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ISTITUZIONI DI MATEMATICHE
Canale: A - L
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RAGUSA GIORGIO
( programma)
I) Insiemi, funzioni e numeri. Insiemistica “ingenua”: insiemi, sottoinsiemi, appartenenza e inclusione. Operazioni insiemistiche: unione, intersezione e proprietà. Concetto di funzione fra insiemi di natura qualsiasi. Dominio ed immagine di una funzione. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive. Insiemi numerici: numeri naturali, interi, razionali, reali, complessi. Enunciati dei teoremi fondamentali dell\'aritmetica e dell\'algebra. Dimostrazione dell\'esistenza di numeri irrazionali. Somma dei primi n numeri naturali non nulli. Coefficienti binomiali e cenni di combinatoria: disposizioni, permutazioni e combinazioni semplici e con ripetizione.II) Richiami di algebra elementare. Equazioni algebriche di primo e secondo grado ad una incognita. Alcune equazioni di ordine superiore al secondo. Operazioni sui numeri reali; potenze e radicali, esponenziali e logaritmi: proprietà. Equazioni esponenziali e logaritmiche. Disuguaglianze fra numeri reali. Disequazioni razionali intere in una variabile. Disequazioni fratte e disequazioni irrazionali. Disequazioni con il valore assoluto. Disequazioni esponenziali e logaritmiche. Circonferenza goniometrica. Funzioni seno, coseno, tangente e cotangente. Identità fondamentali. Equazioni e disequazioni goniometriche elementari. Alcune equazioni e disequazioni goniometriche non elementari.III) Funzioni reali di variabile reale. Grafici delle funzioni reali di variabile reale elementari. Funzioni limitate, simmetriche, monotone, periodiche. Intervalli sull’asse reale. Massimo e minimo di un insieme numerico, estremo inferiore ed estremo superiore. Intorni di un punto. Punto di accumulazione e punto isolato. Punto interno ad un insieme, punto esterno e di frontiera. Definizione topologica di limite, continuità, asintoti: unicità del limite, permanenza del segno e confronto, calcolo di limiti e forme indeterminate. Limiti destri e sinistri, asintoti verticali, orizzontali ed obliqui. Funzioni discontinue. Funzioni “trasformate” mediante il valore assoluto. Funzioni composte, funzioni invertibili e funzioni inverse. Funzioni continue. Teoremi degli zeri, di Weierstrass e dei valori intermedi. Limiti notevoli.IV) Successioni e serie numeriche. Definizione di successione come caso particolare di funzione. Successioni ricorsive. Frazione continua, successione di Fibonacci, sezione aurea di un segmento e rettangolo aureo. Serie numeriche. Serie armonica, serie geometrica, serie telescopiche. I paradossi di Zenone. Serie a termini non negativi. Convergenza e convergenza assoluta. Cenni sui frattali.V) Calcolo differenziale per funzioni di una variabile. Concetto di derivata. Interpretazione geometrica della derivata e applicazioni. Calcolo delle derivate delle funzioni elementari. Punti angolosi e cuspidi. Derivabilità e continuità. Algebra delle derivate e derivata di una funzione composta. Derivata di una funzione inversa. Il teorema di de l’Hospital. Massimi e minimi relativi, teorema di Fermat . I teoremi di Rolle e di Lagrange. Intervalli di monotonia per funzioni derivabili. Ricerca dei punti di massimo e minimo relativo. Differenziale e approssimazione lineare. Derivate di ordine superiore. Formula di Taylor-Mac Laurin del secondo ordine. Concavità e convessità. Flessi. Determinazione del grafico di una funzione. Formula di Taylor di ordine n. Serie di Taylor e serie esponenziale.VI) Elementi di geometria analitica nel piano e nello spazio. Coordinate cartesiane e polari nel piano. Distanza di due punti. Equazione di una retta. Parallelismo ed ortogonalità tra rette. Posizione reciproca fra due rette nel piano e sistemi lineari. Il piano proiettivo: punti impropri e retta impropria. Classificazione delle coniche: circonferenza, ellisse, parabola e iperbole. Cenni di geometria analitica spaziale: Coordinate cartesiane, cilindriche e sferiche. Parallelismo ed ortogonalità nello spazio. Punti, rette e piani nello spazio.VII) Integrazione indefinita e definita. Primitive di funzioni, integrale indefinito. Metodi di integrazione elementare indefinita: per decomposizione in somma, per parti, per sostituzione, per le funzioni razionali fratte, per alcune classi di funzioni trascendenti. Integrabilità e integrale secondo Riemann: proprietà. Integrali definiti. Teorema della media. Funzione integrale e teorema fondamentale del calcolo integrale.Integrazione numerica: metodo dei rettangoli. Integrali generalizzati: integrali di funzioni discontinue, integrali di funzioni non limitate e criteri di integrabilità. Integrazione su intervalli illimitati e criteri di integrabilità. Applicazioni: calcolo di aree di regioni piane, di volumi, determinazione del baricentro di figure piane.
S. GRECO, B. MATARAZZO, S. MILICI, Matematica generale, G. GIAPPICHELLI, Torino. M. GIONFRIDDO, Istituzioni di Matematiche, TRINGALI, Catania. M. GIONFRIDDO, B. MATARAZZO, S. MILICI, Esercitazioni di matematiche, CULC, Catania, 1996 C.D. PAGANI, S. SALSA, Matematica, ZANICHELLI. S. SALSA, A. SQUELLATI, Esercizi di Matematica (Calcolo infinitesimale e algebra lineare), Vol.1, ZANICHELLI P. MARCELLINI, C. SBORDONE, Istituzioni di matematica e applicazioni, LIGUORI, Napoli. P. MARCELLINI, C. SBORDONE, Esercitazioni di matematica, Vol. 1 ( parte I e II) , LIGUORI, Napoli.
