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"Direzione aziendale" - insegnamento a scelta: lo studente sceglie tra "Revisione aziendale", Startup strategy e business plan" e "Logistica distributiva e omnicanalità" - (visualizza)
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1000029 -
Revisione aziendale
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CATALFO Pierluigi
( programma)
Il quadro normativo di riferimento per il processo di revisione legale dei conti; la prospettiva internazionale e le peculiarità dei controlli societari; il valore strategico del controllo interno per l’attività di revisione; l’approccio metodologico alla revisione, l’identificazione e il controllo del rischio (risk approach); la dimensione dell’attività di revisione e la prospettiva di osservazione del revisore (prospettiva allargata eaudit risk model); il processo di revisione; gli elementi probativi, l’organizzazione documentale del processo di revisione e la revisione dei cicli operativi; il radicamento dell’attività di revisione legale dei conti nei contesti operativi: la revisione legale dei conti nelle imprese di minori dimensioni; le particolari condizioni della vita aziendale; gli esiti del processo di revisione e loro comunicazione.
Per la preparazione dell'esame, lo studente potrà fare riferimento al seguente testo:
Fellegara A.M. (2020) "Manuale di revisione legale. Logiche e strumenti". Torino: Giappichelli Editore.
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SECS-P/07
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Attività formative caratterizzanti
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9796148 -
STARTUP STRATEGY E BUSINESS PLAN
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): al termine del corso lo studente conoscerà e comprenderà le principali categorie concettuali economico-manageriali, le logiche di base e gli strumenti relativi alle iniziative imprenditoriali. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under standing): lo studente acquisirà la conoscenza e la capacità di comprensione applicativa inerente la creazione di una nuova impresa; lo sviluppo di un business plan, la definizione della business idea, la formalizzazione del modello di business, l’elaborazione del piano di marketing, la ricerca e la raccolta delle risorse finanziarie, la definizione della struttura organizzativa. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): lo studente acquisirà autonomia di giudizio e capacità di collegamento tra gli argomenti teorici e i relativi piani applicativi, con particolare riferimento al processo imprenditoriale e alle variabili critiche che riguardano il tema dell'imprenditorialità, quali il profilo dell'imprenditore, le opportunità imprenditoriali, l'organizzazione dell'azione imprenditoriale e il ruolo del contesto ambientale. 4. Abilità comunicative (comunication skills): lo studente acquisirà abilità comunicative e appropriatezza nell’impiego del linguaggio tecnico relativo alla redazione di un business plan e al processo di avvio di una iniziativa imprenditoriale. 5. Capacità di apprendimento (learning skills): lo studente acquisirà una elevata capacità di apprendimento, in termini teorici e applicativi, in grado di renderlo autonomo nella gestione dell’aggiornamento delle tematiche trattate e nell’inserimento nel mondo del lavoro.
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SCHILLACI Carmela
( programma)
Recentemente, e non solo in Italia, l’interesse verso le startup è andato crescendo, grazie alleopportunità offerte dall’evoluzione della tecnologia digitale e molti soggetti hanno cominciato a pensareconcretamente alla creazione di una nuova impresa quale percorso di vita individuale e professionale.Sebbene l’imprenditorialità rappresenti un tema centrale nella letteratura economica-aziendale,l’attenzione incalzante sulle startup rischia non solo di diventare un fenomeno trendy e poco sostanziosodal punto di vista della sostenibilità della nuova azienda, ma anche un falso mito per tanti giovani, che lointerpretano come occasione economica e di visibilità sociale.Creatività, idee e innovazioni consentono di accendere la lampadina, di creare l’energia utile per dare ilvia al percorso imprenditoriale; ma questo non è sufficiente e non significa che la startup possa partire efunzionare.L’energia del fondatore deve produrre informazioni e decisioni sulle caratteristiche della domanda, suibisogni del mercato, sui competitors, sui processi interni, sull’’evoluzione tecnologica, sulle risorse dareperire, e lo deve fare con il giusto senso del tempo. “timing your startup” dicono gli anglosassoni e iltiming è la dimensione fondamentale per la sostenibilità della nuova impresa, variabile competitivacruciale che implica non solo non essere in ritardo, ma anche non arrivare troppo in anticipo.La nascita di ogni startup è un processo complesso, incerto, fragile, ma come tutti i fenomeni creativi,estremamente potente. Il titolo del libro di testo “Straight Up” significa vai avanti per la tua strada, inmodo veloce, tenace e diretto. Ogni nuovo progetto imprenditoriale ha bisogno di passione, creatività egrande energia e richiede competenza e professionalità