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"Direzione aziendale" - insegnamento (a scelta C): lo studente sceglie tra "Storia dell'impresa" e "La tutela dei diritti nel processo civile" - (visualizza)
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72902 -
STORIA DELL'IMPRESA
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di fornire conoscenze ed elementi utili per l’acquisizione, la comprensione e l’interpretazione delle vicende che hanno contrassegnato l’evoluzione storica del fenomeno “impresa” nella società capitalistica in età moderna e contemporanea, con particolare riferimento ai rapporti fra impresa e industria in Italia e al capitalismo famigliare.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Attraverso lo studio delle tappe evolutive delle diverse forme d’impresa, con particolare riferimento al nostro contesto nazionale, l’insegnamento intende fornire allo studente le capacità di applicare ai diversi ambiti operativi le conoscenze assimilate.
3. Autonomia di giudizio (making judgements): L’insegnamento si propone di sviluppare nello studente le capacità di cogliere similitudini e difformità nei processi evolutivi delle diverse forme d’impresa, aiutandolo così a comprendere i punti di forza e di debolezza che hanno caratterizzato lo sviluppo economico dei vari paesi.
4. Abilità comunicative (communication skills): L’insegnamento tenderà a sviluppare nello studente capacità di interazione e di trasferimento ad altri delle conoscenze gradualmente acquisite, con particolare riferimento ai processi di sviluppo del fenomeno “impresa” nelle sue diverse forme e settori di riferimento.
5. Capacità di apprendimento (learning skills): Lo studente acquisirà conoscenze approfondite sulle teorie d’impresa oltre che sull’evoluzione delle sue dimensioni e forme. Lo studente apprenderà inoltre tematiche importanti quali la gestione e il governo delle imprese pubbliche e private e l’evoluzione del capitalismo famigliare. Lo studente riuscirà ad acquisire capacità utili ad ottenere una visione panoramica e interpretativa dello sviluppo dell’impresa e dell’opera dell’imprenditore relativamente al caso italiano, al fine di cogliere tempi e modalità dell’inserimento del paese nei paradigmi di sviluppo dominanti.
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DI VITA FABIO PAOLO
( programma)
I MODULO (3 CFU) Descrizione del programma: La teoria dell’impresa: Riflessioni in tema di imprenditore – Una concezione dinamica dell’impresa. L’impresa e il suo contesto: La storia d’impresa e l’evoluzione dell’ambiente socioculturale – L’impresa e le istituzioni – L’evoluzione del quadro normativo. L’evoluzione delle dimensioni e delle forme delle imprese: Dimensione e performance delle imprese in prospettiva storica – L’impresa famigliare – La grande impresa manageriale – Le altre forme d’impresa. La gestione e il governo dell’impresa: L’evoluzione dell’organizzazione – Impresa e lavoro – L’impresa, il progresso tecnico e l’attività innovativa – Marketing e relazioni pubbliche – La contabilità: dalla partita doppia all’analisi di bilancio.
II MODULO (3 CFU) Descrizione del programma: L’ascesa e il declino dell’impresa pubblica: Lo sviluppo delle imprese pubbliche – Il processo di privatizzazione. Natura e struttura dell’impresa famigliare. Geografie, settori, dimensioni. L’impresa famigliare nell’era della grande impresa. Famiglie e imprese nella storia economica italiana.
III MODULO (3 CFU) Descrizione del programma: Un paese diviso. Un precoce capitalismo di Stato. Stato e impresa dagli anni Ottanta alla vigilia della prima guerra mondiale. Un mixage di Prima e Seconda Rivoluzione Industriale. Il ruolo della banca mista. Decollo industriale e conflitti sociali. Botteghe e distretti. Prima guerra mondiale e gruppi industriali. Il turbolento dopoguerra. Lo Stato imprenditore. I limiti della seconda rivoluzione industriale. Miti e realtà dell’economica fascista. La nascita dell’IRI. Fra guerra e ricostruzione. La cogestione impossibile. Italy by design. Quando grande era bello. Dalla bottega alla fabbrica. L’approdo mancato. Lo Stato imprenditore disperde i suoi talenti. Grandi famiglie in affanno. Il lungo autunno. Piccolo è bello. Dove la famiglia funziona. Verso un capitalismo aperto?. Nell’agone internazionale.