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MAT/05
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Attività formative di base
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STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA
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VITA MARIA
( programma)
1) Excursus storico sulle principali correnti del XX secolo (supportate da immagini) con particolari attenzione ai seguenti temi:a) Momenti e aspetti di primitivismo nella prima parte del Novecento e nella Performance.b) Gli anni ’70: ripercussioni di un periodo nevralgico2) Fotografia per l’architettura:a) corso laboratoriale; *b) sintetica premessa storica sul cammino della fotografia* E’finalizzato alla lettura critica dell’opera architettonica in rapporto alla sua resa fotografica scientifica. Ciò, sulla base di una sintesi dei caratteri linguistici dell’opera che agevoli un racconto fotografico capace di unire oggettività documentaria e personale punto di vista, in modo da ottenere la restituzione fotografica non di singole immagini ma di un unico corpus.Sono previste sei fasi: a) nozioni di tecnica della fotografia di architettura e di visione fotografica; b) ricerca sulla storia del manufatto architettonico scelto dallo studente; c) fotografie in esterni e interni dell’oggetto scelto; d) commento sulla propria esperienza laboratoriale; e) verifica del lavoro svolto; )Edifici in Siracusa concordati con gli studenti: - Duomo - Chiesa di San Giovanni alle Catacombe – Palazzo del Senato - Castello Maniace – Palazzo Bellomo – Palazzo dell’Arcivescovado – Santuario della Madonna delle Lacrime Teatro Greco di Siracusa.
-R. Lambert, Il novecento, Cambridge University Press e Leonardo Editore, Milano 1989 -M. Vita, Il primitivo e l’arte nelle avanguardie storiche, Edizioni Nuove Scritture, Milano, 2012 -C. Strano, Gli anni Settanta, Edizioni Skira, Milano, 2005 -M. Vita, Le albe della fotografia. Dalla nascita al digitale, 2011 Edizioni Rose is a Rose 2010
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L-ART/03
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Attività formative affini ed integrative
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INGLESE
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POLOPOLI VALERIA
( programma)
ObiettiviIl corso è finalizzato al consolidamento e potenziamento delle competenze in Lingua Inglese con particolare riferimento agli aspetti grammaticali, morfologici, lessicali relativi al livello B2 upper-intermediate del Common Europen Framework of Reference for Languages, alle abilità di comprensione e produzione orale e scritta (ascoltare/listening, parlare/speaking, leggere/reading, scrivere/writing) e alla riflessione linguistica su argomenti specifici relativi al corso di laurea in Architettura. Il corso mira, specificamente, a fornire agli studenti le adeguate competenze linguistiche per comunicare in inglese usando in maniera appropriata un inglese tecnico e specialistico (E.S.P.: English for Architecture).Livello degli studenti in ingresso: A2. Livello atteso in uscita: B2 upper-intermediate.a) Contenuti della parte del corso relativa a General EnglishGRAMMATICA INGLESE:Elementi di foneticaPronomi personali soggettoArticolo determinativo e indeterminativoPlurale dei sostantivi regolari e irregolari,sostantivi numerabili e non numerabiliAggettivi e pronomi dimostrativi Pronomi personali complementoPreposizioni sempliciI partitivi semplici e compostiAggettivi possessiviGenitivo sassoneDoppio genitivoPronomi possessiviNumeri cardinali e ordinaliL’oraLa dataPreposizioni di tempoWh questionPronomi riflessivi e pronomi reciprociDoppio accusativoAvverbi di frequenza e di modoPronomi relativiComparativi di maggioranza, minoranza e uguaglianza; superlativo relativo e assolutoConnettivi di tempo, condizione, dubbio, scopo, modoVERBI – forma affermativa, negativa, interrogativa e interro-negativa: Ausiliari – to be e to haveUso del verbo to do Modali – can, could, may, might, will, would, shall, should, must, ought toVerbi regolari e irregolariVerbi frasaliTEMPI VERBALI:Presente semplicePresent continuousPassato semplicePresent perfect simplePresent perfect continuous e forma di durataTo be used to, to get used to, used toPast perfect simplePast perfect continuousFuturo sempliceTo be going toPeriodo ipotetico 1°, 2° e 3° tipob) Contenuti della parte del corso relativa a English for ArchitectureINTRODUCTION:Seven good reasons to take up Architecture as a profession.The Architect as ‘homo universalis’.Architecture topical glossary.The Anatomy of a House.THE GRAMMAR OF CLASSICAL ARCHITECTURE:How to describes in English different types of domes, columns, towers, arches and arcades, doorways, windows, pediments and gables, roofs, vaulting, stairways.ARCHITECTURAL STYLES FROM ANCIENT GREECE TO REGENCY ARCHITECTURE:Greek Architecture, Roman Architecture, Romanesque Architecture, Gothic Architecture, Renaissance Architecture, Baroque Architecture, Neoclassicism, Regency Architecture.DESCRIBING IN ENGLISH MODERN ARCHITECTURE:F. Loyd Wright: design and construction of Kaufmann Residence,W. Gropius and the Bauhaus architecture,Le Courbusier: the revolutionary architectural vision of Ville Savoye.A. Aalto: the humanizing of architecture and the language of Functionalism.A. Gaudi and the Art Nouveau.A CASE STUDY : Describing in English A. Gaudi’s Park GuellTestiE. Jordan, P. Fiocchi, Grammar Files From elementary to upper intermediate, Trinity Whitebridge, 2011 (per le esercitazioni in aula).M. Swan, C. Walter, D. Bertocchi, The Good Grammar Book for Italian Students, Oxford U.P., ultima edizione oppure R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge, Cambridge University Press, ultima edizione (grammatica di riferimento).I testi relativi ai contenuti del corso English for Architecture (ed ulteriore materiale didattico) saranno forniti dalla docente nel corso delle lezioni.Modalità di svolgimento del corsoIl corso è organizzato in lezioni frontali ed esercitazioni linguistiche nelle quali gli studenti allenano e rafforzano le quattro abilità linguistiche. Attraverso il dialogo, la lettura, la traduzione, l’ascolto e gli esercizi di grammatica e di vocabolario, essi riconoscono e reimpiegano le strutture grammaticali e sintattiche presentate; riconoscono e utilizzano in modo adeguato il lessico settoriale presente nei testi affrontati; si confrontano con testi reali.Valutazione / assessmentGli studenti vengono valutati anche in itinere attraverso prove specifiche intermedie: test, esercitazioni, listening activities. Modalità di svolgimento dell’esame finale L’esame finale è individuale. Gli studenti frequentanti, che hanno svolto le prove in itinere, esporranno in lingua inglese i topics affrontati in aula. Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente.