per evitare le trappole che conducono alla deathvalley.Il percorso di chi crea una startup può essere sinteticamente racchiuso in una singola espressione:Straight Up! Questo è il filo conduttore del corso che intende fornire al futuro imprenditore sia un aiutoconcreto sulla strumentazione di bordo che lo orienterà lungo il percorso imprenditoriale, sia il supportoal processo di learning esperienziale in una prospettiva di sostenibilità e performance della startup. Gliargomenti trattati sono organizzati attorno a quattro grandi blocchi concettuali: Who, Why, How, What.Il primo (Who) e il secondo (Why) sono dedicati all’imprenditore. Le caratteristiche psicologiche, la suapersonalità, le motivazioni e ambizioni, le pulsioni che lo agitano, la sua antifragilità, rappresentano il piùgrande nucleo, in termini di rilevanza, del complicato meccanismo della genesi imprenditoriale.L’imprenditorialità è fondamentalmente un fatto umano e le caratteristiche personali dell’imprenditore sono i fattori più importanti per il successo della nuova impresa, ancor più importanti dell’ideaimprenditoriale stessa o dell’attrattività del mercato. Ma il Who e il Why condizionano anche il terzo(How) e il quarto blocco di analisi (What).Se un soggetto esprime un forte desiderio di imprenditorialità e un’intenzione potente e resiliente, alloraegli manifesterà una percezione di fattibilità positiva e realistica, rendendo possibile la ridefinizione deivincoli esterni e portando avanti un progetto imprenditoriale di tipo iterativo e sperimentale, alimentatoda una logica di learning by doing (How).La rappresentazione ed il monitoraggio di questo percorso porterà alla redazione del business plan(What), ad una serie di piani snelli e all’individuazione di una batteria di indicatori chiave (KPI). Tutto ilprocesso di creazione della nuova impresa è alimentato e sostenuto dalla fiducia, fiducia chel’imprenditore ripone in sé stesso e che è in grado di attivare negli stakeholder.Ma la fiducia è anche quella che la collettività ripone nei nuovi progetti attraverso le iniziative di policy asupporto dell’innovazione, che assorbono i rischi connessi con la giovinezza dell’impresa.
SCHILLACI C.E., ROMANO M., “Straight up. Percorsi strategici per nuove imprese”, Milano, McGraw-Hill Education, ISBN: 978-88-386-7514-0.Materiale didattico integrativo fornito durante il corso.
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SECS-P/08
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Attività formative caratterizzanti
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LOGISTICA DISTRIBUTIVA E OMNICANALITA'
(obiettivi)
L’insegnamento di Channel Management intende fornire allo studente le conoscenze teoriche ed operative per la formulazione delle decisioni che riguardano il trade marketing, il marketing distributivo e la logistica; L’insegnamento di Channel Management si propone di sviluppare nello studente la capacità di applicare i concetti e gli strumenti analitici necessari per la gestione dei rapporti di fornitura e distribuzione. In particolare, l’insegnamento mira a sviluppare le conoscenze applicative riguardanti l'organizzazione del canale distributivo, natura dei servizi commerciali e le differenti forme distributive, progettazione e funzionamento della logistica distributiva, relazioni di canale e trade marketing, gestione e marketing delle imprese commerciali; performance economico-finanziarie del canale distributivo. L’approccio adottato è di tipo induttivo; partendo dall’esame di esperienze vissute, casi aziendali e testimonianze di operatori di imprese commerciali, lo studente sarà in grado di ricostruire le categorie concettuali di riferimento nonché i contributi della letteratura e di applicarle correttamente nei vari contesti delle imprese commerciali, attraverso la predisposizione di un project work.
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ROMANO Marco
( programma)
L’insegnamento di Logistica Distribuzione e Omnicanalità mira a fornire agli studenti una solida ed articolata base teorica relativa alle principali tematiche economico-manageriali connesse con la gestione della logistica distributiva, dell'omnicanalitàedel retail management.
Parte I. Mega trend nel retail management:consumer insight, nuovi modelli di acquisto e di consumo,creazione di shared value nel retail,tecnologie digitali, modelli di business a piattaforma.
Parte II. La gestione dei touchpoint negli store per una sales transformation: customer experience management nello store, digital innovation e nuove tecnologie in-store,format distributivi e servizi commerciali, la gestione dell’assortimento e il category management, ilmerchandising tra fisico e digitale, la promozione delle vendite nell’era della trasformazione omnichannel.
Parte III. Tra multi e omnichannel managemen: channel Design, operation strategy nella digital economy, supply chain management, organizzazione della supply chain.
Parte IV. Trasformazione digitale e omnichannel data management:Social media e digital insights,Big data management nell’omnichannel retail.
Il materiale didattico "Omnicanalità e Retail Management. Scenari, strategie e strumenti per la transizione digitale" verrà comunicato in aula.
