Insegnamento
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CFU
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Attività
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Lingua
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1000095 -
GEOGRAFIA
(obiettivi)
Il corso intende presentare un quadro sintetico di alcune problematiche geopolitiche e ambientali che si pongono alle comunità umane in una fase di crisi ecologica globale. Intende inoltre concorrere alla formazione di competenze relative all'analisi dei processi geografici, territoriali e geoeconomici attuali. Il corso si propone infine di illustrare alcuni metodi per la didattica della geografia nella scuola primaria.
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TORRE SALVATORE
( programma)
La prima parte del corso affronterà le problematiche poste dal dibattito geografico e geoeconomico degli ultimi decenni, con particolare attenzione alla costituzione delle nuove strutture sovranazionali, alla globalizzazione economica, alla crisi finanziaria globale. Presenterà inoltre alcune analisi sul quadro geopolitico e sui conflitti causati dalla competizione per le risorse energetiche e per quelle della biosfera. Verranno illustrate, in tale quadro, alcune analisi relative alla struttura delle relazioni attuali tra comunità umane e comunità ecologiche. La seconda parte del corso riguarderà il dibattito relativo alle problematiche dell'identità postcoloniale, presentata come questione fondamentale per la costituzione dei nuovi modelli insediativi. Saranno infine presentate alcune proposte relative alla didattica dei processi studiati e all'applicazione delle conoscenze geografiche all'insegnamento nella scuola primaria.
Harvey D., L'enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza, Feltrinelli, Milano, 2010, pp. 269 (pp. 9 a 278);
Torre S., Dominio, natura, democrazia. Comunità umane e comunità ecologiche, Mimesis, Milano, 2012, pp. 94 (pp. 7 - 101);
Avallone G., Torre S., Abdelmalek Sayad: per una teoria postcoloniale delle migrazioni, Il Carrubo, Catania, 2013, pp. 124 (pp. 9 - 118);
De Vecchis G., Morri R., Disegnare il mondo. Il linguaggio cartografico nella scuola primaria, Carocci, Milano, 2010, pp. 103 (pp. 9 – 112).
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6
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M-GGR/01
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36
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1000295 -
IGIENE ED EDUCAZIONE SANITARIA
(obiettivi)
• Conoscere e applicare i principi generali della epidemiologia, della demografia e della statistica sanitaria. • Conoscere l’epidemiologia e le strategie di prevenzione delle principali malattie infettive e non infettive. • Conoscere i principi e le problematiche relative all’igiene ambientale. • Conoscere i principi e le problematiche relative all’igiene degli alimenti e della nutrizione. • Conoscere i danni alla salute derivanti da stili di vita non corretti. • Conoscere i principi generali dell’Educazione Sanitaria.
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CONIGLIO MARIA ANNA
( programma)
1. Obiettivi dell’Igiene e della Educazione Sanitaria (Cap. 1 – da pagina 1 a pagina 5). 2. Introduzione alla epidemiologia e alla demografia (Cap. 3 – da pagina 17 a pagina 41). 3. Promozione della salute e prevenzione delle malattie (Cap. 4 – da pagina 43 a pagina 52). 4. L’Educazione Sanitaria (Cap. 5 – da pagina 53 a pagina 73). 5. Epidemiologia generale delle malattie infettive (Cap. 6 – da pagina 75 a pagina 92). 6. Principi di prevenzione delle malattie infettive (Cap. 7 – da pagina 93 a pagina 123). 7. Epidemiologia generale delle malattie non infettive (Cap. 8 – da pagina 125 a pagina 133). 5. Principi di prevenzione delle malattie non infettive (Cap. 9 – da pagina 134 a pagina 147). 6. Epidemiologia e prevenzione delle principali malattie infettive. Malattie infettive prevenibili mediante vaccinazione: influenza; difterite; tetano; pertosse; poliomielite; epatite virale B; meningiti batteriche; morbillo; parotite; rosolia; varicella. Malattie infettive prevenibili mediante comportamenti cauti e corretti: gastroenteriti virali; epatite virale A; febbre tifoide; tubercolosi; malattie a trasmissione parenterale e sessuale: AIDS; epatite virale C; HPV (Cap. 10 – da pagina 149 a pagina 228). 7. Igiene degli alimenti (Cap. 12 – da pagina 261 a pagina 282). 8. Igiene della nutrizione ed educazione alimentare (Cap. 13 – da pagina 283 a pagina 305). 9. Stili di vita e salute (Cap. 14 – da pagina 307 a pagina 321). 10. Igiene ed educazione ambientale: inquinamento ambientale (Cap. 20 – da pagina 393 a pagina 401); igiene dell’acqua (Cap. 20 – da pagina 401 a pagina 413; da pagina 419 a pagina 421); igiene dell’aria (Cap. 20 – da pagina 426 a pagina 434).
