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1016435 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE URBANISTICA
Canale: A - L
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MARTINICO Francesco
( programma)
I contenuti del corso sono articolati in funzione degli obiettivi.
Nella prima parte del laboratorio le lezioni intendono far acquisire allo studente la capacità di analizzare i sistemi urbani e territoriali, interpretare le relazioni che legano i processi di trasformazione della città e del territorio con le teorie e gli strumenti della disciplina urbanistica e individuare le modalità d’intervento e gli aspetti di carattere normativo che indirizzano la pianificazione urbanistica.
Nella seconda parte del laboratorio le lezioni frontali sono dedicate alla “scoperta” del fenomeno urbano nella sua attualità e alla trasmissione degli strumenti di analisi urbana necessari per progettare interventi consapevoli all’interno di contesti già urbanizzati con caratteristiche diverse: tessuti storici, periferie recenti, dispersione insediativa. Nella terza parte del laboratorio si metterà a punto la definizione concettuale del progetto urbano facendo riferimento alla cultura dei principali paesi europei e, nello specifico, di Italia e Francia.
Attraverso lo studio e l’analisi di alcuni casi esemplari si mettono in evidenza le dinamiche di elaborazione e gestione del progetto urbanistico. L'esperienza progettuale viene svolta su un'area di adeguate dimensione e posizione all'interno del sistema urbano di una o più città siciliane e conduce alla elaborazione di un progetto urbanistico.
Nella convinzione della necessità di superare il concetto di “libro di testo” e in considerazione dei temi trattati dal corso si indicano i seguenti testi quale orizzonte culturale di riferimento:
Bibliografia essenziale
1. AA.VV., Cerdà. Città e territorio, Institut d’Estudis Territorials – Università di Catania, Barcellona, 2002. [5-8, 13-14, 18-25]
2. G. ASTENGO, voce Urbanistica, Enciclopedia universale dell’arte
3. G. DATO (a cura di), L'urbanistica di Haussmann: un modello impossibile?, Officina, Roma 1995. [7-34]
4. G. DEMATTEIS, C. LANZA, Le città del mondo. Una geografia urbana, UTET, Torino, 2011, cap. 2 pp. 35-56 e cap. 3 pp. 57-81, cap. 11, pp. 179 – 203 e cap. 13 pp. 217 - 225
5. P. GABELLINI, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001
6. B. GABRIELLI, Il recupero della città esistente : saggi 1968-1992, Etas libri, Milano, 1993, [257-272]
7. K. LYNCH, Progettare la città. Milano, Etaslibri, 1990
8. P. INGALLINA P. (2001) Il progetto urbano, Franco Angeli, Milano, cap. 1, pp. 29 – 63
9. D. MANGIN, Ph. PANERAI, Projet urbain, Editions Parenthèses, Marseille, 1999, cap. 4 pp. 83 – 100 e cap. 7 pp. 139 – 162.
10. S. MUNARIN, V. MARTELLIANO (a cura di), Spazi, storie e soggetti del welfare. Sul ruolo delle politiche del welfare state nella costruzione della città, Gangemi Editore, Roma, 2012. pp. 9 - 24, 75 - 88, 131 - 142.
11. F. C. NIGRELLI, Percorsi del Progetto urbano in Francia e in Italia 1960-1997, Officina Edizioni, Roma, 1999, cap. 4, pp. 212 -241, conclusioni pp. 271 - 281
12. Ph. PANERAI, J. CASTEX, J. DEPAULE, Isolato urbano e città contemporanea, CittàStudi, Milano, 1981
13. C. RATTI con M. CLAUDEL, La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano, Giulio Einaudi editore, Torino 2017, cap. 1 pp. 5 – 12, cap. 2 pp. 13 – 19, cap. 3 pp. 20 – 29, cap. 4 pp. 33 – 40, cap. 5 pp. 41 – 50, cap. 7 pp. 65 - 74
14. M. RONCAYOLO, La città. Storia e problemi della dimensione urbana, Einaudi, Torino, 1988, cap. 1 pp. 11 – 24, cap. 2 pp. 25 – 39, cap. 4 pp. 55 - 66
15. B. SECCHI, Prima lezione di Urbanistica, Laterza, Roma-Bari, 2000
16. B. SECCHI, La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza Editore, Bari, 2013
17. B. ZANON, Territorio, ambiente, città. Vol. I: Temi, esperienze e strumenti dell’urbanistica contemporanea, Alinea Editrice, Firenze, 2008
Bibliografia di approfondimento
18. AA.VV. Projets urbains en France, Le Moniteur, Paris, 2002
19. P. COLAROSSI e A.P. LATINI, La progettazione urbana. Vol. 2, ilSole24ore, Milano, 2008, cap. 4 pp. 433 – 473, cap. 5 pp. 475 – 566
20. P. COLAROSSI e A.P. LATINI, La progettazione urbana. Vol. 3, ilSole24ore, Milano, 2008, cap. 3 pp. 94 – 158
Canale: M - Z
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MARTELLIANO VITO
( programma)
I contenuti del corso sono articolati in funzione degli obiettivi.