Testi di riferimento: P.A. Toninelli, Storia d’impresa, Il Mulino, Bologna 2012; F. Amatori – A. Colli, Impresa e industria in Italia, Dall’Unità a oggi, Marsilio, Venezia 2003; A. Colli, Capitalismo famigliare, Il Mulino, Bologna 2006.
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SECS-P/12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1004168 -
LA TUTELA DEI DIRITTI NEL PROCESSO CIVILE
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione: L’obiettivo del corso è quello di completare la formazione dei futuri dirigenti aziendali attraverso l’insegnamento degli strumenti giuridici indispensabili per prevenire od impedire la violazione e la lesione dei diritti. L'insegnamento si propone di orientare gli studenti alla comprensione dei concetti e degli istituti fondamentali del diritto processuale civile attraverso lo studio dei suoi principi cardine e la ricostruzione di un quadro giuridico complessivo del processo alla luce delle imponenti riforme normative. Il corso si articola in tre parti: la prima avrà ad oggetto gli aspetti generali del processo civile con particolare attenzione alle tipologie dei provvedimenti giurisdizionali ed ai mezzi d’impugnazione. La seconda parte analizza il processo di esecuzione nei suoi aspetti generali e nelle diverse modalità di concreta attuazione dei provvedimenti giudiziari. Particolare approfondimento verrà dedicato ai recenti metodi di risoluzione delle controversie alternativi rispetto al giudizio amministrato dagli organi giurisdizionali (Alternative Dispute Resolution). La terza parte del programma verte sullo studio delle procedure concorsuali con specifico approfondimento della disciplina relativa agli accordi di ristrutturazione ed ai modelli di composizione stragiudiziale della crisi. Capacità di applicare conoscenza: Grazie all’acquisizione delle specifiche conoscenze degli strumenti di tutela, i laureati in Direzione Aziendale sono in grado di applicare conoscenze e capacità per la risoluzione delle problematiche attinenti alla tutela processuale di tutte le posizioni giuridiche facenti capo all’impresa ed, ancora, alle difficili questioni determinate dalla gestione della crisi dell’impresa. Autonomia di giudizio (making judgements) : Lo studio della materia consente di acquisire ampia autonomia nella individuazione delle norme e, conseguentemente, degli strumenti giuridici più appropriati per la risoluzione delle problematiche inerenti alla tutela sostanziale e processuale delle posizioni giuridiche del “privato” e dell’impresa. Abilità comunicative (communication skills): Al fine di sviluppare le capacità di trasferire ad altri le conoscenze acquisite, utilizzando una corretta terminologia tecnico-giuridico, la didattica si snoda, oltre che nelle tradizionali lezioni, in esercitazioni e seminari nei quali si fornisce del materiale di approfondimento (testi normativi, casi giurisprudenziali, ed altro) e si stimola la partecipazione attiva degli studenti al dibattito. Capacità di apprendimento (learning skills): Al termine del percorso, con il superamento dell’esame finale, lo studente avrà acquisito tutte le nozioni basilari della materia e sarà altresì in grado di orientarsi nella ricerca della legislazione, della giurisprudenza e della dottrina necessarie a risolvere problematiche giuridiche connesse alla tutela dei diritti.
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LAZZARA MARIA MARGHERITA
( programma)
La giurisdizione civile alla luce delle garanzie e dei principi fondamentali che reggono il processo civile. Le diverse azioni predisposte dall’ordinamento per la tutela dei diritti con particolare attenzione agli atti processuali, alle diverse tipologie di provvedimento giurisdizionale ed ai rimedi processuali previsti dall’ordinamento per la modifica o l’annullamento. I rimedi previsti dall’ordinamento per dare concreta attuazione ai provvedimenti del giudice con particolare riferimento all’espropriazione mobiliare ed immobiliare. Le procedure concorsuali: il fallimento. Gli “strumenti” giudiziali per evitare il fallimento:il concordato preventivo. Le "soluzioni" stragiudiziali: gli accordi di ristrutturazione dei debiti e i piani di risanamento delle esposizioni debitorie.
C. MANDRIOLI, Corso di diritto processuale civile, Giappichelli, 2013 oppure A. LUGO, Manuale di Diritto processuale civile, Giuffrè, 2012, argomenti e capp. e §§ corrispondenti al programma sopra indicato.
