruppi di lavoro; profili di lettura della comunità, modelli d’intervento della comunità, ricerca intervento; il lavoro di rete, costruzione – dinamiche e governo delle reti.

- M.Teresa Zini, S. Miodini (1999) “Il Gruppo”, Carrocci, Roma. (pag.17/118)
- Martini E. R.,Torti A., (2003) ”Fare lavoro di Comunità”, Carrocci, Roma
- Lia Sanicola ( 2002) “Reti Sociali e Intervento Professionale” Liguori, Napoli .(pag 7/144).

Il concetto di metodo; evoluzione della metodologia; le fasi metodologiche del processo d’aiuto. La fase di contatto nel processo d’aiuto: il front-office; il segretariato sociale. Relazione professionale e dinamiche del processo comunicativo. Tecniche e strumenti del processo d’aiuto: colloquio, visita domiciliare, lavoro di gruppo, gruppo di lavoro, documentazione. Laboratorio: progetto di intervento individuale.

- Franca Ferrario (2000) “Le dimensioni dell’intervento sociale” Carocci, Roma.(pag.137/226)
- A.M. Zilianti, B. Rovai (2010) “Assistenti Sociali Professionisti” Metodologia del lavoro sociale, Carocci Roma.

- 1.1 L’analisi sociologica del mercato del lavoro: concetti e metodi
• Lavoro e mercato del lavoro fra Economia e Sociologia: le diverse categorie concettuali.
• Il lavoro come "merce fittizia" e le relazioni sociali di lavoro
• La nascita del mercato del lavoro e la società industriale: i contributi di Marx e Polanyi.
• La costruzione sociale del mercato del lavoro
• Le definizioni di occupazione, disoccupazione, inattività.
• Fonti e indicatori statistici per l'analisi del mercato del lavoro.

- 1.2 L’evoluzione storica del mercato del lavoro in Italia e le sue spiegazioni
• Costanti storiche e tendenze evolutive del mercato del lavoro nello sviluppo economico dell’Italia contemporanea.
• La crescita senza occupazione negli anni sessanta.
• L’andamento parallelo di occupazione e disoccupazione negli anni settanta e ottanta.
• Fluttuazioni e instabilità del mercato del lavoro negli anni novanta e duemila.
• Rischi occupazionali negli anni della crisi
• Dualismo territoriale e mercato del lavoro: Nord e Sud a confronto.

- 1.3 Processi di differenziazione dell’offerta di lavoro e meccanismi di disuguaglianza nel mercato del lavoro italiano
• La segmentazione dell'offerta di lavoro.
• L’evoluzione della partecipazione femminile al lavoro e la discriminazione di genere.
• L a vulnerabilità dei giovani ai rischi occupazionali
• L’evoluzione dei flussi migratori in Europa e il ruolo degli immigrati nel mercato del lavoro italiano

Per 1.1
C. TRIGILIA, Sociologia economica, vol. II Temi e percorsi contemporanei, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2009, pp. 11-29;
E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, vol. I Il mercato del lavoro tra famiglia e welfare, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2011, pp.9-41;
E. PUGLIESE, Sociologia della disoccupazione, Il Mulino, Bologna, 1993, pp. 20-28.
A. CORTESE, Il mercato del lavoro fra Economia e Sociologia, schede didattiche

Per 1.2
E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, Il Mulino, Bologna, 2002, pp.49-88.
E. REYNERI, F. PINTALDI, Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi, , Il Mulino, Bologna, 2013, pp. 9-49; pp. 91-107.
A. CORTESE, Il mercato del lavoro in Italia.1960-2012, schede didattiche.

Per 1.3
Un tema a scelta fra A, B, C:
A) E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, vol. I Il mercato del lavoro tra famiglia e welfare, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2011, pp. 43-100;
R. SEMENZA, Le trasformazioni del lavoro, Carocci, Roma, 2004, pp. 91-109;
A. CORTESE, Donne e lavoro, schede didattiche.