Nella prima parte del laboratorio le lezioni intendono far acquisire allo studente la capacità di analizzare i sistemi urbani e territoriali, interpretare le relazioni che legano i processi di trasformazione della città e del territorio con le teorie e gli strumenti della disciplina urbanistica e individuare le modalità d’intervento e gli aspetti di carattere normativo che indirizzano la pianificazione urbanistica.
Nella seconda parte del laboratorio le lezioni frontali sono dedicate alla “scoperta” del fenomeno urbano nella sua attualità e alla trasmissione degli strumenti di analisi urbana necessari per progettare interventi consapevoli all’interno di contesti già urbanizzati con caratteristiche diverse: tessuti storici, periferie recenti, dispersione insediativa. Nella terza parte del laboratorio si metterà a punto la definizione concettuale del progetto urbano facendo riferimento alla cultura dei principali paesi europei e, nello specifico, di Italia e Francia.
Attraverso lo studio e l’analisi di alcuni casi esemplari si mettono in evidenza le dinamiche di elaborazione e gestione del progetto urbanistico. L'esperienza progettuale viene svolta su un'area di adeguate dimensione e posizione all'interno del sistema urbano di una o più città siciliane e conduce alla elaborazione di un progetto urbanistico.
Nella convinzione della necessità di superare il concetto di “libro di testo” e in considerazione dei temi trattati dal corso si indicano i seguenti testi quale orizzonte culturale di riferimento:
Bibliografia essenziale
1. AA.VV., Cerdà. Città e territorio, Institut d’Estudis Territorials – Università di Catania, Barcellona, 2002. [5-8, 13-14, 18-25]
2. G. ASTENGO, voce Urbanistica, Enciclopedia universale dell’arte
3. G. DATO (a cura di), L'urbanistica di Haussmann: un modello impossibile?, Officina, Roma 1995. [7-34]
4. G. DEMATTEIS, C. LANZA, Le città del mondo. Una geografia urbana, UTET, Torino, 2011, cap. 2 pp. 35-56 e cap. 3 pp. 57-81, cap. 11, pp. 179 – 203 e cap. 13 pp. 217 - 225
5. P. GABELLINI, Tecniche urbanistiche, Carocci, Roma, 2001
6. B. GABRIELLI, Il recupero della città esistente : saggi 1968-1992, Etas libri, Milano, 1993, [257-272]
7. K. LYNCH, Progettare la città. Milano, Etaslibri, 1990
8. P. INGALLINA P. (2001) Il progetto urbano, Franco Angeli, Milano, cap. 1, pp. 29 – 63
9. D. MANGIN, Ph. PANERAI, Projet urbain, Editions Parenthèses, Marseille, 1999, cap. 4 pp. 83 – 100 e cap. 7 pp. 139 – 162.
10. S. MUNARIN, V. MARTELLIANO (a cura di), Spazi, storie e soggetti del welfare. Sul ruolo delle politiche del welfare state nella costruzione della città, Gangemi Editore, Roma, 2012. pp. 9 - 24, 75 - 88, 131 - 142.