E. Jordan, P. Fiocchi, Grammar Files From elementary to upper intermediate, Trinity Whitebridge, 2011 (per le esercitazioni in aula).
M. Swan, C. Walter, D. Bertocchi, The Good Grammar Book for Italian Students, Oxford U.P., ultima edizione oppure R. Murphy, English Grammar in Use, Cambridge, Cambridge University Press, ultima edizione (grammatica di riferimento).
I testi relativi ai contenuti del corso English for Architecture (ed ulteriore materiale didattico) saranno forniti dalla docente nel corso delle lezioni.
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Per la prova finale e la lingua straniera (art.10, comma 5, lettera c)
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LABORATORIO DI PROGETTO 1
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RAPPRESENTAZIONE 1
Canale: 1
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DOTTO EDOARDO
( programma)
Il modulo di Rappresentazione del Laboratorio di Progetto 1 ha come obbiettivo quello di rendere l’allievo consapevole delle potenzialità sottese dal mezzo grafico per l’analisi, la prefigurazione e la comunicazione dell’Architettura, permettendogli di esplorare in modo estensivo le tecniche e le modalità del disegno di architettura. L’esercizio costante ed assiduo è l’unico mezzo per potere giungere a tale obbiettivo e per questo motivo si prevede una condizione di immersione totale nella pratica grafica.Il disegno rappresenta lo strumento elettivo del fare architettura e da sempre costituisce il mezzo attraverso il quale si dispiega il pensiero progettuale.Con la certezza che la pratica dell’architettura debba fondarsi in primo luogo sulla chiara conoscenza degli strumenti tecnici e concettuali del disegno tradizionale, a scopo formativo, per i primi mesi è escluso l’uso del disegno assistito dal computer. Piuttosto si utilizzano solo tecniche manuali e materiali elementari: matite, pastelli colorati, compasso, gomma, riga e squadre. L’acquisizione di una tecnica di base e di una manualità raffinata consentirà, nel prosieguo degli studi e nella pratica professionale, di apprezzare ed utilizzare al meglio, con la più piena consapevolezza gli strumenti offerti dalla moderna tecnologia.Gli argomenti trattati sono i seguenti:Costruzioni geometriche elementari. In questa parte del corso lo studente è condotto alla scoperta delle più utili costruzioni geometriche allo scopo di acquisire una manualità di base e di appropriarsi degli strumenti fondamentali per l’analisi grafica e l’indagine sulla forma architettonica. Lo studio si conclude con la realizzazione della copia di un complesso schema geometrico islamico, con l’intento di mostrare come, nel disegno geometrico, copiare, capire e disegnare siano normalmente operazioni contestuali. In totale si disegnano 60 costruzioni ed una tavola finale.Rapporti notevoli. L’architettura storica sovente si fonda su strutture geometriche e proporzionali desunte dall’applicazione dei rapporti armonici e dei rapporti notevoli. Per consentire allo studente di acquisire un ulteriore strumento di conoscenza e di indagine della forma costruita, si studiano l’origine e l’applicazione dei 19 rapporti armonici fondamentali e si svolge un esercizio di indagine e riconoscimento degli stessi in un’architettura storica.Disegno tecnico. La comunicazione della forma architettonica avviene in primo luogo attraverso il disegno. Per evitare ogni forma di ambiguità, lo studente deve acquisire un bagaglio linguistico convenzionale che metta al riparo da fraintendimenti, sia nelle comunicazioni tra specialisti che nella pratica di cantiere.Proiezioni ortogonali. Il disegno della pianta, dei prospetti e delle sezioni di un’architettura si inscrive nell’ambito del metodo delle doppie proiezioni ortogonali (o metodo di Monge). Lo studente impara fin dai primi giorni di laboratorio a visualizzare mentalmente e a riprodurre graficamente qualsiasi architettura con questa modalità, facendo riferimento ad un minimo impianto teorico, supportato dall’esercizio continuo.Assonometria. Le proiezioni assonometriche consentono di rappresentare un’architettura in modo da riconoscerne sia le proprietà metriche che quelle spaziali. Nel laboratorio si svolge un esercizio continuo di ‘costruzione’ delle immagini in assonometria, utilizzandone le tre varianti più diffuse. Anche in questo caso si riduce al minimo indispensabile l’impianto teorico.Prospettiva. Lo studio della prospettiva lineare, consente di sviluppare la sensibilità per i volumi e per lo spazio, rendendo possibile la prefigurazione della forma architettonica. La capacità di usare lo sguardo con lucidità e consapevolezza non può prescindere da una assidua applicazione alla pratica della prospettiva. Lo studente viene guidato alla realizzazione di circa 20 tavole di difficoltà progressiva.Ombre. L’evoluzione naturale della perizia acquisita con la prospettiva è la verifica dell’effetto della luce sui volumi nello spazio. Attraverso lo studio geometrico ed applicativo delle ombre, lo studente acquisterà una più fine sensibilità alla relazione tra luogo ed architettura. Lo studente viene guidato alla realizzazione di circa 20 tavole di difficoltà progressiva.Ordini