1016481 -
ECONOMIA POLITICA, ORGANIZZAZIONE E POLITICHE DEL WELFARE
(obiettivi)
Il corso mira ad afforntare i problemi fondamentalidell’organizzazione: coordinamento e incentivazione dei membri dell’organizzazione e promozione degli interessi comuni.
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GIAMMANCO Maria Daniela
( programma)
CONTENUTI del Corso: Problemi fondamentali dell’organizzazione (coordinamento e incentivazione dei membri dell’organizzazione e promozione degli interessi comuni). Nozione di efficienza, natura e classificazione dei costi di transazione. Coordinazione tramite il sistema dei prezzi e tramite l’azione manageriale. Contrattazione in presenza di razionalità limitata, asimmetrie informative, selezione avversa e azzardo morale. Politica dell’occupazione, mercati interni del lavoro. L'impresa sociale Argomenti Riferimenti testi
1 L'importanza dell'organizzazione Milgrom e Roberts (2005), Volume I, Capitolo 1 2 Organizzazione economica e efficienza Milgrom e Roberts (2005), Volume I, Capitolo 2 3 Coordinamento e incentivi: il ruolo dei prezzi Milgrom e Roberts (2005), Volume I, Capitolo 3 4 Il coordinamento di piani e azioni Milgrom e Roberts (2005), Volume I, Capitolo 4 5 Razionalità limitata Milgrom e Roberts (2005), Volume I, Capitolo 5 6 Azzardo morale e incentivi Milgrom e Roberts (2005), Volume I, Capitolo 6 7 Politica dell'occupazione e gestione delle risorse umane Milgrom e Roberts (2005), Volume II, Capitolo 10 8 Mercati interni del lavoro, ruoli e promozioni Milgrom e Roberts (2005), Volume II, Capitolo 11 9 L'impresa sociale materiale didattico distribuito dalla docente
TESTI DI RIFERIMENTO
Paul Milgrom e John Roberts (2005). Economia, organizzazione e management. Il Mulino. Strumenti. Volume I
Paul Milgrom e John Roberts (2005). Economia, organizzazione e management. Il Mulino. Strumenti.Volume II
Materiale didattico fornito dalla docente
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SECS-P/01
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
Gruppo opzionale:
percorso Terzo settore e impresa sociale - (visualizza)
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ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE
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Erogato anche in altro semestre o anno
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1016514 -
GIUSTIZIA SOCIALE E SALUTE
(obiettivi)
Il corso mira a una trattazione etico-politica del rapporto tra salute e giustizia sociale sia in riferimento all’approccio metodologico che in riferimento ai social determinants of health.
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MAIMONE VINCENZO
( programma)
Il corso mira a una trattazione etico-politica del rapporto tra salute e giustizia sociale sia in riferimento all’approccio metodologico che in riferimento ai social determinants of health.
Struttura del corso
Parte I - Modelli
1^ Lezione: Le teorie dell'etica: Utilitarismo
2^ Lezione: Le teorie dell'etica: Libertarismo
3^ Lezione: Le teorie dell'etica: Marxismo
4^ Lezione: Le teorie dell'etica: a) L'egualitarismo liberale di Rawls; b) variazioni sul tema di Rawls
5^ Lezione: La sanità può essere lasciata al libero gioco del mercato?
Testo: Christian Arnsperger - Philippe Van Parijs, Quanta diseguagalianza possiamo accettare?, il Mulino, Bologna 2003
Parte II: Giustizia sociale e Salute
6^ Lezione: Perché il principio di utilità non è giusto?