11. F. C. NIGRELLI, Percorsi del Progetto urbano in Francia e in Italia 1960-1997, Officina Edizioni, Roma, 1999, cap. 4, pp. 212 -241, conclusioni pp. 271 - 281
12. Ph. PANERAI, J. CASTEX, J. DEPAULE, Isolato urbano e città contemporanea, CittàStudi, Milano, 1981
13. C. RATTI con M. CLAUDEL, La città di domani. Come le reti stanno cambiando il futuro urbano, Giulio Einaudi editore, Torino 2017, cap. 1 pp. 5 – 12, cap. 2 pp. 13 – 19, cap. 3 pp. 20 – 29, cap. 4 pp. 33 – 40, cap. 5 pp. 41 – 50, cap. 7 pp. 65 - 74
14. M. RONCAYOLO, La città. Storia e problemi della dimensione urbana, Einaudi, Torino, 1988, cap. 1 pp. 11 – 24, cap. 2 pp. 25 – 39, cap. 4 pp. 55 - 66
15. B. SECCHI, Prima lezione di Urbanistica, Laterza, Roma-Bari, 2000
16. B. SECCHI, La città dei ricchi e la città dei poveri, Laterza Editore, Bari, 2013
17. B. ZANON, Territorio, ambiente, città. Vol. I: Temi, esperienze e strumenti dell’urbanistica contemporanea, Alinea Editrice, Firenze, 2008
Bibliografia di approfondimento
18. AA.VV. Projets urbains en France, Le Moniteur, Paris, 2002
19. P. COLAROSSI e A.P. LATINI, La progettazione urbana. Vol. 2, ilSole24ore, Milano, 2008, cap. 4 pp. 433 – 473, cap. 5 pp. 475 – 566
20. P. COLAROSSI e A.P. LATINI, La progettazione urbana. Vol. 3, ilSole24ore, Milano, 2008, cap. 3 pp. 94 – 158
21. Ch. DEVILLERS, “Il progetto urbano”, in in Rassegna di Architettura e urbanistica, “Progetto urbano in Francia”, n. 110/111, ed. Kappa, Roma 2003, pp. 43-54
22. F. D’ORSO, Ecoquartiers, t. 2, ed Snal, Paris, 2014
23. B. HUET, “Il progetto urbano e la storia” in Rassegna di Architettura e urbanistica, “Progetto urbano in Francia”, n. 110/111, ed. Kappa, Roma 2003, pp. 38-42
24. P. LA GRECA, Interventi nella città consolidata: casi francesi e italiani a confronto. Documenti del DAU n. 14, Gangemi Editore, Roma, 1996
25. C. MORENO, Vie urbaine et proximité à l’heure du Covid-19, Et Après? n. 30, Éditions de L'Observatoire, Paris, 2020
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12
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ICAR/21
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144
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1016437 -
LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA E URBANA
Canale: A - L
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NAVARRA MARCO
( programma)
Nel primo semestre si procederà ad una preparazione di base sui fondamenti del progetto architettonico e urbano attraverso lezioni ed esercizi elementari. Nel secondo semestre si elaborerà un progetto finale che, a partire dalle ipotesi prima illustrate, proponga una strategia, definisca alcuni scenari, e gli elementi di una concettualizzazione coerente sviluppando azioni progettuali misurate e tecnicamente controllate. Per strategia si intende la predisposizione di alcune mosse tra di loro interrelate anche appartenenti a piani di riflessione differenti; per scenario si intende la formulazione di ipotesi sulle trasformazioni future e sulle loro possibili conseguenze; per concettualizzazione si intende uno sforzo di astrazione che uscendo da una logica di problem solving valuti le implicazioni generali delle questioni affrontate; per azioni progettuali si intende la rappresentazione in scala adeguata di interventi che modificano lo stato fisico dei luoghi. Strategia, scenari concettualizzazioni e azioni non sono da intendersi come operazioni allineate entro un processo deduttivo: anche se può essere utile interrogarsi su alcuni possibili scenari prima di progettare azioni specifiche, le diverse operazioni mantengono una notevole indipendenza, pur valutando le relazioni che si stabiliscono tra le diverse operazioni ed ipotesi; ciascuna di esse richiede di scegliere entro tipi diversi di descrizioni e di ricognizioni, entro differenti forme di rappresentazione e l’utilizzo di scale differenti: nel loro insieme queste operazioni costituiscono il progetto architettonico e urbano.
Lupano Mario, Emanueli Luca , Navarra Marco, Lo-Fi - Architecture as curatorial practice, Marsilio, Venezia 2010; R. Koolhaas, Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet, Macerata 1999. Navarra Marco, In Walkaboutcity 2.0. Architecture geologiche e faglie del tempo, Lettera Ventidue, Siracusa 2012. Navarra Marco, Terre Fragili, Lettera Ventidue, Siracusa 2017. Navarra Marco, Le città di Robert Adam, Lettera Ventidue, Siracusa 2018. Navarra Marco, Dell’Informe. Piccola filosofia pratica per l’architettura. vol.1 Implosioni, Lettera Ventidue, Siracusa 2021. Haraway Donna, CHTHULUCENE. Sopravvivere su un pianeta infetto, Produzioni Nero, Roma 2019. Morton Timothy, Noi, esseri ecologici, Laterza, Bari-Roma 2018.