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SECS-P/08
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Attività formative caratterizzanti
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Gruppo opzionale:
"Direzione aziendale" - insegnamento a scelta: lo studente sceglie tra "Economia e regolamentazione dei mercati" e "Politiche europee per l'integrazione dei mercati" - (visualizza)
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72912 -
ECONOMIA E REGOLAMENTAZIONE DEI MERCATI
(obiettivi)
Il corso si propone di far comprendere agli studenti le motivazioni economiche sottostanti l’attività di regolamentazione e di tutela della concorrenza con particolare riguardo ai settori di pubblica utilità (c.d. public utilities). Al termine del corso, lo studente dovrà pertanto dimostrare di avere acquisito la conoscenza dei principali modelli teorici di economia industriale applicati alla regolamentazione economica. L’analisi teorica verrà affiancata dall’analisi delle prassi operative seguite delle autorità di regolamentazione settoriali italiane, nonchè dall’autorità antitrust italiana (AGCM) ed europea (Commissione Europea), al fine della verifica di strategie anti competitive (accordi collusivi, fusioni e pratiche abusive). La discussione in aula di casi studio riguardanti le politiche di regolazione nei settori di pubblica utilità e l'analisi della recente pratica Antitrust, italiana e non, consentirà agli studenti di formulare un giudizio critico e autonomo e di applicare a casi concreti le conoscenze teoriche acquisite durante il corso. In particolare, gli studenti saranno in grado di analizzare i risvolti, sotto il profilo del benessere sociale, delle varie strategie anti competitive messe in atto dalle imprese. Essi svilupperanno un'efficace capacità di comprensione critica dei meccanismi relativi all’analisi, sotto il profilo della tutela della concorrenza, dei comportamenti collusivi o individuali messi in atto dalle imprese, nonché dei processi di applicazione delle norme antitrust. L'autonomia di giudizio e lo spirito critico dello studente verranno stimolati attraverso la discussione in aula di casi studio di pratica antitrust. Lo studente saprà esprimersi in modo adeguato, utilizzando il linguaggio economico-giuridico tipico della pratica regolatoria e antitrust. Al termine del corso, lo studente sarà in grado di comprendere e valutare criticamente dal punto di vista sociale le strategie messe in atto dalle imprese per proporre appropriati interventi regolatori e pro-competitivi.
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MARTORANA MARCO FERDINANDO
( programma)
La regolamentazione economica e le sue alternative La nozione di monopolio naturale. Concorrenza per il mercato e nel mercato. La regolamentazione del monopolio naturale in presenza di asimmetria informativa. Servizi a rete: peculiarità, problemi di accesso e modalità di regolamentazione. La regolamentazione dei servizi di pubblica utilità. La normativa antitrust americana, europea ed italiana. Il mercato rilevante: definizione e delimitazione. Intese e collusioni: forme, cause,standard of proofed attività dienforcement. Fusioni e acquisizioni: forme, effetti economici e valutazione da parte della Commissione Europea. Abuso di posizione dominante: pratiche predatorie ed escludenti, teorie economiche e test di imputazione.
1) Cervigni G. e D’Antoni M.,Monopolio naturale, concorrenza e regolamentazione, Carocci, 2001: capitolo I (tranne sottoparagrafi 1.3.2 e 1.3.4); capitolo II (tranne paragrafo 2.3 e sottoparagrafi 2.3.1, 2.4.3, 2.5.3 e appendice); capitolo III (fino pag. 163); capitolo V (limitatamente ai paragrafi 5.1, 5.2 e 5.3).
2) Marzi G., Prosperetti L. e Putzu E.,La regolazione dei servizi infrastrutturali, il Mulino, 2001: capitolo VI. Il testo è attualmente esaurito ma una copia dello stesso è disponibile presso il docente.
3) Lettura sulla regolamentazione di un settore di pubblica utilità (verrà indicata in seguito su Studium)
4) Motta M. e Polo M.,Antitrust. Economia e politica della concorrenza, Il Mulino, 2005. capitoli: I, III (escluso il par. 3.2), IV (ad eccezione dei paragrafi 3.4, 3.5 e 5), V (escluso il paragrafo 2.4), VII (limitatamente ai paragrafi 2.1, 2.2, 2.3 (ad esclusione del 2.3.2), 2.4, 2.5, 3.1 e 3.2), VIII (limitatamente ai paragrafi 2, 3 e 7).
5) Motta M., On cartel deterrence and fines in the European Union,European Competition Law Review2008, v. 29, n. 4, pp. 209-220
6)Pedilla A.J., “Efficiencies in Horizontal Mergers: Williamson Revisited”, In: Issues in Competition Law and Policy, Wayne Dale Collins, ed., American Bar Association Press,2005August 2005, scaricabile online al seguente indirizzo:http://papers.ssrn.com/sol3/papers.cfm?abstract_id=812989
7) Motta M., The European Commission’s guidance communication on article 82,European Competition Law Review2009, v. 30, n. 12, p. 593-599 o in alternativeKellerbauer M., The Commission’s new enforcement priorities in applying Article 82 EC to dominant companies’ exclusionary conduct : a shift towards a more economic approach?,European Competition Law Review2010, v. 31, n. 5, p. 175-186
Sono inoltre molto utili per approfondire gli argomenti del corso, i seguenti testi:
- Buccirossi, Paolo.(2008) Handbook of antitrust economics. The MIT Press.
- Church, Jeffrey R., and Roger Ware.(2000) Industrial organization: a strategic approach. Homewood, IL.: Irwin McGraw Hill.
- Cretì, A., & Fontini, F. (2019).Economics of Electricity: Markets, Competition and Rules. Cambridge University Press.
- Davis, P., & Garcés, E. (2009).Quantitative techniques for competition and antitrust analysis. Princeton University Press.
- Viscusi, W. Kip, Joseph E. Harrington Jr, and David EM Sappington. (2018)Economics of regulation and antitrust. MIT press, 2018.