B) A. CORTESE, Lavori poveri per giovani istruiti. La costruzione microsociale del mercato fluido, in “Inchiesta” n.149, 2005, pp. 62-95;
M. FRANCHI, Lunghezza e qualità dei percorsi di transizione al lavoro dei laureati, in “Sociologia del lavoro”, n. 105, 2007, pp. 145-158.

C) E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, vol.II Le forme dell’occupazione, Il Mulino Bologna, Nuova edizione 2011, pp.205-270;
E. REYNERI, F. PINTALDI, Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi, , Il Mulino, Bologna, 2013, pp. 109-123.

- 2.1 La flessibilità del lavoro: la differenziazione delle strategie aziendali e dei modelli nazionali
• Oltre il fordismo: globalizzazione, sistemi di produzione flessibile e trasformazioni del lavoro.
• Le politiche di deregolazione del mercato del lavoro in Europa
• I mutamenti del lavoro fra innovazione tecnologica e innovazione organizzativa
• Le diverse forme di flessibilità del lavoro.
• Le forme atipiche di impiego.

- 2.2 Terziarizzazione e occupazione
• Sviluppo dei servizi e crescita dell’occupazione.
• I diversi percorsi della terziarizzazione: modelli nazionali a confronto.
• La terziarizzazione professionale e la domanda di prestazioni qualificate in una prospettiva comparata.

- 2.3 La disoccupazione in Europa: modelli nazionali a confronto
• I modelli nazionali di disoccupazione in Europa: entità e struttura sociale della disoccupazione, meccanismi di discriminazione e sistemi di tutela.
• Il modello italiano di disoccupazione.
• Squilibri occupazionali e dualismo territoriale: caratteri e tendenze evolutive della disoccupazione nel Mezzogiorno.

Bibliografia essenziale per l’apprendimento dei contenuti del modulo

Per 2.1
C. TRIGILIA, Sociologia economica, vol. II Temi e percorsi contemporanei, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2009, pp. 119-130; pp.183-202; 210-221;
E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, , vol. II Le forme dell’occupazione, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2011, pp.73-116; 125-157;
E. REYNERI, F. PINTALDI, Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi, , Il Mulino, Bologna, 2013, pp. 59-74;
A. CORTESE, La flessibilità del lavoro, schede didattiche.

Per 2.2
E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, , vol. II Le forme dell’occupazione, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2011, pp.9-71;
E. REYNERI, F. PINTALDI, Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi, , Il Mulino, Bologna, 2013, pp.83-90;
A. CORTESE, Terziarizzazione e occupazione, schede didattiche.

Per 2.3
E. REYNERI, Sociologia del mercato del lavoro, vol. I Il mercato del lavoro tra famiglia e welfare, Il Mulino, Bologna, Nuova edizione 2011, pp. 103-189; 210-214;
A. CORTESE, Modelli nazionali di disoccupazione in Europa, schede didattiche.
Indicazione di altri testi che possano rappresentare, per gli studenti che lo desiderassero, ulteriori approfondimenti dei temi oggetto dell’insegnamento
Per 1.1
(Letture che saranno oggetto di esercitazione in aula):
K. MARX, Il capitale, Editori Riuniti, Roma, 1964, Libro 1°, cap.24°, paragrafi 1, 2, pp.777-796; Libro 1°, cap. 23°, par. 3, pp.688-701;
K. POLANYI, La grande trasformazione, Einaudi, Torino, 1974, pp.88-98; pp. 110-130.
K. POLANYI, L’economia come processo istituzionale, in K. Polanyi, a cura di, Traffici e mercati negli antichi imperi,Einaudi, Torino, 1978, pp.297-314;
R. M. SOLOW, Il mercato del lavoro come istituzione sociale, Il Mulino, Bologna, 1994, pp. 7-8; pp. 21-27; pp. 36-55.