Canale: M - Z
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FOTI FABRIZIO
( programma)
Nel primo semestre si procederà ad una preparazione di base sui fondamenti del progetto architettonico e urbano attraverso lezioni ed esercizi elementari ed all’approfondimento monografico di alcuni casi studio esemplari.
Momento centrale della didattica della prima parte del corso sarà, soprattutto, un ciclo di attività in esterno programmate (RICOGNIZIONIa mano libera), alternate ad attività di laboratorio in aula di approfondimento dei temi trattati durante le attività in esterno. Nel corso delle ricognizioni e del laboratorio, verrà richiesta l’elaborazione di unCARNET DE VOYAGE, un “quaderno di bordo” che raccoglierà tutti i materiali e le riflessioni utili per le esercitazioni. IlCARNET DE VOYAGEè un taccuino da disegno, di formato assimilabile ad un A5 orizzontale, con copertina rigida, in cui lo studente dovrà raccogliere le proprie annotazioni grafiche e scritto-grafiche, oltre che delleLETTERE ALL’ARCHITETTO.
Il lavoro sui disegni e sulle lettere raccolte nelCARNET DE VOYAGEè singolo.
Nel secondo semestre si elaborerà un progetto finale che, a partire dalle prime intuizioni elaborate nel corso delle “RICOGNIZIONIa mano libera”, proponga unastrategia, definisca i caratteri salienti di un inedito o risignificato scenario urbano, per mezzo di elaborazioni progettualimisurate e tecnicamente controllate.
Perstrategiasi intende la predisposizione di alcune mosse tra di loro interrelate anche appartenenti a piani di riflessione differenti; perscenariosi intende la formulazione di ipotesi sulle trasformazioni future e sulle loro possibili conseguenze; perazioni progettualisi intende la rappresentazione in scala adeguata di interventi che modificano lo stato fisico dei luoghi.
Bibliografia essenziale
Saggi sull’architettura
Quatremére de Quincy, C.,Dizionario Storico dell’Architettura. Le Voci Teoriche, a cura di Valeria Farinetti e George Teyssot, edizione italiana a cura di Marsilio, 1985. Le Corbusier,Vers Une Architecture, Crés, Paris 1923, 1°ediz. Italiana:Verso una Architettura, a cura di Pier Luigi Cerri e Pier Luigi Nicolin, “I Marmi” 1976, Longanesi, Milano, 2004. Loos, A.,Parole nel vuoto,edizione italiana a cura di Adelphi, Milano, 1992. Aalto, A.,Idee di Architettura. Scritti scelti 1921-1968,edizione italiana a cura di Zanichelli Editore, 1987, Bologna. Ludwig Mies van der Rohe,Gli scritti e le parole, a cura di Vittorio Pizzigoni, Piccola Biblioteca Einaudi, Torino, 2010. Frampton, K.,Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo,edizione italiana a cura di Skira editore, Milano, 2005. Marti Aris,C.,La centina e l’arco. Pensiero, teoria, progetto in Architettura,edizione italiana a cura di Christian Marinotti Editore, Milano, 2007. Moneo, R.,Inquietudine teorica e strategia progettuale nell’opera di otto architetti contemporanei, prima edizione italiana Electa, Milano, 2005. Venezia, F.,Che cosa è l’architettura. Lezioni, conferenze, un intervento,Mondadori-Electa edizioni, Milano, 2011. Campo, Baeza,L’idea costruita, edizione italiana a cura di Alessandro Mauro, LetteraVentidue edizioni, Siracusa, 2012.
Saggi sull’architettura, la città, il contesto
Rossi, A.,L’Architettura della Città,ristampaCittàStudiEdizioni, Torino, 1995. Schulz, C. N.,Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura,edizione Mondadori - Electa (Collana Documenti di Architettura), Milano, 1979. Venturi, R.,Complessità e Contraddizioni nell’Architettura,traduzione italiana a cura di edizioni Dedalo, Bari, 1980. K. Lynch,Progettare la città, Etaslibri, Milano, 1990. Marti Aris, C.,Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura,edizione italiana a cura di CittàStudiEdizioni, Novara, 1994. Siza, A.,Immaginare l’evidenza,edizione italiana a cura di Editori Laterza, Bari, 1998. Monestiroli,A.,L’Architettura della Realtà, Umberto Allemandi & C. editore, Torino, 2004. Rowe, C., Kotter, F.,Collage City, The MIT Press, Cambridge Mass, 2010. Koolhaas, R.,Deliorious New York,edizione italiana a cura diElecta, Milano, 2004.