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SECS-P/03
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
9796131 -
POLITICHE EUROPEE PER L'INTEGRAZIONE DEI MERCATI
(obiettivi)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): Il corso si propone di individuare il ruolo che le politiche sovranazionali e, in particolar modo, quelle espletate dalle istituzioni europee ricoprono negli attuali processi di integrazione economica e finanziaria internazionali. Lo studente affronterà lo studio dei principali modelli teorici che illustrano, con un approccio sia micro che macroeconomico, le motivazioni all’origine del processo di integrazione europea e di creazione dell’area valutaria. Si analizzeranno in modo critico le politiche economiche, commerciali e monetarie fino ad ora adottate, e quelle ancora in discussione, che ci pongono oggi dinanzi alla scelta se rafforzare o rallentare il processo di integrazione europea.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): Lo studente è chiamato, sia attraverso un'attiva partecipazione in aula, sia nelle prove, individuali o di gruppo, di comprensione, sintesi ed esposizione in aula di articoli scientifici, ad utilizzare i modelli teorici acquisiti per verificarne la loro applicabilità e gli eventuali limiti nella capacità d’interpretare il dibattito corrente sui temi principali delle politiche economiche europee.
Autonomia di giudizio (making judgements): nell'ambito di una scienza sociale, qual è la politica economica, l'individuazione degli obiettivi, degli strumenti nonché dello stesso ruolo della politica economica in un'ottica europea possono variare a seconda dell'approccio teorico che si adotta. E' pertanto particolarmente rilevante che lo studente sviluppi capacità critiche e autonomia di giudizio sia nell'analisi degli argomenti esposti in aula, sia nello studio, personale o di gruppo, di articoli scientifici di rilievo accademico, che costituirà parte integrante della prova d'esame finale.
Abilità comunicative (communication skills): Lo studente avrà occasione durante il corso di migliorare e affinare il linguaggio tecnico ed economico, già presumibilmente acquisito nell'ambito degli insegnamenti di economia dei corsi di laurea di primo livello, nonché di migliorare la conoscenza del linguaggio tecnico-economico internazionale, in lingua inglese. Infatti, il libro di testo di riferimento è in lingua inglese anche se il corso si svolgerà in lingua italiana e sarà fornito adeguato materiale di supporto didattico in lingua italiana affinché tutti possano seguire con profitto. Lo studente sarà stimolato a svolgere lavori di gruppo i cui risultati verranno presentati in aula durante il corso, al fine di sviluppare quelle capacità di interazione, di capacità di esposizione in pubblico e di confronto che potranno essere sicuramente apprezzate in futuro in ambito lavorativo.
Capacità di apprendimento (learning skills): La capacità di apprendimento dello studente va verificata dal docente non solo a conclusione del corso ma durante tutto il suo svolgimento stimolandone la partecipazione e fornendo indicazioni sul metodo di studio da seguire nell'ambito della politica economica europea in cui, più che in altre discipline di carattere economico, i modelli teorici di carattere analitico devono essere riferiti a specifici assetti storici e istituzionali.
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CUCCIA Tiziana Maria Stella
( programma)
Letappe storiche principali del processo di integrazione europea. Le istituzioni e il processo decisionale: i sistemi di votazione.
L'integrazione europea: un approccio microeconomico. La teoria economica degli accordi di liberalizzazione preferenziali. La dimensione del mercato e gli effetti di scala (il modello BE-COMP). Gli effetti di crescita e l'integrazione del mercato dei fattori. Integrazione economica, mercati del lavoro e fenomeno migratorio.
Le politiche microeconomiche dell'UE. La politica agricola comune. Gli effetti di localizzazione, la geografia economica e la politica regionale. I Fondi Strutturali e la politica di coesione; i nuovi strumenti dell'UE e della BCE per fare fronte alla crisi economica e sanitaria da Covid-19 nel 2020 (Next Generation UE).
La politica per la concorrenza dell'UE e gli aiuti di stato. La politica commerciale dell'UE.
L'integrazione europea: un approccio macroeconomico. Le tappe principali dell'integrazione monetaria. La teoriadelle Aree Valutarie Ottimali. La Politica monetaria dell'Unione Monetaria Europea. Lepolitiche fiscali e il Patto di Stabilità. I mercati finanziari e l'Unione Bancaria.
Le crisi finanziarie 2009 e 2011 dell'Eurozona.
1. Baldwin R. & C. Wyplosz, 2019, The Economics of European Integration, sixth edition, McGraw-Hill Education, Maidenhead, UK.
2.Materiale didattico integrativo in italiano fornito dal docente,di supporto al libro di testo in lingua inglese, disponibile on-line sulla piattaforma STUDIUM.
Sono altresì segnalati, per eventuali chiarimenti e approfondimenti, i seguenti testi:
Papadia F. e C. Santini, 2019, La Banca Centrale Europea, il Mulino, Bo; Senior Nello S., 2016, Politica Economica nell'Unione Europea, Mc Graw Hill, Mi; Triulzi U., 2016, Le Politiche Economiche dell'Unione Europea, II ed., Mondadori, Università, Mi.