G. AULETTA – N. SALANITRO, Giuffré, 2010, Parte IV, Sezione prima (ad esclusione dei Capp. 12° e 13°) e Sezione seconda. P. VALENSISE, Concordato preventivo e accordi di ristrutturazione, Art. 160 – 186 l.f., Vol. III, in La legge fallimentare dopo la riforma, Nigro-Sandulli-Santoro (a cura di), Giappichelli, 2011. Pagg. 2249 – 2315.
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IUS/15
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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72903 -
ECONOMIA INDUSTRIALE
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding). Lo studente verrà messo in grado di conoscere gli argomenti fondamentali dell’Economia industriale, sia con riferimento alla struttura del mercato che in relazione alle strategie e ai comportamenti delle imprese. In altri termini, egli dovrà dimostrare - anche attraverso ragionamenti di tipo deduttivo e riferimenti a casi concreti - capacità di comprensione dei principali temi afferenti all'analisi del mercato e alle sue diverse forme organizzative, nonchè alle scelte strategiche adottate all’interno dell’impresa, siano esse cooperative che non cooperative. Sotto il profilo didattico, gli strumenti previsti consistono essenzialmente in lezioni frontali, secondo quanto indicato nel syllabus. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding). Lo studio dell’Economia industriale consente allo studente di sapere applicare le conoscenze acquisite. Tale capacità si esprime mostrando competenza e professionalità nell’affrontare questioni e problematiche inerenti alla disciplina – quale ad esempio la politica dei prezzi, la differenziazione del prodotto, l’innovazione tecnologica, l’integrazione verticale tra imprese – e proponendo scelte alternative tra più soluzioni possibili. La verifica del grado di capacità raggiunta nel "saper fare" è affidata al commento di report, dati e tabelle riferite ad alcuni dei fenomeni elencati. 3. Autonomia di giudizio (making judgements). L’apprendimento della disciplina dell’Economia industriale contribuisce a sviluppare nello studente capacità di giudizio, ossia, capacità di valutare in modo critico alcuni aspetti legati al comportamento della singola impresa ed al funzionamento del mercato, nel suo complesso. Ci riferiamo, in particolare, alle scelte in materia di organizzazione dell’attività produttiva, alla politica predatoria dei prezzi, alla formazione di cartelli, agli incentivi alle invenzioni (brevetti). Sul piano della didattica, la verifica della autonomia di giudizio maturata dallo studente sarà affidata a dibattiti su casi concreti e confronti di idee che si svolgeranno in aula. 4. Abilità comunicative (communication skills). L’insegnamento dell’Economia industriale tende a sviluppare nello studente la capacità di comunicare ed interagire con altri individui. Egli è in grado di trasferire le conoscenze acquisite, applicandole alla soluzione di questioni legate alle tematiche proprie della disciplina. In altri termini, in relazione ad un particolare problema che gli si pone, egli è capace di spiegarne la natura e le origini, suggerendo anche possibili soluzioni e mostrando così abilità comunicative e di interazione, utili anche per i futuri rapporti di lavoro. A questo scopo, nell'ambito delle attività didattiche, sono previsti seminari e incontri con figure istituzionali. La verifica delle abilità comunicative acquisite può essere affidata tanto alla prova in itinere che a quella finale, siano esse in forma scritta che in forma orale. 5. Capacità di apprendimento (learning skills). Coerentemente alle tematiche della disciplina dell’Economia industriale, lo studente acquisisce capacità di apprendimento, sia sotto il profilo teorico che dal punto di vista applicativo, di comunicazione, nonché autonomia di giudizio. Tra gli strumenti didattici utilizzati, assumono rilevanza nel processo di apprendimento l'attività di tirocinio formativo e la partecipazione ai seminari professionalizzanti. La verifica di tale descrittore è svolta sia nel corso della attività formativa (lezioni frontali, esercitazioni, seminari ed attività di laboratorio) che nella prova finale.