Bibliografia di approfondimento
RICOGNIZIONIa mano liberaIMetodi e strumenti operativi
GRESLERI, G.,Le Corbusier. Viaggio in Oriente, ed. Marsilio E FONDATION LE CORBUSIER, 1984. Ruskin, J.,Elementi del disegno, ed. italiana ADELPHI, Milano, 2013. Foti, F.,La Via del disegno, LetteraVentidue Edizioni, Siracusa, 2016. Cullen, G.,Townscape, The Architectural press, London, 1961. AA.VV., NUMERO MONOGRAFICO SU LE CORBUSIER, “CASABELLA”, N° 531-32, GEN-FEB 1987. Cacciatore, F.,Afferrare lo spazio. Dispositivi, pratiche e strumenti per un approccio tridimensionale al progetto di architettura, LetteraVentidue editore, Siracusa, 2021.
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12
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ICAR/14
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144
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
1001008 -
TEORIA E STORIA DEL RESTAURO
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6
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ICAR/19
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48
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
Gruppo opzionale:
TECNOLOGIE DEL RECUPERO EDILIZIO (ITA - ENG) - (visualizza)
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1000988 -
TECNOLOGIE DEL RECUPERO EDILIZIO
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CANTONE FERNANDA
( programma)
Il Recupero edilizio, pratica che nasce dalla maggiore considerazione per il patrimonio edificato, da un benessere generale e da esigenze di innovazione tecnologica, è un processo unico che riguarda un progetto di trasformazione, una modificazione finalizzata al recupero della memoria. Vi è quindi un solo campo entro il quale i processi di trasformazione devono essere attivati, quello della conservazione che investe l’intera gamma degli interventi, dalla conservazione totale all’innovazione più spinta e ciò che li unifica è la scelta metodologica: il tema dell’identità urbana e storica. Per raggiungere questo fine è indispensabile articolare un processo di conoscenza, processo diagnostico a tutti gli effetti, che individua patologie, guasti, degradi, cause e agenti.
La tecnologia, in questo contesto, attiva il processo di intervento attraverso l’acquisizione di informazioni e ne gestisce i flussi attraverso il processo della conoscenza. Tecnica e tecnologia sono gli strumenti per una ideazione consapevole del progetto di recupero; esso viene governato attraverso il rapporto conservazione - trasformazione in funzione delle esigenze dell’utenza e viene esplicitato attraverso una serie di indicazioni e scenari di progetto, dedotti dal processo conoscitivo.
La necessità di limitare le trasformazioni impone al progetto di recupero di riferire le azioni a parametri in grado non solo di identificare l’’unicità’ del bene in oggetto, ma anche di garantire le capacità di integrare i nuovi scenari al preesistente, attraverso il controllo del processo di trasformazione/conservazione. In questo caso, la cultura del recupero si è espressa affermando che, se da una parte è necessario verificare il contesto e l’oggetto dell’intervento, dall’altra, soprattutto in Italia, i processi di recupero sono governati dalla possibilità di definizione degli esiti culturali, sociali ed economici,
«legati indissolubilmente ai saperi ed alle convinzioni, alla conoscenza ed al sentire l’intero ed assai ampio territorio dell’architettura. È infatti esso, in tutte le sue denotazioni scientifiche, tecniche, culturali, architettoniche e ingegneristiche, sociali, storiche, economiche, produttive che alimenta con la sua storia e cultura composita e politecnica ogni azione di conservazione e trasformazione del nostro ambiente e ne denota ogni significato e rappresentazione»[i]
1 - Augè M.Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri, Torino, 2004.
2 - Augè M.Che fine ha fatto il futuro?Eleuthera,
3 -*Castagneto, F. Fiore, V. (a cura di),Recupero, valorizzazione, manutenzione nei centri storici, LetteraVentidue, Siracusa 2013(pp.50-57)
4 - Castagneto, F.Rigenerare le città del Mediterraneo, LetteraVentidue, Siracusa, 2013(tutto il testo escluse pp.12-21)
5 - Di Giulio, R. et altri. Paesaggi periferici. Strategie di rigenerazione urbana.Macerata : Quodlibet, 2013 (pp. 77-17; 118-123)
6 - Caterina G. (a cura di),Il recupero degli infissi, UTET, Torino, 1995.
7 - Di Battista V.,Ambiente costruito. Un secondo paradigma, Alinea, Firenze, 2006(pp.67-165, capitoli 3-4-5-6).