7^ Lezione: In cerca di principi di giustizia nel libertarismo, comunitarismo e pluralismo (parte I, parr. 1-3)
8^ Lezione: In cerca di principi di giustizia nel libertarismo, comunitarismo e pluralismo (parte II, parr. 4-7)
9^ Lezione: Assistenza sanitaria, giustizia ed eguaglianza: congetture sulle ipotesi pionieristiche (parte I, parr. 1-4)
10^ Lezione: Assistenza sanitaria, giustizia ed eguaglianza: congetture sulle ipotesi pionieristiche (parte II, parr. 5-8)
11^ Lezione: Assistenza sanitaria, giustizia ed eguaglianza: congetture sulle ipotesi pionieristiche (parte III, parr. 9-12)
12^ Lezione: Confutazione della teoria di Norman Daniels e proposte di modifiche (parte I, parr. 1-4)
13^ Lezione: Confutazione della teoria di Norman Daniels e proposte di modifiche (parte II, parr. 5-8)
14^ Lezione: Confutazione della teoria di Norman Daniels e proposte di modifiche (parte III, parr. 9-12)
15^ Lezione: Una base diversa per una teoria della giusta salute (parte I, parr. 1-2)
16^ Lezione: Una base diversa per una teoria della giusta salute (parte II, parr. 3-4)
17^ Lezione: Una base diversa per una teoria della giusta salute (parte III, parr. 5-6)
18^ Lezione: Una base diversa per una teoria della giusta salute (parte IV, parr. 7-8); Conclusioni
Testo: Paola Russo, Salute e giustizia sociale. Verso una teoria politica normativa, Rubbettino, Soveria Mannelli 2016
1) Christian Arnsperger - Philippe Van Parijs, Quanta diseguagalianza possiamo accettare?, il Mulino, Bologna 2003;
2) Paola Russo, Salute e giustizia sociale. Verso una teoria politica normativa, Rubbettino, Soveria Mannelli 2016
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SPS/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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PEDAGOGIA SPECIALE, DELLA MARGINALITA' E DELLA DEVIANZA
(obiettivi)
Il corso mira a fornire le conoscenze di base relative alla pedagogia speciale, focalizzando l’attenzione sul passaggio dall’emarginazione all’inclusione, nei diversi contesti formali, non formali ed informali.
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MULE' PAOLINA
( programma)
- Le origini e i fondamentali della pedagogia speciale; - gli autori più significativi; - i fondamenti della pedagogia della marginalità; - le riflessioni sui soggetti marginali; - la ricerca e lo studio delle problematiche dell'emarginazione sociale e i processi formativi; - la definizione di modelli e metodi di intervento specifici, per comprendere i meccanismi sociali che alimentano la costruzione del disagio; - le peculiari esigenze psicologiche dei devianti, i processi rieducativi da offrire; - analisi delle più ricerche e dei più significativi studi sulle tematiche della marginalità e della devianza e sulle metodologie pedagogiche attualmente utilizzate nel campo della prevenzione e dell'intervento. - il tema della devianza tra significati e modelli; - l'analisi dei contesti familiari, comunitari e istituzionali di degrado, abbandono e deprivazione; - il bisogno di una riflessione pedagogica e di una progettazione educativa contrassegnate dai motivi dell'urgenza e dell'indifferibilità; - analisi sulla specificità epistemologica della pedagogia e della devianza secondo la prospettiva di un approccio integrato; - ipotesi e strategie di intervento, progetti e realizzazioni in relazione ai diversi ambiti operativi (dalla scuola alla famiglia, dalla comunità per minori al carcere, ecc.); - Riflessione sulle differenti manifestazioni con le quali la devianza si esprime. - la scelta dell'inclusione e il coinvolgimento personale; - il significato di inclusione e il mettersi in discussione, ripercorrendo la propria storia; - il lavorare sulle proprie emozioni, sulla consapevolezza dei propri punti di forza e di debolezza; - la scelta di includere è relativa all'includere l'altro come egli è; - la dimensione etica della scelta di includere, ossia dalla volontà di restituire alla nostra società l'integrità che perde ogniqualvolta una persona resta esclusa, che scaturisce la seconda dimensione, quella culturale e scientifica; - la scienza pedagogica che si pone al servizio dei processi di inclusione nei contesti reali; - l'analisi degli spunti di riflessione teorico - metodologici e strumenti per progettare e gestire un servizio educativo in condizioni di difficoltà, a partire da un'esperienza concreta, dalla sua genesi e dal suo sviluppo. - il fenomeno del disadattamento minorile entro un approccio esplicitamente pedagogico, alla luce di un orientamento fenomenologico; - la riflessione sul tema dei "ragazzi difficili" in una prospettiva oggettivamente e soggettivamente educativa; - la formazione degli educatori e degli operatori sociali.