Canale: A - L
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MUSUMECI MARIA
( programma)
Introduzione all’Economia industriale. L’impresa e i suoi costi di breve e di lungo periodo. La struttura del mercato nelle sue diverse tipologie concorrenziali e non concorrenziali (concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio e concorrenza monopolistica). Differenziazione del prodotto e modelli di localizzazione spaziale. Struttura industriale e risultati economici: indice di Lerner, concentrazione industriale ed indice di Herfindahl. Vecchio e nuovo paradigma dell’economia industriale. Comportamenti strategici delle imprese non cooperativi: discriminazione del prezzo, politiche predatorie dei prezzi, strategia del prezzo limite. Integrazione verticale e restrizioni verticali: cause ed effetti. Informazione incompleta sulla qualità di un bene e informazione limitata sui prezzi. Innovazione tecnologica e incentivi alle invenzioni (brevetti). Royalties e concessione di licenze. Costi e benefici sociali della Ricerca e Sviluppo.
- Dennis W. Carlton – Jeffrey M. Perloff, “Organizzazione industriale”, McGraw-Hill, Milano, 2013, Capp. 1-14 - M. Musumeci (a cura di), “Le politiche industriali di incentivazione. Il caso Sicilia”, Franco Angeli, Milano, 2005 (un capitolo a scelta)
Canale: M - Z
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SIVIERO LUCIO
( programma)
I MODULO (3 CFU) Descrizione del programma: Introduzione all’Economia industriale. L’impresa e i suoi costi di breve e di lungo periodo. La struttura del mercato nelle sue diverse tipologie concorrenziali e non concorrenziali (concorrenza perfetta, monopolio, oligopolio e concorrenza monopolistica). Differenziazione del prodotto e modelli di localizzazione spaziale.
II MODULO (3 CFU) Descrizione del programma: Struttura industriale e risultati economici: indice di Lerner, concentrazione industriale ed indice di Herfindahl. Vecchio e nuovo paradigma dell’economia industriale. Comportamenti strategici delle imprese non cooperativi: discriminazione del prezzo, politiche predatorie dei prezzi, strategia del prezzo limite.
III MODULO (3 CFU) Descrizione del programma: Integrazione verticale e restrizioni verticali: cause ed effetti. Informazione incompleta sulla qualità di un bene e informazione limitata sui prezzi. Innovazione tecnologica e incentivi alle invenzioni (brevetti). Royalties e concessione di licenze. Costi e benefici sociali della Ricerca e Sviluppo.
- Dennis W. Carlton – Jeffrey M. Perloff, “Organizzazione industriale”, McGraw-Hill, Milano, 2013, Capp. 1-14 - M. Musumeci (a cura di), “Le politiche industriali di incentivazione. Il caso Sicilia”, Franco Angeli, Milano, 2005 (un capitolo a scelta)
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SECS-P/06
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
72904 -
STRATEGIA E MARKETING PER L'INTERNAZIONALIZZAZIONE
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): l’insegnamento di Strategia e Marketing per l’Internazionalizzazione intende fornire allo studente le conoscenze teoriche per la formulazione delle decisioni che riguardano l’internazionalizzazione dell’impresa e le politiche di marketing da adottare nei mercati-paese esteri; 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): l’insegnamento di Strategia e Marketing per l’Internazionalizzazione si propone di sviluppare nello studente la capacità di applicare gli strumenti analitici e concettuali nelle realtà imprenditoriali che operano nei mercati-paesi esteri. In particolare, l’insegnamento mira a sviluppare le conoscenze applicative riguardanti la formulazione di decisioni che riguardano l’internazionalizzazione dell’impresa, l’ingresso in nuovi mercati, le strategie competitive globali e le politiche di marketing. L’approccio adottato è di tipo induttivo; partendo dall’esame di esperienze vissute, casi aziendali e testimonianze di operatori di imprese internazionalizzate, lo studente sarà in grado di ricostruire le categorie concettuali di riferimento nonché i contributi della letteratura e di applicarle correttamente nei vari contesti aziendali, attraverso la predisposizione di un piano di marketing internazionale. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): lo studente acquisirà autonomia di giudizio circa le principali implicazioni strategiche e di mercato connesse alle decisioni di internazionalizzazione dell’impresa ed alla formulazione delle politiche di marketing da adottare nei mercati-paese esteri; 4. Abilità comunicative (communication skills): l’insegnamento intende sviluppare nello studente le abilità comunicative connesse all’impiego del linguaggio tecnico proprio delle tematiche di strategie e marketing per l’internazionalizzazione; Lo studente sarà capace di comunicare in forma scritta ed orale i contenuti disciplinari dell’insegnamento, dimostrando sia capacità di comprensione che un impiego appropriato del linguaggio tecnico. Sono previste in aula attività dirette a facilitare il conseguimento di tali abilità tra cui la stesura di report, interventi in aula e presentazione di lavori individuali e di gruppo anche attraverso linguaggi multimediali ed interattivi. 5. Capacità di apprendimento (learning skills): L’apprendimento dell’insegnamento è graduale ed è favorito dal ricorso di esperienze ed esempi tratti da realtà aziendali, dal richiamo ai principali modelli interpretativi elaborati dagli studiosi del management e dall’applicazione concreta di tali modelli ad una serie di casi. La predisposizione di report, lavori di gruppo e piani di marketing facilita ulteriormente il processo di apprendimento dei temi concernenti l’internazionalizzazione dell’impresa e le politiche di marketing.