Barbuti S., Fara G.M., Giammanco G., Carducci A., Coniglio M.A., D’Alessandro D., Montagna M.T., Tanzi M.L., Zotti C.M. Igiene. III ediz., Monduzzi, Bologna, 2011.
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10
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MED/42
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1001153 -
TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
(obiettivi)
Sono previsti 10 CFU di tirocinio per attività formative esterne da svolgersi presso enti pubblici o enti che erogano servizi in convenzione o per conto di enti pubblici che offrono servizi educativi e formativi e per l’infanzia, socio-sanitari, socio-assistenziali, socio-culturali. Alla fine del tirocinio lo studente dovrà presentare una relazione scritta sull’attività svolta, redatta secondo le modalità e le forme indicate da un’apposita commissione; detta commissione, sulla base anche dei giudizi formulati dai tutor interni ed esterni o dei docenti responsabili, esprime un motivato giudizio, indispensabile per l’ammissione all’esame di laurea. Le attività di tirocinio svolte dallo studente fanno parte integrante del suo curriculum.
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10
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250
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Ulteriori attività formative (art.10, comma 5, lettera d)
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ITA |
Gruppo opzionale:
Lo studente deve scegliere un insegnamento da 10 CFU tra quelli proposti - (visualizza)
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10
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1000107 -
EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
(obiettivi)
Il corso intende offrire, nell'ambito dello sfondo concettuale offerto dal lifelong learning, le coordinate epistemologiche relative agli attuali paradigmi dell’Educazione degli adulti. L'obiettivo è quello di consentire agli alunni di acquisire elementi di natura storica, teorica, metodologica relativi all'identità dell'educazione degli adulti e alla sua collocazione nel vasto panorama delle scienze dell'educazione, soprattutto nel suo rapporto con la Pedagogia sociale.
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PIAZZA ROBERTA
( programma)
Il corso intende offrire, nell'ambito dello sfondo concettuale offerto dal lifelong learning, le coordinate epistemologiche relative agli attuali paradigmi dell’Educazione degli adulti. L'obiettivo è quello di consentire agli alunni di acquisire elementi di natura storica, teorica, metodologica relativi all'identità dell'educazione degli adulti e alla sua collocazione nel vasto panorama delle scienze dell'educazione, soprattutto nel suo rapporto con la Pedagogia sociale
A. Alberici, Imparare sempre nella società della conoscenza, Mondadori, Milano, 2002, pp. 1-160. Knowles, M., Quando l'adulto impara, Angeli, 2008 R. Piazza, Learning city. Aspirazioni e ideali per le città del benessere, Aracne, Roma, 2013
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10
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M-PED/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1000072 -
PEDAGOGIA INTERCULTURALE E COOPERATIVISMO PEDAGOGICO
(obiettivi)
Conoscere i principali fondamenti teorici e le prassi di ricerca della pedagogia interculturale; Sapere stimare potenzialità e problematicità delle società multiculturali; Saper valutare azioni e programmi atti a favorire il dialogo interculturale in contesti scolastici ed extrascolastici; Progettare interventi formativi che mirino alla valorizzazione della differenza in contesti multiculturali.