- Domenico Izzo,Andrea Mannucci,M. Rita Mancaniello, Manuale di pedagogia della marginalità e della devianza, ETS, 2013
- Fausta Sabatano, La scelta dell'inclusione. Progettare l'educazione in contesti di disagio sociale, Guerini Scientifica, 2015
- Piero Bertolini,Letizia Caronia, Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee d'intervento, Franco Angeli 2015
- Paolina Mulè, Alternanza formativa e identità professionale dei disabili di scuola secondaria di II^ grado. Un’indagine esplorativa, Cooperativa Ragazzi In Volo, Catania, 2018 (solo il primo capitolo)
- Giovanni F. Ricci, Domenico Resico, Pedagogia della devianza. Fondamenti, ambiti, interventi, Franco Angeli 2010
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M-PED/03
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1015564 -
DIRITTO DI FAMIGLIA
(obiettivi)
Il corso si propone di fornire le competenze tecnico-giuridiche necessarie per la formazione di esperti specializzati nelle problematiche dei servizi alle famiglie e ai minori.
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BENANTI CLAUDIA
( programma)
Descrizione. Il corso analizza: il ruolo del diritto nella famiglia; il significato di “famiglia”; i diritti dei componenti all’interno della “famiglia”; lo stato di figlio e la protezione del minore. L’analisi teorica degli istituti è integrata dallo studio di alcuni casi giurisprudenziali.
Contenuti. Nozione di famiglia e pluralità di modelli. La famiglia fondata sul matrimonio. Il matrimonio dello straniero in Italia. La famiglia poligamica. Unioni civili. Transessualismo. Convivenze registrate ed accordi di convivenza. Ordini di protezione contro gli abusi familiari. Illecito endofamiliare. Cenni su separazione e divorzio. Il mantenimento del coniuge debole. Solidarietà familiare e alimenti. Concetto di filiazione e criteri di costituzione del rapporto. La fecondazione artificiale. Maternità surrogata. Riconoscibilità degli status familiari costituiti all’estero. Filiazione nel matrimonio e filiazione al di fuori di esso. Doveri dei genitori e diritti dei figli. Responsabilità genitoriale. L’esercizio della responsabilità nelle famiglie multiculturali. La rappresentanza legale e i trattamenti sanitari. Gli effetti della crisi della coppia rispetto ai figli: l'affidamento condiviso. La sottrazione internazionale di minori. Adozione ed affidamento. In particolare, l’adozione da parte di persone del medesimo sesso. La kafalah. La tutela della continuità affettiva. Il diritto alla vita familiare nella giurisprudenza CEDU.
T. Auletta, Diritto di famiglia, Giappichelli, Torino, 2018
Corte Cost., 15 Aprile 2010, n. 138, in Famiglia e diritto, 2010, p. 653 ss. (matrimonio fra persone dello stesso sesso);
Corte Cost., 25 Luglio 2011, n. 245, in Famiglia e diritto, 2012, p. 233 ss. (matrimonio dello straniero);
Corte Cost., 10 giugno 2014 n. 170, in Guida al diritto, 2014, fasc. 28, pp. 17-22 (transessualismo);
Corte Cost., 10 giugno 2014 n. 162, in Guida al diritto, 2014, fasc. 27, pp. 16-26 (fecondazione eterologa);
CASS. CIV., sez. un., 8.5.2019, n. 12193, in Famiglia e diritto, 2019, 653-656 (maternità surrogata)
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IUS/01
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1012134 -
IGIENE GENERALE E APPLICATA
(obiettivi)
Il corso mira ad offrire le conoscenze di base relative alla epidemiologia, alla sanità pubblica alla programmazione, organizzazione e gestione dei servizi sanitari e all’educazione sanitaria.