di architettura. Gli ordini costituiscono uno degli elementi di linguaggio fondativi per l’architettura, almeno fino alla metà del secolo scorso. Data l’importante ricaduta che la conoscenza corretta degli ordini dispiega, sia in ambito formativo che nella pratica del restauro, se ne ritiene indispensabile la conoscenza.Volte ed archi. Lo studio della geometria degli archi e delle strutture voltate consente allo studente di esercitarsi nell’applicazione dei metodi di rappresentazione e di sviluppare la propria sensibilità verso la natura spaziale di parecchie architetture.Non esiste ancora oggi strumento che sia connaturato ai meccanismi della riflessione critica e della attività creativa più del disegno a mano libera. Ciascuno studente, fin dal primo giorno di lezione, vi dedica il massimo impegno con lo scopo di integrare in modo profondo l’acume visivo, la scioltezza grafica e le capacità di visualizzazione mentale.Modalità d’esame. Un impegno esteso e continuo come quello del laboratorio di Progetto consente di giungere all’esame finale avendo a disposizione tutti gli elementi per una serena valutazione degli allievi. L’esame, in fondo, viene ‘costruito’ giorno per giorno, attraverso le esercitazioni, la frequenza alle lezioni e lo svolgimento delle prove in itinere. Durante l’esame finale si verificano l’impegno profuso e i miglioramenti raggiunti dagli allievi controllando tutte le tavole realizzate nel corso dell’anno (circa ottanta) e le tavole finali (cinque in tutto). L’esame orale riguarda la verifica della profonda conoscenza da parte dell’allievo delle costruzioni geometriche e degli ordini architettonici.
-AA. VV., Teorie e metodi del disegno, a cura di M. Borgherini, Venezia 1994. -G. Boidi Trotti, I cinque ordini del Vignola ossia Manuale di disegno architettonico, Torino 1899. -M. Borgherini, Dal disegno alla scienza della rappresentazione, Venezia 2005. -R. De Rubertis, Il disegno dell’architettura, Roma 2002. -M. Docci, Manuale di disegno architettonico, Roma - Bari 1985. -E. Dotto, Costruzioni geometriche. 60 esercizi di tracciamento con la riga ed il compasso, Siracusa 2007. -E. Dotto, Il disegno degli ovali armonici, Catania 2002. -E. Dotto, Introduzione all’analisi grafica. Una nota didattica, Siracusa 2008. -P. Francastel, Lo spazio figurativo dal Rinascimento al Cubismo, Torino 1960. -S. Ings, Storia naturale dell’occhio, Torino 2008. -Lotus. Rivista trimestrale di architettura, n. 68, Milano, marzo 1991. -A. Palladio, I quattro libri dell’architettura, Venezia 1570 (rist. anastatica Milano 1980). -E. Panofsky, La prospettiva come forma simbolica, Milano 1988. -L. Quaroni, Progettare un edificio. Otto lezioni di architettura, Milano 1977, in particolare la lezione sesta, La geometria dell’architettura, pp. 146-194. -I. Stewart, Che forma ha un fiocco di neve?, Torino 2003. -J. Summerson, Il linguaggio classico dell’architettura, Torino 1970. -V. Ugo, Fondamenti della rappresentazione architettonica, Bologna 1994. -E. Viollet-Le-Duc, Storia di un disegnatore. Come si impara a disegnare, a cura di F. Bertan, Venezia 1992.
Canale: 2
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VALENTI RITA MARIA
( programma)
Scopo dell'insegnamento è quello di educare l'allievo alla scelta critica e all'uso corretto e consapevole dei metodi geometrici di rappresentazione dell'architettura e dell'ambiente, al fine di esprimere sul foglio e con proprietà di linguaggio ogni esperienza spaziale appartenente sia alla cultura del rilievo che del progetto. In particolare lo studio della geometria descrittiva è inteso come processo criticamente rigoroso e necessario per la conoscenza dello spazio e delle forme architettoniche, oltre che per la loro rappresentazione e impegna gli allievi in un corso di didattica e ricerca, affrontando in maniera sistematica lo studio della Scienza della rappresentazione.Consapevole che la specificità della rappresentazione grafica si pone come linguaggio visivo del pensiero spaziale, l'insegnamento rivolge la sua attenzione disciplinare all'apprendimento di criteri proiettivi che consentono di gestire il continuo passaggio dallo spazio al piano e viceversa attraverso l'individuazione di "forme e relazioni spaziali" che configurano l'oggetto architettonico e la traduzione delle stesse sul foglio in equivalenti "forme e relazioni piane".Contenuti disciplinari• Richiami di geometria elementare e rappresentazione di forme geometriche piane:Costruzione di asse, perpendicolare e parallela a un segmento assegnato. Divisione in parti uguali di un segmento assegnato. Costruzione di angoli uguali e determinazione della bisettrice. Costruzione di poligoni regolari. Costruzione di arco, ovale, ellisse, parabola, iperbole.• Elementi di geometria proiettiva:Definizione degli enti geometrici : punto, retta, piano e loro giacitura; operazioni di proiezione e sezione. Proprietà proiettive di appartenenza, allineamento e incidenza.Concetto di elemento improprio. Proiettivita e prospettività tra piani. Omologia di ribaltamento. Costruzione di un'omologia (asse, centro, coppia di elementi corrispondenti).