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SECS-P/02
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Attività formative caratterizzanti
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ITA |
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Gruppo opzionale:
"Direzione aziendale" - insegnamento a scelta: lo studente sceglie tra "Diritto della crisi d'impresa e della ristrutturazione dei debiti", "Storia d'impresa", "Corporate e investment banking", "Startup strategy e business plan", "Decision analysis in management" e "Reporting per le decisioni" - (visualizza)
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DIRITTO DELLA CRISI D'IMPRESA E DELLA RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI
(obiettivi)
L’obiettivo del corso è quello di completare la formazione dei futuri dirigenti aziendali attraverso l’insegnamento degli strumenti giuridici indispensabili per prevenire o affrontare adeguatamente momenti “critici” dell’attività imprenditoriale. L'insegnamento si propone di orientare gli studenti alla comprensione dei concetti e degli istituti fondamentali del diritto processuale civile, della disciplina delle procedure, giudiziali e non, preordinate alla composizione della crisi sia in chiave riorganizzativa e recuperatoria sia in prospettiva meramente liquidatoria.
L’acquisizione delle specifiche conoscenze degli strumenti di tutela, consentirà ai laureati in Direzione Aziendale di applicare conoscenze e capacità per la risoluzione delle problematiche attinenti alla tutela, anche processuale, di tutte le posizioni giuridiche facenti capo all’impresa e, in particolare, alle difficili questioni determinate dalla gestione della crisi dell’impresa.
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LAZZARA Maria Margherita
( programma)
Il Corso, oltre ad offrire una visione d’insieme dei principi fondamentali della giurisdizione civile, attraverso l’analisi delle garanzie e dei principi costituzionali del processo civile, dedica particolare approfondimento agli strumenti giuridici predisposti per la regolazione della crisi d’impresa ed, ancor prima, per la conservazione dei valori d'impresa.Il diritto delle crisi di impresa e dell’insolvenza sta attraversando un periodo di transizione: il nuovo Codice della crisi e dell'insolvenza (d.lgs. n. 14/2019) è appena entrato in vigore, ma non consente ancora di ignorare la previgente disciplina contenuta nella legge fallimentare (in quanto applicabile a tute le procedure concorsuali avviate in data anteriore al 15 luglio 2022). Il corso approfondirà la nuova disciplina, che si propone di offrire soluzioni per il superamento della crisi (patrimoniale, economica e finanziaria), non soltanto agli imprenditori commerciali, ma a tutti i debitori.Le nozioni di crisi, insolvenza e sovraindebitamento.L’ambito soggettivo delle diverse procedure concorsuali ed i presupposti oggettivi di accesso.Le procedure di allerta e composizione assistita della crisi, l’Organismo ed il procedimento di composizione.La liquidazione giudiziale, il concordato preventivo e gli altri strumenti stragiudiziali di risoluzione della crisi (accordi di ristrutturazione, piani di risanamento, convenzioni di moratoria): analisi di ciascuna procedura e confronto tra diritto previgente e contenuti del nuovo Codice elle Crisi d’Impresa.Le procedure di compsizione delle crisi da sovraindebitamento. Le nuove e/o innovate procedure di ristrutturazione dei debiti del consumatore, di concordato minore e di liquidazione controllata del sovraindebitato.Il concordato nella liquidazione giudiziale.L’esdebitazione e la disciplina del debitore “incapiente”.
1. Per la parte generale:D. Gramaglia,Manuale breve Diritto Processuale civile, Giuffrè, 2015, ISBN 97888.1420.3336 (pp.1-33)2.Per le procedure concorsuali:-G. D'Attorre, Manuale di diritto della crisi e dell'insolvenza, Giappichelli, 2022.oppure-G. Fauceglia,Il nuovo diritto della crisi e dell'insolvenza, Giappichelli, Torino, 2022.oppure-A. Nigro-D. Vattermoli,Diritto della crisi delle imprese, Mulino, ult. edizione.Lo studente può concordare con il docente l’adozione di altri testi, considerato, inoltre, che l'entrata in vigore della nuova normativa comporterà un aggiornamento di alcuni dei manuali indicati.I libri di testo suindicati sono tutti disponibili e consultabili, in più copie, presso la Biblioteca del Dipartimento Economia e Impresa.Per la consultazione delle fonti:F. Santangeli, Nuovo codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza, Giuffrè.
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IUS/05
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
A3688 -
STORIA D'IMPRESA
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il corso si propone di fornire conoscenze ed elementi utili per l’acquisizione, la comprensione e l’interpretazione delle vicende che hanno contrassegnato l’evoluzione storica del fenomeno “impresa” nella società capitalistica in età moderna e contemporanea, con particolare riferimento ai rapporti fra impresa e industria in Italia.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):
Attraverso lo studio delle tappe evolutive delle diverse forme d’impresa, con particolare riferimento al nostro contesto nazionale, l’insegnamento intende fornire allo studente le capacità di applicare ai diversi ambiti operativi le conoscenze assimilate.