Canale: A - L
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GARRAFFO FRANCESCO
( programma)
I MODULO (3 CFU): Le strategie di espansione territoriale e la gestione delle imprese internazionalizzate Descrizione del programma: Il primo modulo affronta gli aspetti, teorici e pratici, che contraddistinguono la decisione d’internazionalizzazione e le modalità di raggiungimento di un vantaggio competitivo nei mercati esteri. Particolare attenzione sarà data alle singole strategie di entrata, anche delle imprese minori, l’analisi dei fattori interni ed esterni nei processi di internazionalizzazione, alle sfide ed ai vantaggi competitivi derivanti dell’operare in mercati globali e alla gestione internazionale delle funzioni aziendali
II MODULO (3 CFU): La gestione delle operations in ambito internazionale e la segmentazione dei mercati-paesi esteri Descrizione del programma: Il modulo affronta il tema della gestione delle operations nelle imprese internazionalizzate, la segmentazione dei mercati-paese e il posizionamento dell’impresa nei mercati internazionali.
III MODULO (3 CFU): Le politiche e la pianificazione di marketing internazionale Descrizione del programma: Il terzo modulo del corso illustra la metodologia per la predisposizione di un piano di marketing per l’ingresso in un mercato estero, dalle strategie di prodotto alle scelte di prezzo, promozione, tempistica nonché alla valutazione della convenienza economica dell’iniziativa.
Testi di riferimento: Caroli M., “Gestione delle imprese internazionali”, McGraw Hill, 2012 (seconda ed.), Capp. 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8 Pellicelli G. “Il Marketing Internazionale”, Etas 2010 (quinta ed.), Capp. 3, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 17 Materiale didattico supplementare a cura del docente (disponibile in biblioteca di Facoltà)
Canale: M - Z
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LONGO MARIA CRISTINA
( programma)
I MODULO (3 CFU): Le strategie di espansione territoriale e la gestione delle imprese internazionalizzate Descrizione del programma: Il primo modulo affronta gli aspetti, teorici e pratici, che contraddistinguono la decisione d’internazionalizzazione e le modalità di raggiungimento di un vantaggio competitivo nei mercati esteri. Particolare attenzione sarà data alle singole strategie di entrata, anche delle imprese minori, l’analisi dei fattori interni ed esterni nei processi di internazionalizzazione, alle sfide ed ai vantaggi competitivi derivanti dell’operare in mercati globali e alla gestione internazionale delle funzioni aziendali II MODULO (3 CFU): La gestione delle operations in ambito internazionale e la segmentazione dei mercati-paesi esteri Descrizione del programma: Il modulo affronta il tema della gestione delle operations nelle imprese internazionalizzate, la segmentazione dei mercati-paese e il posizionamento dell’impresa nei mercati internazionali. III MODULO (3 CFU): Le politiche e la pianificazione di marketing internazionale Descrizione del programma: Il terzo modulo del corso illustra la metodologia per la predisposizione di un piano di marketing per l’ingresso in un mercato estero, dalle strategie di prodotto alle scelte di prezzo, promozione, tempistica nonché alla valutazione della convenienza economica dell’iniziativa.