• I metodi della geometria descrittiva:Proiezioni centrali o coniche, proiezioni parallele o cilindriche. Proprietà comuni, proprietà distintive delle proiezioni. Proiezioni ortogonali, proiezioni assonometriche, prospettiva.• Le proiezioni ortogonali o metodo di Monge:Elementi di riferimento; rappresentazione degli enti fondamentali: punto, retta, piano; condizioni di appartenenza, parallelismo, perpendicolarità, problemi metrici. Rappresentazione di oggetti architettonici. Le sezioni con piani qualsiasi; ribaltamenti e raddrizzamenti; vera forma e grandezza. Applicazioni grafiche. Le compenetrazioni. La geometria delle scale. La geometria dei tetti e delle coperture voltate (volta a botte, volta a botte Umettata, volta a crociera, volta a padiglione, volta a vela, cupola). Applicazioni grafiche.• Le proiezioni assonometriche:Elementi di riferimento; assonometria ortogonale, assonometria obliqua. Classificazione delle rappresentazioni assonometriche; rappresentazione degli enti geometrici. Spaccati assonometrici, aerei e iposcopici. Esplosi assonometrici. Rette e punti corrispondenti in assonometria. Applicazioni grafiche.• La prospettiva:La rappresentazione prospettica, elementi di riferimento; rappresentazione degli enti geometrici fondamentali. Metodi della prospettiva, Prospettiva accidentale e prospettiva centrale. Prospettiva con il metodo del ribaltamento. Applicazioni grafiche.Articolazione didatticaLa struttura del corso è caratterizzata da cicli di lezioni teoriche e da cicli di esercitazioni individuali applicative sui temi affrontati a lezione. Per potersi presentare all'esame orale, lo studente dovrà elaborare tavole grafiche individuali contenenti tutti gli argomenti del corso e tavole grafiche collettive (per gruppi di lavoro precedentemente coordinati dal docente) sull'analisi critica di una o più opere architettoniche preliminarmente selezionate.Modalità di esameL'accesso alla prova orale avverrà dopo l'esito positivo di prova grafica che avrà luogo sempre prima di ogni sessione di esami. In sostituzione di quest'ultima, durante lo svolgimento delle lezioni teoriche, nel periodo compreso tra ottobre e gennaio, si effettueranno 5 prove grafiche di verifica in itinere. La media dei 4 risultati più vantaggiosi per l'allievo costituirà (se maggiore di 18/30) titolo per accedere alla prova orale.
-M. DOCCI, R. MIGLIARI, Scienza della rappresentazione, Roma, 1992.
-A. SGROSSO, La rappresentazione geometrica dell’architettura, Torino, 1996.
-R. MIGLIARI, Fondamenti della rappresentazione geometrica ed informatica dell’architettura, Roma, 2000.
-A. DE ROSA, A. SGROSSO, A. GIORDANO, La geometria nell’immagine. Storia dei metodi di rappresentazione, Torino, 2001.
-R. VALENTI, Architettura e Simulazione . La rappresentazione dell’idea dal modello fisico al modello virtuale, Siracusa 2003.
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ICAR/17
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Attività formative di base
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COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Canale: 1
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GHERSI FABIO
( programma)
Il corso è impostato su due obiettivi formativi principali (l'Architettura come rappresentazione e come costruzione logica dello spazio), sviluppati affiancando sempre alle lezioni frontali delle esercitazioni che diano agli studenti la possibilità di verificarne e sperimentarne il contenuto, e da un saggio finale di progettazione che costituisce il momento di sintesi e verifica dell’insegnamento proposto. Come primo obiettivo per un corso del primo anno si tenta anzitutto di offrire un'immagine corretta del lavoro di progettazione come sintesi di una complessità che non ammette semplificazioni né parzializzazioni disciplinari. A tal fine si ritiene che il piano semantico del progetto possa essere utilizzato come immagine di sintesi di tutti gli altri livelli (urbano, funzionale, distributivo, strutturale, tecnologico ecc.) che concorrono al progetto stesso. Per questa ragione si tenta anzitutto di suggerire l'idea che le architetture siano in primo luogo oggetti significanti sia in senso autoreferenziale che rispetto a possibili significati esterni alla disciplina. Questa prima fase del programma è condotta tramite:a. un'introduzione alle tecniche di invenzione tramite l'associazione di alcuni termini chiave (analogia, metafora, straniamento, decontestualizzazione, sostituzione, inclusione, salti di scala, smontaggi/rimontaggi) con opere pittoriche ed esempi letterari associati ad altrettanti esempi di architetture note;b. un'introduzione alla teoria dell'analogia (definizioni ed esempi);c. un'introduzione alla semiologia (definizioni, livelli denotativi e connotativi del segno con riferimento specifico all'architettura, metalinguaggi) Questi ultimi due punti sono presentati come possibili modalità di ideazione e insieme di lettura dell'opera in termini opposti e complementari, al fine di suggerire la relazione biunivoca tra processo ideativo, oggetto e significato. Il secondo obiettivo del corso è quello di fornire degli strumenti tecnici di costruzione e controllo dello spazio e dell'oggetto ed insieme di fornire una visione critica di