3. Autonomia di giudizio (making judgements):
L’insegnamento si propone di sviluppare nello studente le capacità di cogliere similitudini e difformità nei processi evolutivi delle diverse forme d’impresa, aiutandolo così a comprendere i punti di forza e di debolezza che hanno caratterizzato lo sviluppo economico dei vari paesi.
4. Abilità comunicative (communication skills):
L’insegnamento tenderà a sviluppare nello studente capacità di interazione e di trasferimento ad altri delle conoscenze gradualmente acquisite, con particolare riferimento ai processi di sviluppo del fenomeno “impresa” nelle sue diverse forme e settori di riferimento.
5. Capacità di apprendimento (learning skills):
Lo studente acquisirà conoscenze approfondite sulle teorie d’impresa oltre che sull’evoluzione delle sue dimensioni e forme. Lo studente apprenderà inoltre tematiche importanti quali la gestione e il governo delle imprese pubbliche e private. Lo studente riuscirà ad acquisire capacità utili ad ottenere una visione panoramica e interpretativa dello sviluppo dell’impresa e dell’opera dell’imprenditore relativamente al caso italiano, al fine di cogliere tempi e modalità dell’inserimento del paese nei paradigmi di sviluppo dominanti.
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DI VITA FABIO PAOLO
( programma)
La teoria dell’impresa: Riflessioni in tema di imprenditore – Una concezione dinamica dell’impresa. L’impresa e il suo contesto: La storia d’impresa e l’evoluzione dell’ambiente socioculturale – L’impresa e le istituzioni – L’evoluzione del quadro normativo. L’evoluzione delle dimensioni e delle forme delle imprese: Dimensione e performance delle imprese in prospettiva storica – L’impresa famigliare – La grande impresa manageriale – Le altre forme d’impresa. La gestione e il governo dell’impresa: L’evoluzione dell’organizzazione – Impresa e lavoro – L’impresa, il progresso tecnico e l’attività innovativa – Marketing e relazioni pubbliche – La contabilità: dalla partita doppia all’analisi di bilancio. L’ascesa e il declino dell’impresa pubblica: Lo sviluppo delle imprese pubbliche – Il processo di privatizzazione.
Un paese diviso. Un precoce capitalismo di Stato. Stato e impresa dagli anni Ottanta alla vigilia della prima guerra mondiale. Un mixage di Prima e Seconda Rivoluzione Industriale. Il ruolo della banca mista. Decollo industriale e conflitti sociali. Botteghe e distretti. Prima guerra mondiale e gruppi industriali. Il turbolento dopoguerra. Lo Stato imprenditore. I limiti della seconda rivoluzione industriale. Miti e realtà dell’economica fascista. La nascita dell’IRI. Fra guerra e ricostruzione. La cogestione impossibile. Italy by design. Quando grande era bello. Dalla bottega alla fabbrica. L’approdo mancato. Lo Stato imprenditore disperde i suoi talenti. Grandi famiglie in affanno. Il lungo autunno. Piccolo è bello. Dove la famiglia funziona. Verso un capitalismo aperto?. Nell’agone internazionale.
1. P.A. Toninelli, Storia d’impresa, Il Mulino, Bologna 2012
2. F. Amatori – A. Colli, Impresa e industria in Italia, Dall’Unità a oggi, Marsilio, Venezia 2003
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SECS-P/12
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
1014465 -
CORPORATE E INVESTMENT BANKING
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): gli argomenti affrontati durante il corso consentono allo studente di delineare un quadro organico di conoscenze specialistiche nell’ambito dell’attività di corporate e investment banking con particolare riguardo al contesto nazionale ed internazionale. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding): le conoscenze acquisite consentono di comprendere sia dal punto di vista teorico sia da quello pratico le problematiche correlate ai processi di valutazione del fabbisogno finanziario delle imprese e la loro copertura mediante le fonti di finanziarie di debito, di rischio, la finanza strutturata e straordinaria. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): le modalità di approccio ai temi del corso consentono allo studente di acquisire strumenti di analisi critica per interpretare autonomamente ed esprimere un proprio giudizio sulle problematiche connesse alla gestione del corporate e investment banking. 4. Abilità comunicative (communication skills): lo studio delle problematiche relative all’attività e alla gestione dell’attività di corporate e investment banking consente l’acquisizione del linguaggio tecnico-economico necessario per interagire e comunicare correttamente riguardo ai temi trattati. 5. Capacità di apprendimento (learning skills): il corso consente di acquisire strumenti concettuali e conoscenze specialistiche in materia bancaria e finanziaria al fine di approfondire le problematiche tecnico-operative esistenti nei rapporti finanziari delle imprese con gli intermediari finanziari avendo riguardo all’insieme degli strumenti di finanziamento tradizionali e non tradizionali offerti.