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D'APRILE GABRIELLA
( programma)
Cifre epistemiche e linee evolutive della pedagogia interculturale; multiculturalismo, intercultura e processi formativi; la figura dello straniero tra xenos e hostis: etica della comprensione e pedagogia dell’ospitalità; dialogo, pluralismo e cooperazione in riferimento a processi formativi in società multiculturali; i problemi dell’integrazione e dell’inclusione sociale con particolare riguardo alle politiche educative; percorsi di educazione interculturale tra scuola e extrascuola; la Formazione interculturale dei professionisti dell’educazione.
Portera A. Manuale di pedagogia interculturale, Roma-Bari, Laterza, 2013; Fiorucci M. (a cura di), Gli altri siamo noi. La formazione interculturale degli operatori dell’educazione, Roma, Armando, 2011; Santerini M., Il racconto dell’altro. Educazione interculturale e letteratura, Roma, Carocci, 2010; Zoletto D., Straniero in classe. Una pedagogia dell'ospitalità, Milano, Raffaello Cortina, 2007; Ongini V., Noi domani. Un viaggio nella scuola multiculturale, Roma-Bari, Laterza, 2011.
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10
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M-PED/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1000136 -
PRATICHE NARRATIVE E FORMAZIONE DEL SE'PERSONALE E PROFESSIONALE
(obiettivi)
Negli ultimi decenni, nel quadro degli orientamenti di ricerca di impostazione postcognitivista e costruttivista, si è sviluppata una particolare linea di ricerca che assume come fuoco d’indagine le “epistemologie personali e professionali” in un approccio qualitativo e narrativo. Raccontarsi, dare forma alle biografie personali e professionali, sembra rappresentare per l’organizzazione il modo attraverso cui scoprire la propria identità, produrre cambiamento e dare qualità ad una realtà lavorativa in trasformazione. Si delinea, dunque, una formazione come luogo e spazio discorsivo e progettuale, dove i professionisti, parlando di sé e mettendo in parola il proprio agire, possono interpretare e ridisegnare il Sé professionale. Il corso intende promuovere negli studenti una riflessione sul rapporto tra dimensione narrativa, semplessità, dimensione formativa suggerendo una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali. In particolare mira ad offrire, attraverso testimonianze di esperti delle pratiche narrative, strumenti per una maggiore diffusione e conoscenza del significato che la narrazione ha nel nuovo quadro concettuale entro cui, oggi, nei diversi campi e nelle diverse realtà territoriali, si definiscono la formazione e le nuove logiche dell’azione formativa. In tale quadro la narrazione, via semplessa per nuove logiche di azioni formative, di marcatura ermeneutica, si pone come paradigma in grado di ripensare l’identità narrativa “dell’infanzia”, “delle donne”, “del Sé professionale” e “del Sé digitale”, aprendo spazi semplessi ad un’infanzia-esperienza, all’esperienza muta delle donne, al Sé professionale e al Sé digitale. Il corso mira, pertanto, a suggerire una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.
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PULVIRENTI FRANCESCA
( programma)
In particolare mira ad offrire, attraverso testimonianze di esperti delle pratiche narrative, strumenti per una maggiore diffusione e conoscenza del significato che la narrazione ha nel nuovo quadro concettuale entro cui, oggi, nei diversi campi e nelle diverse realtà territoriali, si definiscono la formazione e le nuove logiche dell’azione formativa. In tale quadro la narrazione, via semplessa per nuove logiche di azioni formative, di marcatura ermeneutica, si pone come paradigma in grado di ripensare l’identità narrativa “dell’infanzia”, “delle donne”, “del Sé professionale” e “del Sé digitale”, aprendo spazi semplessi ad un’infanzia-esperienza, all’esperienza muta delle donne, al Sé professionale e al Sé digitale. Il corso mira, pertanto, a suggerire una possibile strada metodologica da percorrere, capace di coniugare la dimensione della ricerca con quella della formazione e dello sviluppo delle risorse personali e professionali.