8 - Fiore V.,La manutenzione dell’immagine urbana, Maggioli, Rimini, 1997(pp.65-107).
9 - *Gasparoli P., Talamo C.,Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito, Alinea, Firenze, 2006 [pp. 19-38 (cap. 1), pp.75-102 (cap. 4), pp.103-125 (cap. 5), pp.129-135 e 140-150(cap. 6), pp. 153-173 (cap. 7)].
10 - Pinto M.R.,Il Riuso Edilizio, UTET, Torino, 2004.
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6
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ICAR/12
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48
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
9794425 -
BUILDING REHABILITATION TECHNOLOGIES
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CANTONE FERNANDA
( programma)
Il Recupero edilizio, pratica che nasce dalla maggiore considerazione per il patrimonio edificato, da un benessere generale e da esigenze di innovazione tecnologica, è un processo unico che riguarda un progetto di trasformazione, una modificazione finalizzata al recupero della memoria. Vi è quindi un solo campo entro il quale i processi di trasformazione devono essere attivati, quello della conservazione che investe l’intera gamma degli interventi, dalla conservazione totale all’innovazione più spinta e ciò che li unifica è la scelta metodologica: il tema dell’identità urbana e storica. Per raggiungere questo fine è indispensabile articolare un processo di conoscenza, processo diagnostico a tutti gli effetti, che individua patologie, guasti, degradi, cause e agenti.
La tecnologia, in questo contesto, attiva il processo di intervento attraverso l’acquisizione di informazioni e ne gestisce i flussi attraverso il processo della conoscenza. Tecnica e tecnologia sono gli strumenti per una ideazione consapevole del progetto di recupero; esso viene governato attraverso il rapporto conservazione - trasformazione in funzione delle esigenze dell’utenza e viene esplicitato attraverso una serie di indicazioni e scenari di progetto, dedotti dal processo conoscitivo.
La necessità di limitare le trasformazioni impone al progetto di recupero di riferire le azioni a parametri in grado non solo di identificare l’’unicità’ del bene in oggetto, ma anche di garantire le capacità di integrare i nuovi scenari al preesistente, attraverso il controllo del processo di trasformazione/conservazione. In questo caso, la cultura del recupero si è espressa affermando che, se da una parte è necessario verificare il contesto e l’oggetto dell’intervento, dall’altra, soprattutto in Italia, i processi di recupero sono governati dalla possibilità di definizione degli esiti culturali, sociali ed economici,
«legati indissolubilmente ai saperi ed alle convinzioni, alla conoscenza ed al sentire l’intero ed assai ampio territorio dell’architettura. È infatti esso, in tutte le sue denotazioni scientifiche, tecniche, culturali, architettoniche e ingegneristiche, sociali, storiche, economiche, produttive che alimenta con la sua storia e cultura composita e politecnica ogni azione di conservazione e trasformazione del nostro ambiente e ne denota ogni significato e rappresentazione»[i]
1 - Augè M.Rovine e macerie. Il senso del tempo, Bollati Boringhieri, Torino, 2004.
2 - Augè M.Che fine ha fatto il futuro?Eleuthera,
3 -*Castagneto, F. Fiore, V. (a cura di),Recupero, valorizzazione, manutenzione nei centri storici, LetteraVentidue, Siracusa 2013(pp.50-57)
4 - Castagneto, F.Rigenerare le città del Mediterraneo, LetteraVentidue, Siracusa, 2013(tutto il testo escluse pp.12-21)
5 - Di Giulio, R. et altri. Paesaggi periferici. Strategie di rigenerazione urbana.Macerata : Quodlibet, 2013 (pp. 77-17; 118-123)
6 - Caterina G. (a cura di),Il recupero degli infissi, UTET, Torino, 1995.
7 - Di Battista V.,Ambiente costruito. Un secondo paradigma, Alinea, Firenze, 2006(pp.67-165, capitoli 3-4-5-6).
8 - Fiore V.,La manutenzione dell’immagine urbana, Maggioli, Rimini, 1997(pp.65-107).
9 - *Gasparoli P., Talamo C.,Manutenzione e Recupero. Criteri, metodi e strategie per l’intervento sul costruito, Alinea, Firenze, 2006 [pp. 19-38 (cap. 1), pp.75-102 (cap. 4), pp.103-125 (cap. 5), pp.129-135 e 140-150(cap. 6), pp. 153-173 (cap. 7)].
10 - Pinto M.R.,Il Riuso Edilizio, UTET, Torino, 2004.
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6
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ICAR/12
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48
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Attività formative caratterizzanti
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