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SECS-P/11
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Attività formative affini ed integrative
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9796148 -
STARTUP STRATEGY E BUSINESS PLAN
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding): al termine del corso lo studente conoscerà e comprenderà le principali categorie concettuali economico-manageriali, le logiche di base e gli strumenti relativi alle iniziative imprenditoriali. 2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and under standing): lo studente acquisirà la conoscenza e la capacità di comprensione applicativa inerente la creazione di una nuova impresa; lo sviluppo di un business plan, la definizione della business idea, la formalizzazione del modello di business, l’elaborazione del piano di marketing, la ricerca e la raccolta delle risorse finanziarie, la definizione della struttura organizzativa. 3. Autonomia di giudizio (making judgements): lo studente acquisirà autonomia di giudizio e capacità di collegamento tra gli argomenti teorici e i relativi piani applicativi, con particolare riferimento al processo imprenditoriale e alle variabili critiche che riguardano il tema dell'imprenditorialità, quali il profilo dell'imprenditore, le opportunità imprenditoriali, l'organizzazione dell'azione imprenditoriale e il ruolo del contesto ambientale. 4. Abilità comunicative (comunication skills): lo studente acquisirà abilità comunicative e appropriatezza nell’impiego del linguaggio tecnico relativo alla redazione di un business plan e al processo di avvio di una iniziativa imprenditoriale. 5. Capacità di apprendimento (learning skills): lo studente acquisirà una elevata capacità di apprendimento, in termini teorici e applicativi, in grado di renderlo autonomo nella gestione dell’aggiornamento delle tematiche trattate e nell’inserimento nel mondo del lavoro.
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SECS-P/08
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Attività formative affini ed integrative
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DECISION ANALYSIS IN MANAGEMENT
(obiettivi)
1. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding):
Il percorso formativo del corso ha come obiettivo all'acquisizione dei principi teorici e delle principali metodologie applicative dell’analisi delle decisioni in ambito economico e manageriale. Particolare enfasi è rivolta ai metodi e alle tecniche operative da applicare nei problemi decisionali del mondo del lavoro. Per raggiungere tali obiettivi, si utilizzano strumenti multimediali, accesso a database, uso di fogli di calcolo e software computazionali nelle lezioni frontali come nelle altre metodologie didattiche opportune. Tutto il percorso formativo della disciplina è orientato a coniugare metodologie didattiche che mirano a sviluppare sia la capacità induttiva che il processo logico-deduttivo degli studenti.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding):
Lo studente sarà in grado di utilizzare i modelli matematici acquisiti durante il corso per comprendere e analizzare i problemi decisionali che sarà chiamato ad affrontare nella professione. Infatti, particolare attenzione è rivolta all’attività operativa mirando allo sviluppo di una capacità critica dello studente nei confronti delle tematiche trattate anche presentando in aula opportuni casi reali
3. Autonomia di giudizio (making judgements): Lo sviluppo di un'autonoma capacità critica nel contesto delle tematiche trattate è uno dei principali obiettivi formativi dell’insegnamento. Una buona acquisizione delle conoscenze teoriche e delle capacità operative previste nel programma dell’insegnamento non è sufficiente per una completa formazione dello studente, se tale preparazione non è accompagnata dall'acquisizione di un'approfondita capacità di valutazione, di impostazione e di risoluzione di un problema. Durante il corso, lo studente è anche addestrato alla ricerca delle fonti informative più appropriate (consultazioni di pubblicazioni specialistiche, di banche dati, di siti internet, ecc.), ad un’analisi critica sulla loro attendibilità e significatività, per un loro appropriato e consapevole utilizzo nella realtà operativa.
4. Abilità comunicative (communication skills): Lo studente è messo in condizioni di relazionarsi e di trasferire a terzi, anche non specialisti, con chiarezza espositiva, precisione, padronanza di espressione e linguaggio tecnico appropriato, informazioni, analisi, giudizi di valore, progetti e proposte operative concernenti le problematiche che la precipua attività lavorativa porterà ad affrontare, sapendone esporre anche le motivazioni e le ipotesi adottate. Non è sufficiente, infatti, saper applicare metodi e tecniche corretti, che ben rappresentano il problema affrontato; occorre anche saperli giustificare, esplicitandone le ipotesi adottate, spesso implicitamente, che condizionano lo sviluppo e la validità di tutta l’analisi condotta. A tal fine, accanto ad un’appropriata conoscenza teorica dei metodi e della loro implementazione operativa, è indispensabile acquisire una capacità di avvalersi efficacemente di strumenti di calcolo e tecnologie multimediali. Durante tutto il percorso formativo si presterà particolare attenzione allo sviluppo di tali abilità, avendo cura di stimolare e assicurare una partecipazione attiva di ogni studente, mediante l'organizzazione di appropriate attività didattiche sopra ricordate. Lo studente è continuamente sollecitato ad esporre verbalmente e formalmente il proprio pensiero con adeguate argomentazioni e tecniche, a redigere documenti in forma scritta, a predisporre presentazioni, a discutere quanto presentato in aula, per stimolare una proficua interazione anche sul piano della comunicazione.