Testi di riferimento: Caroli M., “Gestione delle imprese internazionali”, McGraw Hill, 2012 (seconda ed.), Capp. 1, 2, 3, 4, 6, 7, 8 Pellicelli G. “Il Marketing Internazionale”, Etas 2010 (quinta ed.), Capp. 3, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 17 Materiale didattico supplementare a cura del docente (disponibile in biblioteca di Facoltà)
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SECS-P/08
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
72905 -
STATISTICA PER IL BUSINESS
(obiettivi)
La formazione manageriale richiede un’estesa ed approfondita conoscenza dell’informazione economica finalizzata alle decisioni aziendali e dei metodi statistici di creazione ed analisi dei dati e dei relativi software applicativi. Le conoscenze statistiche devono consentire al manager di interagire con le figure professionali che producono ed elaborano informazioni quantitative nello svolgimento delle funzioni aziendali. Le applicazioni trattate riguardano la previsione statistica delle vendite e della domanda di mercato di un’azienda nel breve periodo, la valutazione e la scelta dei progetti di investimento,il controllo statistico nella revisione di bilancio,la gestione della qualità totale e della soddisfazione della clientela. L’instabilità e la competitività dei mercati pongono l’accento sui comportamenti di acquisto dei consumatori,sulle reazioni alle iniziative di marketing che vengono studiate tramite sondaggi e,quindi, con l’utilizzo della statistica e della statistica economica. 1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il corso presuppone una adeguata conoscenza della statistica descrittiva. L’impostazione del corso è finalizzata a facilitare la comprensione delle potenzialità analitiche ed applicative delle diverse tecniche trattate ed a conseguire un buon equilibrio tra rigore tecnico dei metodi e illustrazione delle potenzialità applicative degli stessi mediante utilizzo dei più comuni software. Gli aspetti formali sono stati tracciati nelle loro linee essenziali mentre notevole spazio è dedicato alle problematiche che si presentano nelle applicazioni ai casi aziendali e di analisi di mercato ponendo l’accento sulle condizioni di applicabilità e sulle linee da seguire per la lettura corretta e l’interpretazione critica dei risultati. Le lezioni frontali saranno tenute in modo da essere il più possibile flessibili e discorsive. Si privilegia l’uso della lavagna e del gessetto piuttosto che la predisposizione di schemi fissi di lezione quali le proiezioni di lucidi o l’uso del computer.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):
Nell’ottica dell’orientamento agli strumenti operativi, piuttosto che di quello alle nozioni di base, è stato privilegiato l’aspetto inferenziale della materia proponendo un ampio insieme di temi e tecniche statistiche in modo da dare agli argomenti trattati un assetto modulare che ne consenta una utilizzazione flessibile. Il corso è organizzato in modo da abbinare alla lezione frontale un’ampia discussione sui temi trattati seguita da un’applicazione pratica concernente un elaborato prodotto da piccoli gruppi di studenti. Per ciascun elaborato si terrà conto dei seguenti punti: la corretta impostazione in relazione agli obiettivi della ricerca, l’opportuna scelta delle tecniche statistiche e software utilizzati, la quantità e la qualità delle informazioni acquisite, il commento finale.
3. Autonomia di giudizio (making judgements):
Lo studente sarà stimolato a migliorare la propria capacità di elaborare e descrivere con precisione e chiarezza modelli interpretativi relativi all’analisi statistica in ambito aziendale. A tal fine, sarà utile il confronto all'interno dei gruppi di lavoro. Essi, infatti, permettono una più efficace didattica interattiva e lo sviluppo delle capacità di leadership. La verifica della capacità di giudizio si realizzerà, principalmente, attraverso l'esame orale, la redazione e la discussione del saggio finale.
4. Abilità comunicative (communication skills):
Alla fine del corso, lo studente dovrà essere in grado di trasferire ad altri, con un linguaggio tecnico e pratico, informazioni e valutazioni relative alle analisi aziendali assegnategli anche mediante gli strumenti informatici. Le abilità di comunicazione sono acquisite e verificate sia all'interno di attività formative specifiche:seminari,gruppi di studio, elaborazione di report statistici aziendali, sia durante altre attività formative trasversali, ad es. tirocinio. La verifica dell'acquisizione delle abilità comunicative è affidata a prove scritte e orali. L'elaborazione del saggio finale rappresenta un altro momento di approfondimento e di accertamento delle capacità raggiunte in questo ambito. Gli studenti saranno invitati ad intervenire in qualunque momento della lezione per chiarimenti o approfondimenti in merito agli argomenti trattati. In oltre vi saranno incontri settimanali, al di fuori dell’orario delle lezioni, per suggerimenti, approfondimenti e revisione degli elaborati. 5. Capacità di apprendimento (learning skills):
Alla fine del percorso formativo, consistente nei tre moduli di insegnamento, lo studente avrà acquisito la conoscenza e la competenza per analizzare e risolvere problematiche attraverso la selezione degli strumenti statistici specifici.