I processi fondamentali che caratterizzano la “costruzione” del mondo sociale, con particolare riferimento all’agire professionale. scientificamente fondato. del ricercatore e degli attori istituzionali. Gli strumenti fondamentali della ricerca/intervento. L'uso dei modelli ed il rapporto con il "reale": problematiche. La raccolta/costruzione “dei dati. Le "distorsioni" interpretativo/comunicazionali e la "costruzione dei fenomeni". I contesti e le ipotesi di lavoro: il fenomeno dei soggetti “marginali”. Intervista “libera” e colloquio psicologico: setting face to face e rilevanza delle dinamiche interpersonali. Gli strumenti strutturati: il questionario, tipologie, costruzione, limiti: Le scale di Likert. Il Differenziale Semantico. I proiettivi: tipologie, funzionalità, limiti. Atteggiamenti e rappresentazioni sociali.La conguenza tra strumenti di misura ed “oggetti” di misura: problematiche. La Ricerca/Intervento e le dinamiche organizzativo/istituzionali.

1-Licciardello O. (2009), Gli strumenti psicosociali nella ricerca e nell'intervento. Premesse epistemologiche e dimensioni applicative, Angeli, Milano.

Contenuti del modulo
La Psicologia sociale e la sua rilevanza ai fini della comprensione del sociale e dei fenomeni che lo sostanziano. Le interazioni sociali e la rilevanza del gruppo, nel quotidiano e nel sociale: le dinamiche della soggettività e dell’intersoggettività. L’oggetto “gruppo”: molteplici valenze semantiche ed esigenze di definizione. I gruppi sociali, teorie classiche e moderne: costruzione del Self e Possible Selves; Identità sociale e bias ingroup/outgroup; categorizzazione del Sé e relazioni inter-gruppi; culture, gruppi ed individui. Relazioni intergruppi e strategie per la riduzione del pensiero pregiudiziale: l’ipotesi del contatto di Allport, la decategorizzazione, la differenziazione integruppi reciproca, la ricategorizzazione e la Dual Identity. I gruppi micro-sociali di tipo sociologico: caratteristiche, fraintendimenti e funzioni. Il piccolo gruppo psicologico: caratteristiche, fenomeni, funzioni. La gestione/formazione delle risorse umane e la rilevanza della qualità della leadership. La dinamica dell’autorità e la leadership. Leadership, clima relazionale e fenomeni gruppali: (in particolare) capro espiatorio e mobbing. Gruppo, creatività e costruzione sociale dell’intelligenza. Il piccolo gruppo psicologico ed i processi di cambiamento: dall’informazione alla formazione psico-sociale. La capacità d’ascolto e la problematica dell’Identità: dinamica dell’empatia, interpretazione del ruolo ed «essere in relazione»: il modello di Johary. Formazione psico-sociale rilevanza del setting.
Bibliografia essenziale per l’apprendimento dei contenuti del modulo
Licciardello O. (2014), Gruppi macro-sociali, gruppi micro-sociologici, piccolo gruppo psicologico. Angeli, Milano (in progress).
2° Modulo Denominazione: La Psicologia sociale e la costruzione del mondo sociale
Contenuti del modulo
I processi fondamentali che caratterizzano la “costruzione” del mondo sociale, con particolare riferimento all’agire professionale. scientificamente fondato. del ricercatore e degli attori istituzionali. Gli strumenti fondamentali della ricerca/intervento. L'uso dei modelli ed il rapporto con il "reale": problematiche. La raccolta/costruzione “dei dati. Le "distorsioni" interpretativo/comunicazionali e la "costruzione dei fenomeni". I contesti e le ipotesi di lavoro: il fenomeno dei soggetti “marginali”. Intervista “libera” e colloquio psicologico: setting face to face e rilevanza delle dinamiche interpersonali. Gli strumenti strutturati: il questionario, tipologie, costruzione, limiti: Le scale di Likert. Il Differenziale Semantico. I proiettivi: tipologie, funzionalità, limiti. Atteggiamenti e rappresentazioni sociali.La conguenza tra strumenti di misura ed “oggetti” di misura: problematiche. La Ricerca/Intervento e le dinamiche organizzativo/istituzionali.

Bibliografia essenziale per l’apprendimento dei contenuti del modulo
1-Licciardello O. (2009), Gli strumenti psicosociali nella ricerca e nell'intervento. Premesse epistemologiche e dimensioni applicative, Angeli, Milano.