F.Pulvirenti, La semplessità come paradigma per ripensare l’identità narrativa, Edizioni della Fondazione Nazionale “Vito Fazio-Allmayer”, Palermo 2013, pp. 1-264.
F. Pulvirenti (a cura), Pratiche narrative per la formazione, Collana Quaderni di M@gm@, Aracne, Roma 2008, pp. 1-164.
B. Rossi, Pedagogia delle organizzazioni. Il lavoro come formazione, Guerini, Milano 2008, pp. 1-286.
S. Ulivieri, I. Biemmi (a cura di), Storie di donne. Autobiografie al femminile e narrazione identitaria, Guerini, Milano, 2011, pp.1-216.
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10
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M-PED/01
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60
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
Gruppo L-ANT/03, IUS/08, L-FIL-LET/10 - (visualizza)
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1000086 -
STORIA ROMANA
(obiettivi)
Delineare la storia di Roma dalle origini alla fine dell’unità imperiale; presentare finalità e strumenti propri della metodologia della ricerca storica: interpretazione del passato attraverso le fonti antiche e collocazione precisa dei contenuti acquisiti in una linea diacronica ed in un contesto geografico; definire i “nodi” problematici della disciplina alla luce del dibattito storiografico moderno.
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ALBANA MELA
( programma)
le origini di Roma e l’età monarchica; Roma repubblicana: organizzazione sociale, politica e religiosa; l’espansionismo nel bacino del Mediterraneo; Roma imperiale: organizzazione sociale e politica del Principato; il III secolo: problemi economici e dinamiche sociali; cristianesimo e potere imperiale; burocratizzazione tardoantica; la caduta dell’Impero romano d’Occidente.
-G.A. Cecconi, La città e l’impero, Roma, Carocci 2009; oppure AA. VV., Storia di Roma dalle origini alla tarda antichità, (coordinamento di M. Mazza), Catania, Edizioni del Prisma, 2013 -L. Cracco Ruggini (a cura di), Storia antica. Come leggere le fonti, Bologna, Il Mulino 2000.
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6
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L-ANT/03
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1001131 -
LEGISLAZIONE SOCIALE E PREVIDENZIALE
(obiettivi)
Fornire agli studenti le coordinate per comprendere le basi del diritto e dell’ordinamento giuridico. Attraverso lo studio dei principi costituzionali in tema di forma di Stato, forma di governo e tipo di Stato, si intende consentire al discente l’analisi delle problematiche giuridiche attraverso l’imprescindibile prisma della Legge fondamentale italiana e dei valori ad essa sottesi. In particolare, si metteranno in luce le strette connessioni tra la “Costituzione dei diritti” e la “Costituzione dei poteri”, attraverso lo studio dei principi in tema di legislazione sociale, con specifica attenzione alla tutela del lavoratore e, in genere, dei soggetti deboli. In questa cornice, si affronterà anche lo studio delle principali riforme in tema di previdenza e assistenza sociale.
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CHIARA GIUSEPPE
( programma)
PARTE A. LEGISLAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI Servizi sociali e modello di Welfare delineato dalla Costituzione e dalla legislazione successiva, con particolare riguardo alla legge n. 328 del 2000. – I livelli essenziali di assistenza sociale. – Tipologie di prestazioni sociali.
PARTE B. DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE L’evoluzione della previdenza sociale. - Il sistema giuridico della previdenza sociale. – Il rapporto contributivo. – Il rapporto giuridico previdenziale. – La tutela per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. – La tutela per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti. – La tutela della salute. – La tutela contro la disoccupazione involontaria; l’assegno per il nucleo familiare. – Interventi e servizi sociali per contrastare la povertà e il rischio di marginalità sociale. – La tutela dei diritti dei soggetti protetti. N.B.: L’esame degli aggiornamenti normativi più recenti sarà svolto in aula.
Per la parte A: R. MORZENTI PELLEGRINI, Manuale di legislazione dei servizi sociali, Giappichelli Editore Torino, ultima edizione, Capitoli I, III, V.