Canale: A - L
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TORRISI BENEDETTO
( programma)
I MODULO - Elementi di inferenza statistica per le dinamiche aziendali – 3 CFU Descrizione del programma Questo modulo prevede la disseminazione delle tecniche inferenziali e la simulazione su casi aziendali delle metodologie di campionamento, costruzione di report statistici, stime intervallari e verifiche di ipotesi . 1. Metodi di campionamento 2. Intervalli di confidenza 3. Verifica di ipotesi 4. Test basati su due campioni e ANOVA a una via 5. Test Chi-quadro e test di indipendenza
II MODULO – La Previsione delle vendite e della domanda di mercato-Scelta di un progetto di investimento – Introduzione al controllo statistico della qualità – 3 CFU Descrizione del programma In questo modulo saranno sviluppate le tecniche di previsione attraverso modelli di regressione lineare semplice e multipla (regressione lineare semplice, quadratica, multipla, logistica, dummy) su casi e simulazioni aziendali. Inoltre, si provvederà ad introdurre l’utilizzo di schemi di analisi legati al controllo della qualità di un processo produttivo in ambito aziendale 6. Metodi statistici di previsione; 7. Metodo di regressione; 8. Livellamento esponenziale e il metodo di Box e Jenkins 9. Scelta di un progetto di investimento 10. Teoria e metodi per l’analisi e la gestione della qualità di un processo produttivo
III MODULO – Metodi e applicazioni alla misurazione e stima della qualità di un processo produttivo e dei dati di bilancio di una azienda – 3 CFU Descrizione del programma In questo modulo saranno sviluppate le tecniche di rappresentazione grafica, stima e analisi finalizzate al controllo della qualità di un processo produttivo aziendale e della qualità dei dati di bilancio aziendale. 11. Carte di controllo per variabili 12. Carte di controllo per attributi 13. Tecniche di campionamento nel controllo sulla qualità dei dati di bilancio 14. Gli stimatori statistici nel controllo sulla qualità dei dati di un bilancio aziendale
Testo/i : Brasini-Freo- F.Tassinari-G.Tassinari, “Statistica Aziendale E Analisi Di Mercato" ed. Il Mulino
Testi di approfondimento consigliati per gli aspetti metodologico-applicativi David M. Levine, Timothy C. Krehbiel, Mark L. Berenson (2011) Statistica II ed. edizione Apogeo Montgomery D.C. (2005) “Controllo statistico della qualità” ed. McGraw – Hill, Italia Skonieczny G. Torrisi B. (2010) “Metodi ed analisi statistiche nella revisione dei bilanci” ed. McGraw – Hill, Italia Print on demand
Software: Excell + PHStat (scaricabile da http://www.apogeonline.com/libri/9788850323579/allegato/phstat)
Canale: M - Z
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INGRASSIA SALVATORE
( programma)
Aspetti preliminari. Richiami di statistica descrittiva. Rilevazioni statistiche. Progettazione di questionari. Matrici di dati. Principali sintesi multivariate. Il software statistico R.
Indagini statistiche. Richiami di calcolo delle probabilità e statistica inferenziale. Campionamento per popolazioni finite. Principali piani di campionamento. Stima della dimensione campionaria.
Il modello di regressione lineare. Regressione semplice. Regressione lineare multipla. Misure di bontà del modello. Analisi dei residui. Inferenza sui parametri di un modello di regressione.
Metodi di analisi multivariate. Distanze, indici di similarità e dissimilarità. Analisi dei gruppi: metodi gerarchici e non gerarchici di classificazione. Esempi di applicazione: segmentazione del mercato e dei consumatori. Analisi Fattoriale. Analisi in Componenti principali.
Testi di riferimento: S. Brasini, M. Freo, F. Tassinari, G. Tassinari, Statistica aziendale e analisi di mercato, Il Mulino, Bologna, 2002 F. Bassi, Analisi di mercato, Carocci, Roma, 2009 B. Bracalente, M. Cossignani, A. Mulas, Statistica aziendale, McGraw-Hill, Milano, 2009
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SECS-S/03
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Attività formative caratterizzanti
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