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OLIVERI CONTI GEA MARZIA
( programma)
LA PROGRAMMAZIONE SANITARIA E L’ORGANIZZAZIONE SANITARIA ITALIANA I fondamenti della Sanità Pubblica. La Programmazione Sanitaria. Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) dal 1978 a oggi. La struttura del SSN: livello nazionale, livello regionale, livello locale. Le competenze del SSN. I livelli essenziali di assistenza (LEA). Ruolo e responsabilità dell’ assistente sociale nel SSN. METODOLOGIA EPIDEMIOLOGICA Definizione, obiettivi e strumenti dell’epidemiologia e dell’igiene. Mantenimento della salute. Epidemiologia descrittiva: Obiettivi dell’epidemiologia descrittiva. Determinanti di salute. Fonti di dati e misure di frequenza degli eventi (frequenza assoluta, rapporti, proporzioni, tassi). Incidenza e prevalenza. Indicatori socio-sanitari diretti, indiretti, positivi e negativi. Principali indicatori socio-sanitari. Prevenzione malattie infettive e cronico degenerative. Profilassi malattie infettive , prevenzione primaria, secondaria e terziaria. Epidemiologia analitica: concetto di rischio e relazione causale. Misure di rischio: rischio assoluto, relativo, attribuibile. Studi analitici: trasversali o di prevalenza, caso-controllo o retrospettivi, di coorte o prospettici. Evidence Based Medicine, Revisioni critiche, revisioni sistematiche e meta-analisi PRISMA. ACCREDITAMENTO E QUALITÀ DELLE STRUTTURE SANITARIE Rischio clinico, Indicatori sanitari diretti ed indiretti. Evento sentinella. Stesura e organizzazione di progetti di ricerca, di interventi formativi, di interventi educativi e di sostegno del singolo e della comunità per l'autogestione e il controllo dei fattori di rischio e dei problemi di salute
S. BARBUTI, E. BELLELLI, G.M. FARA, G. GIAMMANCO: Igiene. Monduzzi Editore, Bologna. W. RICCIARDI: “Igiene, Medicina Preventiva, Sanità Pubblica”. Idelson Gnocchi srl, Napoli. C. MELONI, G. PELISSERO: “Igiene” ed. CEA Ambrosiana
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MED/42
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1016516 -
SOCIAL WORK, COMUNITA' E PROGETTAZIONE SOCIALE
(obiettivi)
Il corso mira ad offrire le conoscenze relative all’intervento del servizio sociale professionale a supporto delle comunità locali e dei processi di progettazione partecipata.
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CASTRO MARIA PIA
( programma)
modulo 1 - Il servizio sociale di comunità: origini, sviluppi, esperienze; modulo 2 - Trasformazioni del welfare e sfide per il servizio sociale di comunità; modulo 3 - La progettazione sociale: fasi e strumenti; modulo 4 - Bandi e formulari: la stesura di una proposta progettuale in ambito sociale; modulo 5 - La progettazione sociale partecipata: attori e dinamiche; modulo 6 - Dalla progettazione sociale partecipata alla co-progettazione: nuovi scenari di welfare locale.
- Allegri E. (2015), Il servizio sociale di comunità. Roma, Carocci (pp. 15-146); - Dominelli L. (2015), Servizio sociale. La professione del cambiamento. Trento, Erickson (pp. 243-274); - Orlandini M., Rago S., Venturi P. (2014), Co-produzione. Ridisegnare i servizi di welfare. AICCONricerca, Short Paper n. 1. In https://www.aiccon.it/wp-content/uploads/2017/01/co-produzione-welfare.pdf (pp. 1-13); - Sordelli G. (a cura di) (2016), Il processo progettuale. Fondazione CariSpezia, in http://www.fondazionecarispezia.it/wp-content/uploads/2016/11/Il-Processo-Progettuale_Strumenti-2016.pdf, (pp. 15-58); - Detogni C. (2007), Formulare un progetto socio-sanitario. Tecniche di progettazione applicata. Milano, FrancoAngeli (pp. 25-105); - Brunod M., Moschetti M., Pizzardi E. (a cura di) (2016), La coprogettazione sociale. Trento, Erickson (pp. 21-68).
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SPS/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1016413 -
DIRIGENZE PUBBLICHE
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è fornire allo studente le nozioni fondamentali del sistema delle dirigenze pubbliche.L’insegnamento fornirà allo studente un quadro della disciplina legislativa e contrattuale, con particolare riferimento alla dirigenza degli enti locali e delle aziende del Servizio Sanitario Nazionale.
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ZAPPALA' LOREDANA
( programma)
Gli interventi del legislatore in materia di dirigenza. L'accesso alla dirigenza. La centralità del tema degli incarichi dirigenziali. La dirigenza statale e le altre dirigenze. Il rapporto fra politica e amministrazione. Gli incarichi di funzioni dirigenziali: la natura degli atti di conferimento. I criteri e le procedure di nomina. La durata degli incarichi ed i meccanismi di conferma e di revoca. La valutazione delle prestazioni e la verifica della responsabilità dirigenziale.
AA.VV. Lavoro pubblico, Giuffrè, 2018.
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IUS/07
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1016491 -
INNOVAZIONE, SERVIZI E IMPRESA SOCIALE
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Erogato anche in altro semestre o anno
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1016492 -
BUSINESS PLAN E SVILUPPO DELL'IMPRESA
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Erogato anche in altro semestre o anno
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1016493 -
AGRICOLTURA SOCIALE E SISTEMI DI ANALISI TERRITORIALI
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Erogato anche in altro semestre o anno
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