questi strumenti, cioè di suggerire che essi stessi in prospettiva storico-critica rimandano a precisi significati. Le tematiche trattate a tal fine sono:d. Il concetto di misura (Arte e Natura nel codice classico dal canone greco alla griglia durandiana; symmetria ed eurhytmia; la sezione aurea; la proporzione; misure dei moduli ed elementi costruttivi; tecniche di modulazione).e. Sintassi della composizione classica (cerchio e quadrato nell'architettura classica; l'uomo vitruviano e il processo di frammentazione della cultura occidentale; gerarchie degli elementi e unità dell'oggetto; tecnica della sintassi classica come processo di autodescrizione della figura).f. Sintassi della composizione moderna (Laugier, Blondel e la crisi del '700; Lequeu e Durand: la dissoluzione della storia come sistema univoco e il processo compositivo del montaggio; la frammentazione nei sistemi di rappresentazione; composizione per frammenti e tecniche di controllo dei segni nel campo; autonomia degli elementi e definizione dello spazio; dialettiche interno/esterno e contenitore/contenuto).g. Linguaggi dell'architettura moderna (Neoplasticismo, Cubismo, Razionalismo, Costruttivismo: analisi degli elementi e delle sintassi compositive dei linguaggi moderni; pianta libera, muri portanti e strutture a telaio; incastri, rotazioni, traslazioni, articolazioni e sovrapposizioni di volumi; strutture ortogonali e conflitti angolari; definizioni fisiche e virtuali dello spazio).h. Linguaggi dell'architettura contemporanea (la sintesi kahniana: neoplasticismo volumetrico e recupero dell'immagine della storia; i Five: contaminazioni delle sintassi compositive moderne; cenni sulle architetture della significazione: il Postmodern come rappresentazione caricaturale della storia e la Deconstruction come rappresentazione del frammento; cenni sulla transarchitettura e le tecniche elettroniche di generazione e controllo della forma). L'obiettivo finale del corso è quello di verificare, integrare e sintetizzare le informazioni comunicate nelle prime due fasi del corso nella costruzione di un progetto. Il tema di progetto riguarda una casa unifamiliare per un artista, impostata in diverse unità funzionali in modo da poter permettere eventuali disarticolazioni o anche composizioni di diversi oggetti. Ciascun progetto (uno per ogni studente) è dedicato ad uno specifico committente ed agganciato ad un referente ad esso correlato in modo che tutte le scelte di progetto siano strettamente motivate sia a livello funzionale che sul piano concettuale del significato. Non sono imposti particolari vincoli tecnologici né di superficie che si ritiene di poter delegare al controllo singolare dei progetti. È posta invece particolare attenzione alle caratteristiche dell'area prescelta poiché si ritengono di importanza centrale i vincoli ed i suggerimenti contestuali.
01. Sulla definizione di analogia: ENCICLOPEDIA EINAUDI, voce Analogia e metafora, pp. 523-534 Sull’uomo vitruviano: Vitruvio, DE ARCHITECTURA, Studio Tesi - Roma 1990, Proporzioni e simmetria del tempio - p. 125-127 Sui concetti di poìesis, téchne ed in generale sul concetto di creazione nell’estetica greca: Giorgio Agamben, L’UOMO SENZA CONTENUTO, Quodlibet - Macerata 1994 Cap. 7, La privazione è come un volto, pp. 89-101 (sul concetto di poìesis pp.90-91) Su tutti i concetti dell’estetica greca: Wladyslaw Tatarkiewicz, STORIA DELL’ESTETICA - vol. 1 L’estetica antica, Einaudi - Torino 1979 Cap. 1, L’estetica del periodo arcaico – par. 3 e 4, pp.40-52 (pag.50 sul concetto di creazione) Cap. 2, Il periodo classico – par. 3, 4, 5 e 6, pp.72-105 (pp.73-75 sul concetto di canone / p.77 il Tempio di Teseo e la matematica del canone greco / pp.100-101 sulla sezione aurea e il canone della scultura) Sul concetto di analogia come fondamento della creazione artistica: Leonardo da Vinci, SCRITTI, a cura di Jacopo Recupero, Rusconi - Roma 2002 Trattato della Pittura, 63. Modo d'aumentare e destare l'ingegno a varie invenzioni – pp.61-62 Ernst Gombrich, ARTE E ILLUSIONE, Einaudi – Torino 1978 Cap. 3, Il potere di Pigmalione – par. III, pp.124-135 (p,130 sull’origine della creazione per Alberti) Cap.6, L’immagine delle nubi – par. II, pp. 223-231 (pp. 223-225 sul metodo di Cozens / p. 228 su Leonardo) Su logica e analogia e sulle tecniche di invenzione: Enzo Melandri, LA LINEA E IL CIRCOLO. Studio logico-filosofico sull’analogia, Quodlibet - Macerata 2004 Gianni Rodari, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, Einaudi - Torino 1973 BIBLIOTECA PERSONALE Ernst Gombrich, ARTE E ILLUSIONE, Einaudi – Torino 1978 Wladyslaw Tatarkiewicz, STORIA DELL’ESTETICA - vol. 1 L’estetica antica, Einaudi – Torino 1979 Vitruvio, DE ARCHITECTURA, Studio Tesi - Roma 1990 Gianni Rodari, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, Einaudi - Torino 1973
02. Le invenzioni di Magritte: note sulle tecniche di invenzione Per un'introduzione alle tecniche di invenzione:
Gianni Rodari, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, Einaudi - Torino 1973 2. Il sasso nello stagno, pp.8-12 26. L’omino di vetro, pp.90-91 In particolare sulle Diamond Houses vedi: John Hejduk, MASK OF MEDUSA, Rizzoli – New York 1985 Introduction to Diamond catalogue, Cubist influence, pp.48-49 Out of time and into space, pp.71-75 e per tutti i disegni: Frame 3, 1963-1967, pp.242-251 Sulla sostituzione: Gianni Rodari, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, Einaudi - Torino 1973 26. L’omino di vetro, pp.90-91 Sull’inclusione: Oswald Mathias Ungers, ARCHITETTURA COME TEMA, Electa – Milano 1982 Il tema dell’incorporazione o “la bambola nella bambola”, pp.55-72 Sullo straniamento: Viktor Sklovskij, UNA TEORIA DELLA PROSA, Garzanti – Milano 1974 L’arte come artificio, pp.16-18 (per una definizione di straniamento) Per alcuni esempi di straniamento: Bruno Munari, CODICE OVVIO, Einaudi - Torino 1971 Agitatore di coda per cani pigri - Note, p.16 Julio Cortàzar, STORIE DI CRONOPIOS E DI FAMAS, Einaudi – Torino 1997 Istruzioni per salire le scale, pp. 18-19 BIBLIOTECA PERSONALE Bruno Munari, CODICE OVVIO, Einaudi - Torino 1971 Gianni Rodari, GRAMMATICA DELLA FANTASIA, Einaudi - Torino 1973 Oswald Mathias Ungers, ARCHITETTURA COME TEMA, Electa – Milano 1982
03/04. Sistemi di segni e processi di significazione in architettura Il libro illeggibile Bruno Munari, CODICE OVVIO, Einaudi - Torino 1971 Il libro illeggibile - p.91 Sulla rappresentazione come relazione simbolica: Nelson Goodman, I LINGUAGGI DELL’ARTE, Il Saggiatore - Milano 1976 I. Rifare la realtà, pp.9-40 Definizioni base di semiologia: Umberto Eco, SEGNO, ISEDI - Milano 1978 Premessa, pp.9-21 (per un introduzione alla semiologia) 1.2. Il segno come elemento del processo di significazione, pp.24-27 (per una definizione di segno) 2.8. Segni distinti per il tipo di legame presunto col referente, pp.51-57 (indici, icone e simboli) 5.14. La denotazione, p.152 (codice e denotazione) 3.11. Denotazione e connotazione – Metalinguaggio, pp.84-86 (connotazione) Sul metalinguaggio e il mito: Roland Barthes, MITI D’OGGI, Einaudi - Torino 1978 Il mito, oggi, pp.191-199 (denotazione, connotazione e mito) Azzeramento semantico in architettura (citazioni): Sulle ragioni dell’azzeramento del significato per la ricontestualizzazione dei segni: Peter Eisenman, da La Maison Dom-ino e il segno autoreferenziale (* pag.21) Peter Eisenman, da Appunti sull'Architettura Concettuale (* pag.44) Piet Mondrian, da L’uomo, la strada, la città (* pag.42) Sull’eliminazione del significato di gravità in House VI: Peter Eisenman, da Cardboard Architecture (frammento di scritto su House VI) (* pag.18) Eisenman su Terragni: Peter Eisenman, Giuseppe Terragni: trasformazioni scomposizioni critiche (*) Fabio Ghersi, EISENMAN 1960/1990 - DALL'ARCHITETTURA CONCETTUALE ALL'ARCHITETTURA TESTUALE, Biblioteca del Cenide - Palermo 2007 BIBLIOTECA PERSONALE Bruno Munari, CODICE OVVIO, Einaudi - Torino 1971 Umberto Eco, SEGNO, ISEDI - Milano 1978 Roland Barthes, MITI D’OGGI, Einaudi - Torino 1978 Fabio Ghersi, EISENMAN 1960/1990 - DALL'ARCHITETTURA CONCETTUALE ALL'ARCHITETTURA TESTUALE, Biblioteca del Cenide - Palermo 2007
5. FIGURE E FRAMMENTI a. SINTASSI DELLA COMPOSIZIONE CLASSICA Sull’unità della cultura greca e i concetti di simmetria / natura / antropomorfismo / uomo vitruviano vedi BIBLIOGRAFIA 01. In particolare: Vitruvio, DE ARCHITECTURA, (Cit. p.125-127) Wladyslaw Tatarkiewicz, STORIA DELL’ESTETICA (Cit. p.50 e p.87) In generale sugli elementi dell’architettura classica vedi: John Summerson, IL LINGUAGGIO CLASSICO DELL’ARCHITETTURA, Einaudi - Torino 1970 Per alcuni esempi del rapporto Arte-Natura nel Rinascimento vedi: Leon Battista Alberti, L’ARCHITETTURA, Il Polifilo -Milano 1989 libro settimo - cap IV - p. 294 (sulle ragioni del cerchio, delle figure poligonali e quadrilatere)
Andrea Palladio, I QUATTRO LIBRI DELL’ARCHITETTURA, Hoepli -Milano 1979 libro terzo - cap. X - p. 21 (sulla regola del numero pari e i sostegni dei ponti) libro quarto - cap.II - p.6 (sul cerchio e sul quadrato)
Sulla figura come fondamento del codice classico vedi in particolare: Leon Battista Alberti, L’ARCHITETTURA, (libro settimo - cap IV - p. 294) Andrea Palladio, I QUATTRO LIBRI DELL’ARCHITETTURA (libro quarto - cap.II - p.6) b. LA CRISI DEL '700 E LA NASCITA DELLA MODERNITÀ / SINTASSI DELLA COMPOSIZIONE MODERNA Per una trattazione generale degli argomenti vedi: Fabio Ghersi, SCRITTI SULLA MODERNITÀ, Biblioteca del Cenide - Reggio Calabria 2008 in particolare i saggi: Il palazzo morto - il classico e la modernità - p. 13-25 (sul concetto di classico e il suo rapporto con la modernità) All is made - note al margine del lavoro di Louis kahn - p. 27-84 (sul rapporto tra composizione classica e composizione moderna) Sulla crisi del ‘700 e la trasformazione del rapporto Arte-Natura vedi: Emil Kaufmann, TRE ARCHITETTI RIVOLUZIONARI, Franco Angeli - Milano 1979 cap.1 - Jaques Francois Blondel - p. 85-112 (su Blondel e l’antropomorfismo) cap. IX e X (su Jean Jaques Lequeu)
Marc Antoine Laugier, SAGGIO SULL’ARCHITETTURA, Aesthetica - Palermo 1987 prefazione, p. 39-42 (sulle ragioni perdute dell’Architettura) capitolo I - Principi generali dell’Architettura - p. 47-49 (sulla capanna archetipa) Jean Nicolas Durand, LEZIONI DI ARCHITETTURA, Clup - Milano 1986 Précis... - volume secondo - Discorso preliminare - p.106-107 (sulle nuove ragioni dell’Architettura, contro la capanna archetipa e l’antropomorfismo) Précis... - volume primo - Introduzione - p.18-19 (sulle nuove ragioni del cerchio e del quadrato)