5. Capacità di apprendimento (learning skills): Si forniscono agli studenti sin dall’inizio delle lezioni opportuni suggerimenti e stimoli per una partecipazione quanto più attiva possibile all'intero processo formativo e per un miglioramento del metodo di studio individuale, ai fini di un più efficace apprendimento della disciplina, che presenta precipue caratteristiche in termini di apprendimento, mediante un appropriato processo induttivo - deduttivo. Come già ricordato, la verifica dell'effettiva acquisizione delle conoscenze teoriche ed operative, necessarie per l'inserimento nel mondo del lavoro, viene effettuata durante l'intero percorso formativo e non soltanto in sede di esame finale. Durante il corso delle lezioni si verificherà continuamente, argomento per argomento, se la trasmissione delle conoscenze avviene efficacemente, rivedendo eventualmente anche nel corso dell’anno il metodo di insegnamento, per meglio adeguarlo al raggiungimento concreto di questo importante obiettivo, tenendo anche conto della effettiva composizione dell’aula. In tale contesto, la verifica mediante esame di profitto è un naturale e coerente corollario del processo di apprendimento.
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ARCIDIACONO SALLY GIUSEPPE
( programma)
Titolo del modulo: Introduzione al corso, richiami e concetti di base dell’analisi decisioni
Credito parziale attribuito: 3 CFU.
Obiettivi formativi: Introduzione alle nozioni teoriche e alle principali applicazioni operative della teoria delle decisioni
Descrizione del programma: Esiti e preferenze. Relazioni di preferenza. Stati e atti. Strutture di preferenza. Criterio di Dominanza. Criterio MaxiMin e LexiMin. Richiami di teoria della probabilità. Variabili aleatorie e modelli probabilistici. Probabilità condizionata. Indipendenza tra eventi. Dominanza Stocastica. Valutazione del rischio.
Titolo del modulo: Analisi delle Decisioni in condizioni di incertezza
Credito parziale attribuito: 3 CFU.
Obiettivi formativi: Far acquisire i principi fondamentali dell’analisi decisionale. Introdurre alcune nozioni teoriche ed i principali strumenti operativi della Ricerca Operativa. Applicazione dei modelli di Programmazione Lineare a casi reali
Descrizione del programma: Teoria dell’utilità. Criteri di scelta in condizioni di incertezza. Certo Equivalente. Funzioni di utilità principali. Teorema di von Neumann Morgenstern. Paradossi di San Pietroburgo, Allais e Ellsberg. Prospect Theory. Modelli di Programmazione Lineare. Classificazione ed esempi dei modelli di Programmazione Lineare. Esempi di Programmazione Non Lineare. Risoluzione di modelli di Programmazione lineare tramite software.
Titolo del modulo: Applicazioni della Programmazione Lineare ai problemi decisionali
Credito parziale attribuito: 3 CFU.
Obiettivi formativi: Trasmettere le idee di base e le principali metodologie di analisi decisionale tramite esempi ed applicazioni
Descrizione del programma: Implementazione e presentazione di casi di reali di problemi di decisione manageriale affrontati tramite i concetti presentati durante il corso. Struttura di un problema multicriteriale: alternative, criteri, direzioni di preferenza, problematiche (choice, ranking, sorting). Sistemi di supporto alle decisioni multicriteriali.
- Materiale fornito dal docente.
- Castagnoli, E. (2017). Matematica dei Mercati Finanziari, Egea.
- Bramanti, M. (1997).Calcolo delle probabilità e statistica. Società Editrice Esculapio.
- Hillier, F.S. (2010). Ricerca operativa. McGraw-Hill Education.
- Greco, S. Matarazzo, B. Corrente, S. (2020). Analisi Multicriteriale delle decisioni, (Dispense).
NB: I testi consigliati sono presenti nella biblioteca di dipartimento.
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SECS-S/06
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Attività formative affini ed integrative
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ITA |
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REPORTING PER LE DECISIONI
(obiettivi)
. Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding).
Lo studente verrà messo in grado di conoscere e comprendere le varie forme di controllo, distinguendone le dimensioni materiale e immateriale in contesti organizzativi e inter-organizzativi e soffermandosi in particolare sugli aspetti strategici e organizzativi.
2. Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding).
Lo studente acquisirà la conoscenza e la capacità di comprensione applicativa inerente alle scelte di progettazione ed implementazione dei sistemi di controllo di gestione e della contabilità analitica nei contesti organizzativi e inter-organizzativi, attraverso lo studio delle variabili esplicative sia del contesto tecnico-organizzativo ed ambientale sia decisionali.
3. Autonomia di giudizio (making judgements).
Lo studente acquisirà autonomia di giudizio e capacità di collegamento tra gli argomenti teorici e i relativi ambiti applicativi, con particolare riferimento all’interazione tra aspetti tecnici, connessi alla dimensione materiale, e comportamentali, connessi alla dimensione immateriale, dei sistemi di controllo e al loro influsso sulle scelte di progettazione e di implementazione.
4. Abilità comunicative (communication skills).
Lo studente acquisirà abilità comunicative ed appropriatezza nell’impiego del linguaggio tecnico, con particolare riguardo all’analisi dei costi e ai sistemi di misurazione delle performance.
5. Capacità di apprendimento (learning skills).
Lo studente acquisirà capacità di apprendimento, in termini teorici e applicativi, tali da renderlo autonomi per approfondimenti successivi delle tematiche trattate e per l’inserimento nel mondo del lavoro.
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SECS-P/07
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Attività formative affini ed integrative
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