Per la parte B: M. PERSIANI, Diritto della previdenza sociale, Cedam, ultima edizione, ad esclusione della parte I del Capitolo VIII (La tutela contro la tubercolosi) e del Capitolo X (La previdenza complementare).
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6
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IUS/08
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1000122 -
LETTERATURA ITALIANA
(obiettivi)
Il corso si propone di illustrare uno dei generi più affascinanti e tipici della modernità, il Bildungsroman, attraverso il confronto diretto con alcuni romanzi particolarmente significativi della nostra narrativa novecentesca. Dopo un’indispensabile introduzione teorica e definizione del genere, ci si concentrerà su alcuni ‘casi’ esemplari tutti accomunati dall’avere al loro centro storie di giovani colti nella loro difficile formazione e nel problematico passaggio dall’adolescenza alla maturità.
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UCCELLATORE MARIA CRISTINA
( programma)
Il romanzo di formazione nella letteratura italiana del Novecento. Lettura e analisi critica dei seguenti romanzi:
P.M. ROSSO DI SAN SECONDO, La fuga, ed. a scelta; A. MORAVIA, Agostino, ed. a scelta; U. SABA, Ernesto, ed. a scelta; E. MORANTE, L’isola di Arturo, ed. a scelta; I. CALVINO, Il barone rampante, ed. a scelta; L. SCIASCIA, Candido ovvero un sogno fatto in Sicilia, ed. a scelta.
Ogni altra indicazione bibliografica verrà fornita durante il corso.
- C. MARTIGNONI, Per il romanzo di formazione nel Novecento italiano, in Il romanzo di formazione nell’Ottocento e nel Novecento, a c. di M.C. Papini – D. Fioretti – T. Spignoli, Pisa, ETS, 2007, pp. 57-92; - M.C. UCCELLATORE, Anime in fuga. La formazione ‘stravagante’ di Pier Maria Rosso di San Secondo, in Il romanzo di formazione nell’Ottocento e nel Novecento, cit., pp. 285-292; - G. ROSA, Tre adolescenti nell’Italia del dopoguerra: Agostino Arturo Ernesto, in Il romanzo di formazione nell’Ottocento e nel Novecento, cit., pp. 105-121; - S. Di PASQUA, Lo strano caso del Barone di Rondò, «Misure critiche», 2008-2009, pp. 52-96; - M. PAINO, La ‘candida’ Bildung di Sciascia, in Il romanzo di formazione nell’Ottocento e nel Novecento, cit., pp. 531-540.
Per lo studio degli autori presi in esame si suggerisce la lettura di specifici profili critici. Testi consigliati:
M.C. UCCELLATORE, Dall’urlo alla voce. Studi su Rosso di San Secondo, Acireale-Roma, Bonanno Editore, 2007; R. MANICA, Moravia, Torino, Einaudi, 2004; P. RAIMONDI, Invito alla lettura di Saba, Milano, Mursia, 1974; C. SGORLON, Invito alla lettura di Elsa Morante, Milano, Mursia, 1994; G. TRAINA, Sciascia, Milano, Bruno Mondadori, 1999; M. BARENGHI, Calvino, Bologna, il Mulino, 2009. In alternativa, si consiglia la lettura dei profili degli autori in programma (Rosso di San Secondo, Moravia, Saba, Morante, Sciascia, Calvino) da uno dei seguenti manuali di storia letteraria:
C. SEGRE – C. MARTIGNONI, Leggere il mondo, Bruno Mondadori; R. LUPERINI – P. CATALDI, La scrittura e l’interpretazione, Palumbo; G. BALDI – S. GIUSSO – M. RAZZETTI – G. ZACCARIA, Dal testo alla storia. Dalla storia al testo, Paravia; G. BALDI – S. GIUSSO – M. RAZZETTI – G. ZACCARIA, La letteratura, Paravia.
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6
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L-FIL-LET/10
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36
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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