Per un esempio del rapporto Arte-Natura nella modernità vedi: Le Corbusier, VERSO UNA ARCHITETTURA, Longanesi – Milano 1979 Occhi che non vedono… II Gli aeroplani, p.89 Paul Scheerbart (su Bruno Taut, LA CORONA DELLA CITTÀ, Mazzotta – Milano 1973) Il palazzo morto – sogno di un architetto, p.113 Sulla prima codificazione moderna e il linguaggio per frammenti vedi: Jean Nicolas Durand, LEZIONI DI ARCHITETTURA, Clup - Milano 1986 Précis... - Partie Graphique - II Lezione - Elementi degli edifici - p.182 (sugli elementi e l’assemblaggio) Précis... - Partie Graphique - VII Lezione – Formazione delle parti… - p.185 (sulle parti) Précis... - volume secondo - Le parti principali della città - p.115 (sull’estensione del procedimento di assemblaggio alla città) Précis... - volume primo - Composizione dell’insieme degli edifici - p.68 (sull’inversione didattica del procedimento “dal tutto alle parti”) Emil Kaufmann, L’ARCHITETTURA DELL’ILLUMINISMO, Einaudi - Torino 1981 cap. XIII - Metodi moderni di organizzazione spaziale - p.244 - (sul principio di compensazione “a braccio di leva”) Sui principi della composizione moderna vedi: Piet Mondrian, TUTTI GLI SCRITTI, a cura di Harry Holtzman, Feltrinelli - Milano 1975 p. 229 - 236 (sui principi dell’estetica neoplastica e le relative implicazioni spaziali; sul concetto di frammento; sulla purezza; sulla frammentazione come garanzia di unità)
Theo Van Doesburg (su: Bruno Zevi, POETICA DELL’ARCHITETTURA NEOPLASTICA, Einaudi - Torino 1974) I principi fondamentali dell’architettura neoplastica (1925) p. 110 - 113 (sull’informe, sull’autonomia degli elementi)
LE CORBUSIER (su: Leonardo Benevolo, STORIA DELL’ARCHITETTURA MODERNA, Laterza - Bari 1973) I cinque punti di una nuova architettura (1926) p. 480 - 481 (sulla pianta libera, sullo smontaggio concettuale dell’edificio) BIBLIOTECA PERSONALE Fabio Ghersi, SCRITTI SULLA MODERNITÀ, Biblioteca del Cenide - Reggio Calabria 2008 Emil Kaufmann, TRE ARCHITETTI RIVOLUZIONARI, Franco Angeli - Milano 1979 Marc Antoine Laugier, SAGGIO SULL’ARCHITETTURA, Aesthetica - Palermo 1987 Jean Nicolas Durand, LEZIONI DI ARCHITETTURA, Clup - Milano 1986 Le Corbusier, VERSO UNA ARCHITETTURA, Longanesi – Milano 1979 Bruno Zevi, POETICA DELL’ARCHITETTURA NEOPLASTICA, Einaudi - Torino 1974
Canale: 2
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MESSINA Bruno Salvatore
( programma)
Finalità formativeLa conoscenza dei fondamenti della disciplina architettonica – momento iniziale e imprescindibile nella formazione culturale e progettuale dell’allievo – costituisce l’obiettivo primario del corso, che si propone agli studenti attraverso due fasi: la prima costituita dall’analisi, condotta attraverso il ri-disegno di elaborati e la realizzazione di un plastico, di un’opera di un architetto contemporaneo; la seconda costituita da tre esercitazioni di composizione, che riguarderanno prevalentemente il rapporto fra architettura, tipo e costruzione. Il corso sarà introdotto da alcune comunicazioni sui sistemi di rappresentazione e sulle norme tecniche, costruttive e grafiche del progetto della residenza. La prima esercitazione che gli studenti affronteranno sarà l’analisi di case unifamiliari di alcuni maestri dell’architettura contemporanea.Le esercitazioni successive riguarderanno ancora il tema della residenza unifamiliare, declinato attraverso il rapporto con il sistema costruttivo e con il sito. Agli studenti verrà indicata un’area di progetto e una sezione tipo e, sulla base degli esempi che verranno forniti durante il corso, gli allievi elaboreranno propri progetti, che varieranno in funzione della collocazione della residenza nel luogo indicato e del sistema costruttivo adoperato (setti portanti, telaio).La lettura critica delle opere studiate e l’elaborazione degli esercizi di progetto sarà guidata da una serie di lezioni lezioni monografiche sui grandi maestri del Movimento Moderno: A. Loos, F., L. Wright, Le Corbusier, L. Mies van der Rohe, A. Aalto e L. Kahn.Modalità d’esameLa prova d’esame sarà individuale e si articolerà in un colloquio sui temi del corso e in una discussione sugli elaborati di analisi e di progetto. Per ogni esercitazione sono richiesti i seguenti elaborati: disegni a matita su cartoncino in formato A2 verticale con piante, prospetti, sezioni, assonometrie monometriche (e/o spaccato assonometrico), modello.
-Le Corbusier, Verso un’architettura, Longanesi, Milano, 1986 -C. Martì Arìs, La cèntina e l'arco. Pensiero, teoria, progetto in architettura, Marinotti, Milano 2007, -B.Messina, Spazi domestici del XX secolo, Lettera Ventidue, Siracusa, 2008 -A. Monestiroli, La metopa e il triglifo. Nove lezioni di architettura, Laterza, Bari 2002 -L.Vacchini, Capolavori: 12 architetture di tutti i tempi, Allemandi, Torino 2007
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ICAR/14
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Attività formative caratterizzanti
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